Ogni anno, puntuale come il destino, esce Scelte di classe, un progetto della Biennale dei ragazzi, realizzato dalla Associazione Culturale PlayTown Roma e curato da Associazione Hamelin, finalizzato alla selezione, affidata a un comitato ogni volta diverso, dei libri migliori dell’anno, rivolti ai bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. Si tratta, come ormai è noto, di uno strumento atteso e ben fatto che, oltre a portare i libri migliori a contatto con il loro pubblico, i bambini e i ragazzi, costituisce una guida ricca di spunti per tutti quelli che di letteratura per ragazzi si occupano: genitori, insegnanti, bibliotecari, promotori della lettura eccetera. Selezionare 21 novità su 2300 uscite complessive non è impresa da poco, come segnalano le Biblioteche di Roma nell'introduzione al volume, mostrando di apprezzare la baldanza dei selettori che hanno scelto ben 13 titoli di piccoli editori e solo 8 di grandi gruppi, e una rosa di libri che spazia nelle più diverse tipologie, fra poesia, fumetto, picture book eccetera.
Tre titoli di Topipittori sono stati scelti, quest'anno, con grande soddisfazione nostra: In mezzo alla fiaba di Silvia Vecchini e Arianna Vairo; Una lettera per Leo di Sergio Ruzzier; e Di qui non si passa di Bernardo Carvalho che curiosamente nella pubblicazione in oggetto è stato intrepretato come un libro per riflettere sulla natura e la necessità delle regole, e non come parabola sull'abuso e l'arroganza del potere raccontata da un autore che è vissuto in un Paese, il Portogallo, che ha conosciuto una dittatura violenta, conclusasi nel recente 1974.
Come capita da alcuni anni, la redazione di Scelte di Classe mi ha affidato la realizzazione di una scheda di uno dei libri selezionati: Sam e Dave scavano una buca, scritto da Mac Barnett, illustrato da Jon Klassen ed edito nel 2015 da Terre di Mezzo (negli Stati Uniti è stato New York Times Best Seller e per Publishers Weekly uno dei migliori libri per ragazzi del 2014).
Non so se avrei potuto avere più fortuna, visto che questo libro suscita in me un sentimento di ammirazione pura. Il perché potete scoprirlo nei testi che gli ho dedicato, cliccandoci sopra per leggerli.
Jon Klassen è certamente uno degli autori-illustratori più geniali apparso negli ultimi anni, basti citare i due albi editi da Zoolibri Voglio il mio cappello! e Ridammi il mio cappello!
Non ha sbagliato l'editor di Sam e Dave scavano una buca ad affidare al sarcasmo di Klassen questa parabola sul grande mistero del destino e della stupidità umani. E non ha sbagliato nemmeno l'editor di Il buio, testo di Lamony Snicket, a vedere in Klassen un interprete impeccabilmente sobrio e al tempo stesso drammatico per una storia magnifica sulla paura, pubblicata recentemente da Salani. E dunque evviva Klassen, gli scrittori che lo accompagnano e la loro capacità di raccontare.