Realizzare una comunità

"I prinicipi suiquali ho fondato l'attività delle mie scolaresche in tutti questianni tendono a creare una comunità in cui i bambini si sentano uguali,compagni, fratelli; essi non avvertono e non hanno al di sopra uno che licomanda e li umilia, ma un maestro che li guida all'esplorazione dellavita. In questo tipo di comunità ovviamente non c'è il voto e nessunaltro timore. C'è invece la motivazione a tutto ciò che si fa. E trai fini delle attività c'è quello della felicità.
Perchédobbiamo vivere tutta la vita, in famiglia, a scuola, in fabbrica, semprecon la paura dentro e qualcuno al di sopra che ci comanda, ci umilia, ciimpedisce di realizzare noi stessi?
Fondata su questa principiè stata anche l'esperienza dei cinque anni descritti nel libro: untratto della nostra vita in cui abbiamo scoperto chi siamo, come potevamorealizzare noi stessi sviluppando le nostre capacità, i cosiddettitalenti, in modo da formare individualità che non si mettessero incompetizione con le altre, ma potessero dare ogni sorta di contributipositivi al consolidarsi di rapporti sociali in una comunità che taliindividualità esprime e valorizza.
Questo è il segreto, secosì vogliamo definirlo, del risultato positivo dell'esperienza. Poic'è un altro segreto, che è l'amore verso gli altri, intesocome rispetto dei singoli e impegno sociale."

Mario Lodi

DaScuola come liberazione, in Cominciare dalbambino, Einaudi 1977.