Il libro di GiusiQuarenghi e ChiaraCarrer Esulle case il cielo è uscito nel 2007. È unodei nostri best seller, giunto, ormai, alla terza edizione.
Ricordiamo bene quando Giusi ce lo propose, nel 2006, anticipando,a scanso di equivoci: «Vi dico subito che è una raccolta dipoesie...»
«E allora?» rispondemmo noi, sorpresi dallaprecisazione.
«E allora, la poesia è bella, ma non vende»rispose Giusi, facendosi latrice del responso ricevuto quando, piùvolte, aveva proposto il progetto.
A noi il libro interessavaproprio perché era di poesia. Poesia come lo sono le filastrocche,le ninne nanne popolari, i versi sciolti, i sonetti, le canzonipetrarchesche, i poemi omerici, i madrigali... Uno dei nostri primi duelibri pubblicati nel 2004 fu una filastrocca, e inaugurò la collana Parolamagica la cui definizione recita: Poesie darecitare insieme ai bambini come formule magiche per superare gli ostacolilungo il cammino delle giornate. Perché incontrare la poesiaper un bambino significa fare esperienza della potenza delle parole,incontro raro, come fa notare Hölderlin quando scrive:
e per coglierlo è quasi troppa poca la nostragioia.
Spesso non possiam che tacere;mancano i nomi sacri.
Battono cuori,eppure tarda il discorso?
E a propositodi questi versi, Heidegger scrive: «“Cogliere”» significanominare l'alto stesso. Nominare poetando significa fare apparirenella parola l'alto stesso, non solo dire la sua dimora... (Lapoesia di Hölderlin, a cura di Leonardo Amoroso,Adelphi,1988).
Illustrazionedi Chiara Carrer, da E sulle case ilcielo. |
Amatissimoda bibliotecari, insegnanti e, sì, anche da bambini, questo libro èutilizzatissimo in scuole e laboratori per toccare argomenti diversi:dal linguaggio, al tempo, alle stagioni, al rapporto con la natura, aglistati d'animo. E ha dato luogo a un numero infinito di attività.
Quella che vi proponiamo oggi, ha avuto luogo a Roma,al 121° Circolo Didattico, plesso “Rio de Janeiro” ed è statarealizzata da Raffaella Giardina, a cui abbiamo chiesto di raccontarcibrevemente in cosa è consistito il lavoro coi bambini e in che modo illibro è stato utilizzato.
Illibro di Giusi Quarenghi e Chiara Carrer E sulle case ilcielo, da cui sono tratte le poesie che i bambini hannoillustrato, ci accompagna, direi affettuosamente, da tre anni, edè stato alla base di diverse attività. Per esempio, su ispirazionedella poesia Se trovo un costume di acqua salata ibambini scrissero delle bellissime poesie.
Usai questo testo pensando al Carnevale:inventare un vestito immateriale che potesse esprimere un vissutoprofondo dei bambini.
In un altro caso,ripercorrendo la storia dell'incontro tra i bambini e lapoesia e, quindi, tra i bambini e l'autrice (poiché l'annoscorso Giusi è venuta a trovarci a Roma), abbiamo ancherealizzato un piccolo libro.
L'idea del calendario, invece,è nata dalla speranza che i bambini di quinta potessero portarsivia un frammento della loro storia elementare anche dopo avercilasciato.
Nel calendario illavoro di illustrazione dei versi Gennaio le ombreè stato libero: dopo aver dato una semplice indicazione su come sarebbestato montato, i bambini hanno utilizzato una serie di tecniche chehanno assimilato in questi anni.
Hanno imparatoattraverso tanti laboratori pratici svolti nel corso del ciclo elementare(su Mirò, Burri, Munari, Picasso, la Pop Art, Calder, Fontana...) aesprimersi con libertà utilizzando tecniche tra le più varie (dallapittura all'assemblaggio di oggetti, al collage di ispirazione surrealistaecc.).
Mi occupo da molti annidi didattica dell'arte contemporanea e il rapporto tra parolae immagine è stato per me il punto di partenza della maggiorparte del mio lavoro, per questo tra l'altro amo particolarmente ivostri libri. Ci sarebbe molto altro da dire e la documentazione dellavoro dei bambini è molto ampia, anche perchè dallo scorso annomi sto occupando di formazione.
Infine, abbiamo realizzato tuttiinsieme un calendario per la classe: i bambini hanno compostocollettivamente due versi per ogni mese, sull'esempio dellapoesia di Giusi, e i versi sono stati poi illustrati conla collaborazioni di tutti.
Insequenza, alcune immagini realizzate dai bambini per icalendari. |