[di Francesca Romana Grasso, pedagogista, Edufrog aps]
Due associazioni, Emmi's Care ed Edufrog, hanno bandito in questi giorni Illustrazioni in movimento: le motivazioni che ci hanno spinto a immaginare un concorso specificatamente orientato a richiamare l'attenzione sullo sviluppo motorio del bambino sono tante, provo a darne conto sinteticamente:
• la pediatra ungherese Emmi Pikler (di cui cui potete approfondire la figura qui e qui) ha speso la sua vita in una affascinate ricerca scientifica da cui emerge che i bambini lasciati liberi di seguire la loro naturale progressione motoria imparano spontaneamente a muoversi (oscillare, ruotare, mettersi proni, strisciare, gattonare, sedersi, tirarsi in piedi, camminare...) con tempi molto diversi l'uno dall'altro, ma sempre con una fluida, elegante padronanza.
Attraverso il concorso desideriamo offrire un tributo a Klara Pap che illustrò gli studi e i manuali di Emmi Pikler, poiché il suo lavoro grafico contribuì significativamente a far comprendere quanto messo in luce dalla dottoressa Pikler.
• Nella storia dell'arte non è raro incontrare rappresentazioni visive dei bambini che appaiono incompiute o grossolane rispetto alla raffinata qualità dell'opera in cui sono inserite; in certa misura anche nel mondo dell'illustrazione questa sfida non si risolve sempre con la stessa proprietà che caratterizza l'operato degli autori quando si cimentano in altri soggetti. Questa constatazione mi ha portato a confrontarmi con alcuni amici illustratori per capirne le cause e spesso mi è stato risposto che non è banale rappresentare l'ineffabile.
• Pensiamo -come del resto chi ci ospita su questo blog- che sia urgente contrastare l'analfabetismo visivo e cerchiamo di contribuire, favorendo la nascita di alleanze culturali tra gli illustratori e i professionisti che si occupano di cura ed educazione, per allargare il confronto a tutta la cittadinanza, attraverso una mostra itinerante che è parte integrante del nostro progetto. Le immagini aprono, infatti, prospettive davvero interessanti in ambito educativo, soprattutto se, come spiega Henry Wallons, si pensa che “Il bambino non sa far altro che vivere la propria infanzia, il conoscerla spetta all'adulto”. Sappiamo tutti che la vista è l'organo che privilegiamo, dunque la scelta ci è parsa calzante.
La storia professionale di Emmi Pikler è complessivamente affascinante, ben al di là di quanto possiamo presentare in poche righe, motivo per cui desideriamo richiamare l'attenzione sull'eredità che ci lasciato: basti pensare che fu incaricata dal governo ungherese di organizzare e gestire un orfanotrofio e riuscì ad animare una comunità professionale che, attraverso una meticolosa organizzazione, fu capace, per lunghissimi anni, di garantire ai bambini una cornice solida e appagante, pienamente in grado di prevenire quelle deprivazioni indagate da vari studiosi, tra cui Donald Winnicott. Il successo riportato dall'esperienza di Loczy è tale da mettere in discussione il paradigma che vedeva indissolubilmente legati istituzionalizzazione e sofferenza, tant'è che gli studi sulle persone transitate dall'istituto diretto dalla Pikler non evidenziano discostamenti significativi rispetto a persone cresciute in famiglia.
Con questa operazione è nostro auspicio agevolare un dialogo tra persone che solitamente non parlano tra loro e che invece trarrebbero grande beneficio dall'incrociare sguardi e prospettive: illustratori, psicomotricisti, pedagogisti, editori e sociologi, antropologi, genitori, nonni, tate e tante altre figure che a vario titolo si occupano di educazione e cura.
Alcuni lavori saranno selezionati per allestire una mostra itinerante che sarà accompagnata da conferenze e seminari.
Illustrazione di Klara Pap per Per una crescita libera, di Emmi Pikler.
• Chi siamo
Emmi's care… le cure di Emmi, è un’associazione di promozione sociale fondata nel 2013 da Alice Gregori, psicomotricista e studiosa dell’approccio Pikler, insieme a colleghe psicomotriciste, dopo anni di approfondimenti e integrazioni per sostenere buone pratiche di cura, prevenzione ed educazione rivolte all’infanzia e alle famiglie.
Edufrog aps è nata nell'estate 2016 per realizzare attività di ricerca, studio e sperimentazione che trovano ispirazione nel lavoro di autori come Emmi Pikler, Maria Montessori, Elinor Goldschmied, Bruno Munari, Jella Lepman, Stig Dagerman, Astrid Lingreen, Guus Kuijer. Come professionista cerco di operare da quasi venti anni un lavoro di cerniera tra sguardo pedagogico, sociale e sanitario; da oltre dieci anni si è andato integrando a tali interessi quello per la letteratura per l'infanzia, con un occhio particolare all'albo illustrato.
Ancor prima che si costituisse Edufrog aps, con Alice ed Emmi's Care abbiamo avviato un percorso che ha visto alternarsi momenti di formazione condivisa, ricerca applicata e supervisione reciproca. Nel mentre, abbiamo scritto a quattro mani il Manifesto di alleanze educative e di cura, rappresentato visivamente da Mariana Chiesa Matheos e Armin Greder, all'interno del quale sono sorti un circolo di studi muldisciplinare e una comunità di pratiche che si interrogano su come garantire un adeguato sviluppo motorio, emotivo e cognitivo ai bambini nella cornice dei servizi all’infanzia di oggi.
Dal 2014 siamo impegnate nell’organizzazione del Festival per l’infanzia e le famiglie. Family Care, giunto alla sua terza edizione, nel cui ambito il 28 maggio 2016 si è svolto un incontro pubblico dal tema Il mondo intorno: quali relazioni, azioni e oggetti per l'infanzia oggi?, che ha visto partecipare come relatori l'esperta di infanzia Paola Tonelli, l'editrice Fausta Orecchio, il sociologo Stefano Laffi, con la conduzione della studiosa di pedagogia della narrazione Elisabetta Cremaschi.
Francesca Romana Grasso. Foto di Anna Pisapia.
• Due parole sul concorso
Il concorso è aperto a illustratori di qualsiasi nazionalità, senza limiti di età, invitati a reinterpretare l’illustrazione realizzata da Klara Pap per documentare il naturale movimento del bambino (che trovate riportata in questo post).
Il termine ultimo per candidarsi è fissato al 10 gennaio 2017. La valutazione delle tavole sarà affidata a una commissione così composta: Francesca Archinto (Babalibri); Fausta Orecchio (Orecchio Acerbo); Stefano Laffi (Codici Ricerca e intervento); Francesca Romana Grasso (Associazione Edufrog aps); Alice Gregori (Associazione Emmi’s care).
Alla tavola vincitrice sarà corrisposto un premio pari a € 1.500,00
. Alcune tavole, compresa la vincitrice, saranno selezionate per allestire una mostra itinerante e i loro autori avranno la possibilità di partecipare a un seminario dal titolo Il naturale sviluppo motorio del bambino, gestito dagli organizzatori del premio.
In occasione della Bologna Children’s Book Fair, si svolgerà una conferenza stampa per raccontare la genesi della prima edizione del concorso Illustrazioni in movimento. Se volete partecipare leggete attentamente il bando completo e le informazioni per partecipare che trovate qui.
Alice Gregori. Foto di Anna Pisapia.