Prove di libri

Alla mattina, c'erano solo mani chelavoravano...

Fino aqualche tempo fa, neanche immaginavo che mi piacesse insegnare. E se miimmaginavo che tipo di soddisfazione si potesse trarre dall'insegnamento,immaginavo cose sbagliate.

Il bello di insegnareè avere allievi. E il bello di avere allievi non è che, siccome gliinsegni qualcosa, ti adorano, ti mandano gli auguri per Natale e per ilcompleanno e contribuiscono ad alimentare la voracità del tuo ego.

... elavoravano...

Il bello diavere allievi è che dagli allievi si imparano un sacco di cose che nonsarebbe possibile imparare altrimenti. Da ciascuno di loro e dal grupponel suo complesso.

... elavoravano.


Dal gruppo, assai eterogeneo, del corso della Scuola Superiored'Arte Applicata del Castello Sforzesco del 2013-14 ho imparato che nonsi può immaginare di ottenere dei buoni risultati lavorando da soli,ognuno a casa propria. E che il lavoro collettivo, sperimentato inaula può e deve uscire dall'aula, dall'ambito della formazione. Nonè necessario che diventi amicizia, consuetudine, affetto: bastache trovi uno spazio di condivisione e si concentri su obiettivimateriali e realizzabili. E non è neppure necessario che trovi unaguida in senso convenzionale: un capo, un leader.


Rifinivano ilibri.



E anche dei bei modellinididattici.


Ecco, queste persone mi hanno insegnato proprio questo:l'insegnante è un motorino d'avviamento. Facilita l'innesco di unprocesso, ma è meglio che se ne stia buono buono a farsi scarrozzare dalmotore che ha messo in moto, senza fare nient'altro che esserci.

Ma all'ora prestibilita era tuttopronto.



Propriotutto.


Ragioni che non è importante spiegare mi hanno costretto astare abbastanza in disparte, dopo la conclusione del corso e inattesa dell'inaugurazione della mostra che vedete raccontata in questeimmagini. Questo bellissimo gruppo ha fatto tutto da solo. Alcuni sisono incontrati, altri hanno lavorato insieme, altri ancora si sonosemplicemente consultati e consigliati. Senza un mio intervento. E, vistii risultati, penso che non abbiano affatto sentito la mia mancanza.

Le affascinanti perturbazioni di FrancescaZoboli.
Cose da cercare e da trovare di FrancescaStrick-Lievers. La vita dei topi raccontata da AngelaMarchetti. Una pecora eun lupo che si incontrano in uno sguardo (Cristina Berardi e OlgaBarbieri).


Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare. Robache le navi da combattimento in fiamme al largo dei Bastioni di Orionee i raggi B che balenano nel buio vicino alle porte di Tannhäuserfanno ridere i polli. E sono belle soddisfazioni.


I sette libri in uno di AstridBranca.
La passeggiata nel bosco di SimonaTraina Unpop up à la japonaise di AngelaMarchetti Di questo ho perso cognizione. Qualcunomi aiuti.



E il libro/maschera di Francesca Zoboliin vetrina.

Per lacronaca, la mostra "Prove di libri" è aperta fino al 19 maggio allaLibreriaSempreliberi. Hanno partecipato e contribuito, in ordinealfabetico:

Poiqualcuno ha cominciato a sfogliarli
e guardarli davicino.

AngelaMarchetti
Astrid Branca
Barbara Scotti
Chiara Fedele
Cristina Berardi
FabrizioFrasca
Francesca Dainotto
FrancescaStrick Lievers
Francesca Zoboli
IreneBrambilla
Lorenzo Bocca
Olga Maria Barbieri
Roberta Ragona
Roberta Ravasio
SimonaBalmelli
Simona Traina

***STACCHETTOPUBBLICITARIO***
Se qualcuno fosseinteressato a partecipare alla versione intensiva del corso,a Sàrmede,dal 16 al 21 giugno, può trovare tutte le informazioni qui. Qualche posto è ancora disponibile. Manon me la sento di garantire i medesimi risultati. Posso solo promettereche farò del mio meglio per stare in disparte.

Ese qualcuno volesse partecipare a un workshop più breve,organizzato da Oliver a Mazara del Vallo,da 7 al 9 giugno, può trovare tutte le informazioni qui.



Alla fine, è venuta un sacco digente.


E se qualche libreria volesse ospitare la mostra,basta chiedere.