La nostra seconda novità del 2023 è Charlotte. come abitare il mondo, che racconta la vita e il pensiero e le opere di una eccezionale figura, quella dell'architetta Charlotte Perriand. Insieme a questo albo, esce la ristampa di Lina. Avventure di un'architetta, dedicato alla figura di Lina Bo Bardi. Due libri gemelli dedicati dalla loro autrice, Angela Leon, alla creatività, al coraggio e alla straordinaria vitalità dell'intelligenza femminile .
[di Ángela León]
Charlotte Perriand e Lina Bo Bardi avevano due personalità molto diverse. Per quanto mi riguarda ho molta ammirazione per entrambe. Lina è legata agli anni in cui ho vissuto in Brasile, a San Paolo, a spazi come il Sesc Pompeia, che erano parte della mia vita quotidiana e l'hanno resa migliore.
Di Charlotte ammiro da tempo il suo lavoro, ma non sapevo molto di lei. Il giorno in cui ho consegnato il libro di Lina, Giovanna mi ha proposto di fare un libro simile su un’altra architetta e ho pensato a Charlotte. A lei è piaciuta l'idea e mi ha prestato l’autobiografia di Perriand, grazie alla quale ho scoperto che ha avuto una vita degna di un film. Sono stata anche molto fortunata ad aver potuto visitare la grande mostra lei dedicata dalla Foundation Louis Vuitton a Parigi. Ma con la pandemia il nostro progetto editoriale ha subito uno stop. Quando siamo tornati alla normalità l'ho ripreso, ma con un stato d’animo diverso, un po' abbattuta dagli avvenimenti... Tuttavia leggere di Charlotte, conoscere meglio i suoi progetti, sapere più della sua vita, in definitiva passare più tempo pensando a lei mi ha incoraggiato perché un po' del suo entusiasmo e vitalità mi hanno contagiata.
Di Charlotte mi ha affascinato non solo il lavoro, ma il modo di affrontare la vita, di stare al mondo. Il titolo Charlotte. Come abitare il mondo viene da una sua espressione: "d'habiter le monde comme on habite chez soi", che mi sembra bella e molto suggestiva. Mi fa pensare a come è stata coerente, con la sua attitudine vitale e il suo amore per la natura, nel suo lavoro, nel design, sempre vissuti con gioia, generosità e calore personale. Questo approccio ha avuto un effetto su di me, e quando l'estate scorsa annaffiavo i girasoli che avevo piantato con altre vicine nel mio quartiere, in centro città, ero contenta di sentirmi in armonia con questa frase.
Ci sono molti aspetti della sua storia che mi sembrano stimolanti, ma mi commuove specialmente l'importanza dell'amicizia, del piacere e la sua relazione con la natura. Anche la sua capacità di adattarsi, di affrontare le avversità e anzi ottenere cose buone da esperienze difficili, come negli anni della guerra trascorsi in Asia. Oggi si parla tanto di resilienza: ecco, mi pare che Charlotte ne sia un buon esempio.
Nonostante le loro carriere e le loro vite siano state molto diverse, Lina e Charlotte hanno alcune cose in comune; per esempio sono state grandissime professioniste che non hanno avuto il riconoscimento che meritavano, probabilmente per il fatto di essere donne. Sono state molto coraggiose ad avventurarsi a lavorare in un mondo totalmente maschile, prive di modelli femminili a cui ispirarsi. Entrambe hanno lasciato i loro Paesi, rispettivamente l’Italia e la Francia, ma sono state capaci di abbracciare e ammirare la cultura brasiliana e giapponese. Anche se hanno vissuto in un’epoca in cui il progresso erano l’industria e la produzione in serie, hanno apprezzato il valore dell'artigianato, del lavoro manuale, perfino il più umile. Personalmente sento un legame speciale con questo ultimo punto: nell’era virtuale in cui viviamo sono ancora necessari i processi manuali, il tangibile, l’attenzione. Tutte queste affinità credo facciano sì che i libri che loro dedicato funzionino bene insieme.
Lina e Charlotte hanno lavorato tutta la vita per migliorare la vita quotidiana delle persone, sono state due umaniste aperte e sensibili alla realtà in cui vivevano.
Dettaglio finale, sapere che il Brasile ha avuto un impatto speciale su di loro, e che si sono conosciute lì, è stata una sorpresa fantastica.