Primadi Natale, Revista Emilia, ottimarivista digitale brasiliana dedicata alla letteraturaper ragazzi edita, ci ha inviato il link di una recensione dell'edizione brasiliana delnostro Velluto. Storia di un ladro, edita nel 2013 da PequenaZahar.
L'abbiamo molto apprezzata, e con noi i suoi autori,Antonio Marinoni e Silvana D'Angelo,al punto che ci siamo trovati d'accordo all'idea di tradurla perpubblicarla e condividerla su questo blog. Ringraziamo Silvana che si èassunta l'onere della traduzione.
Velluto. Storia di un ladro,da noi edito nel 2007, conta numerose traduzioni all'estero (èstato pubblicato in Francia, Brasile, Messico, Germania, Olanda,Corea) e la cosa interessante è che questa sua fortuna continua,a distanza di anni, prolungando la sua vita editoriale. Ilche dimostra che un 'libro bello' non è solo una accattivante novitàcreata per fare tendenza, come forse ancora qualcuno è tentato dipensare.
Velluto:un raffinato racconto per parola e immagine
di Mara Dias
Velluto. Storia di un ladro è senza dubbio un testo letterario. Meglio, è un’opera d’artecostituita da testo e immagine.
Protagonista è Velluto,un ladro. Non, però, un ladro qualsiasi, considerato che non entranelle case per rubare. Velluto è alla ricerca di altro: un odore, unricordo. Davanti a lui, le case si aprono. Suo desiderio è catturare“l’alito segreto della casa che era la mia”. A questo scopoVelluto non ha bisogno di armi convenzionali, ma esclusivamente delproprio naso. Punto di partenza della narrazione sono i ricordi che sisprigionano dagli odori delle cose, ad esempio dai libri della bibliotecadi casa: “Adesso capisco da dove vengono le note raggelate di neve,il profumo del tè alla russa, bollito nel samovar, che inspiegabilmentepercepisco in questa casa. Più mi avvicino al salotto, più chiaramenteavverto il multiforme odore dei libri”.
Scegliere un ladro come protagonista di un libro per ragazzi,sebbene non si tratti di un ladro comune, non è usuale, soprattuttonel nostro tempo che a questo tipo di pubblico dedica in gran numeropubblicazioni “politicamente corrette”.
Nemmeno la casain cui Velluto si introduce, è una casa comune: i suoi abitanti, unaballerina e un architetto, sono entrambi legati al mondo dell'arte. Laloro dimora è abitata da oggetti, aromi e storie che fanno riferimentoa un universo artistico. Procedendo nella lettura, si riscontrano inquesto libro intelligenza e delicatezza.
Intelligenza per ilmodo in cui è costruita la narrazione, a dimostrare che la vita è fattadei ricordi legati agli oggetti che ciascuno trova importanti. Questoracconto, infatti, è una riflessione sul valore delle cose, sullapersistenza degli oggetti nella nostra vita. In un mondo in cui ilvalore del singolo è definito dall’avere, gli oggetti mostratinel libro – libri, piante, opere d’arte, strumenti di lavoro –pongono in risalto un universo materiale che definisce l’essere inopposizione all’avere.
Delicatezza nel ritmo che articolala storia: un ritmo lento. Le lunghe descrizioni sono belle e concedonoal lettore il tempo di creare nella propria mente l’immagine di ciòche è descritto. La descrizione predomina sull'azione. È come se,nelle doppie pagine riservate all’illustrazione, fossero raccontate allettore tante piccole storie.
Spessosi interrompe la lettura per rivolgere l'attenzione alle immagini, e poisi torna al testo, riprendendo a leggere. Questo movimento amplificala comprensione del racconto.
Nel complessosi tratta di un'opera molto raffinata. Il linguaggio è preciso,non compromesso dalla necessità di una eccessiva semplificazione abeneficio dei piccoli lettori, e tuttavia elegante e chiaro. Il modoin cui è utilizzato, denota cura letteraria. Il libro comincia conquesta frase: “Tra i ladri, io sono famoso”. Tale cura è dimostratadall’inversione dei termini, che pone in risalto la “professione”del personaggio. E prosegue: “Mi chiamo Velluto. Entro nelle case comeuna carezza, passo come un’onda che si stende sulla sabbia”. Lascelta lessicale è puntuale, precisa, brillante. In questo modo illinguaggio crea un’atmosfera poetica.
Velluto è un’opera aperta, se tale si definisceun’opera che a ogni lettura propone elementi nuovi di comprensionee interesse. Secondo Jouve [Vincent Jouve, Aleitura, São Paulo: FEU, 2002. p.137.], nella letturadell'opera letteraria si distinguono tre funzioni: la prima sta nelmodo in cui il racconto immerge il lettore in una certa cultura,portandolo a oltrepassare i propri limiti, e questo in Vellutolo si osserva chiaramente, poiché il lettore è continuamenteinvitato a interagire con le immagini e con le suggestioniculturali in esse presenti.
La seconda funzione sta nella pluralità deisignificati trasmessi dal testo letterario - e anche questa èpresente nel libro analizzato, poiché nel corso della lettura èimpossibile non stabilire collegamenti della natura più diversa,per esempio non immaginare che Velluto sia legato alla famiglia acui la casa appartiene, e si trovi lì con uno scopo ben preciso,scatenando nel lettore la ricerca di possibili significati. La terzafunzione è legata alla possibilità di esperire situazioni inedite,e anche in questo senso Velluto è positivo: per esempio, il lettore èspinto ad attuare nella propria esperienza la medesima ricerca olfattivacompiuta nel libro dal protagonista.
Le illustrazioni siarticolano in doppie pagine, simmetricamente scandite: vi sono doppiepagine con l’illustrazione in primo piano e poco testo, e paginecon una decisa predominanza di testo e solo qualche dettaglio dalleillustrazioni precedenti. È un gioco di ricerca e osservazione.
Ogni illustrazione è ricca di dettagli. Man mano che Velluto entranella casa e va scoprendo i diversi odori degli oggetti, noi osserviamole immagini degli ambienti che lui attraversa. Famosi oggetti di design eopere d’arte altrettanto famose affollano le illustrazioni. I risguardidel volume riportano tali opere, d’arte e di design, fornendo puntualiinformazioni su di esse, quali i nomi degli autori, le date in cui furonorealizzate, i titoli. La lettura in questo modo si trasforma nella cacciaal tesoro di queste immagini all’interno del libro.
La tecnica con cui sono state realizzate le illustrazioni, acquerellocon sovrapposto tratteggio a pennino, crea voluti effetti di luce. Doveil tratteggio è più accentuato, regnano l'ombra e oscurità: è laparte buia della casa in cui si muove Velluto che, d’altra parte,è un ladro. Nella parte chiara delle immagini, dove il tratteggio èpiù leggero, si muovono invece i legittimi abitanti della casa.
L’elemento di novità non sta tanto nella tecnicautilizzata, quanto nella composizione degli elementi: luce e ombra;opere d’arte; oggetti di design; ritmo della narrazione. A ogni giro dipagina è come se accompagnassimo Velluto nella sua esplorazione dellacasa. Forma e contenuto formano, di fatto, un insieme coerente.
*Mara Dias si è laureata in Lettere allaUniversità di San Paolo, dove ha conseguito il Dottorato in Lingua edEducazione. Attualmente, è coordinatrice della sezione di Lingua eLetteratura Portoghese presso il Colégio Renascença e sioccupa della formazione dei docenti.