Perché si fanno i corsi?

Questa è la fotocronaca diCon le mie sante manine: la mostra nella quale sonostati esposti i compiti delle vacanze delle allieve del corsoProgettare Libri tenutosi a Sàrmede nel giugnodi quest'anno. Ne avevamo già parlato qui

Però,siccome mi sembrava un po' poco per farci un post, ho cercato qualcosada dire. E mi è venuto in mente che qualche giorno fa, un'amica - cheè anche una brava illustratrice - mi ha scritto e fra le altre cose miha detto che sarebbe andata a fare un corso con un certo docente in unacerta scuola. Io le ho risposto: ma perché vai a fare un corso con quellolì? Tu sei molto più avanti di lui. Non ti serve un corso con uno che hauna visione dell'illustrazione così.

Ho commessoun errore di valutazione molto grossolano, dando per scontato cheai corsi si vada per imparare qualcosa di preciso e immediatamenteutilizzabile. Se, come mi suggeriva mia nonna, avessi contato fino adieci prima di parlare, mi sarei reso conto che se la ragione per laquale si frequentano i corsi di illustrazione fosse questa, non sene farebbero più da molto tempo. E, soprattutto, non si farebberoi miei, nei quali, per definizione, non si impara niente "di prontabeva", ammesso che si impari qualcosa
Quindi, all'amica vannoqueste scuse pubbliche e a voi tocca sopportare le mie riflessioni trail serio e il faceto, a fare da intermezzo fra le foto di una seratanella quale ci sono stati molti incontri e ritrovamenti, tanti sorrisi,parecchi baci, un paio di lacrime inattese, molta più gente di quanto miaspettassi, alcune celebrità del nostro cortiletto, un orcio di vino,buona focaccia, gianduiotti deliziosi, e un libro mancante perchéera finito nella pila sbagliata.

Fortedi un'esperienza pluriennale e della convinzione di avere semprequalcosa di interessante da dire, dichiaro qui che le vere ragioniper cui si partecipa ai corsi sono:
1) mettersi in una condizione scomoda, con la sediasbagliata, un tavolo troppo stretto, i gomiti di qualcuno che ti urtano,il rumore, l'odore di chiuso a fine giornata, il bagno in comune,una musica che non scegli tu;
2) essere costretti a decidere, primadi partire, che cosa portarsiappresso, visto che non ci si può portare appressotutto (anche se qualcuno ci prova);

3) dimenticarsi qualcosa diessenziale e scoprire di poternefare a meno;
4) osservare come lavorano gli altrie capire che, anche se ognuno lavora a modo suo, il modo deglialtri non è necessariamentequello sbagliato;
5) lavorare insieme agli altri, visto chetroppo spesso si lavora soli e a furia di lavorar soli ci si avviluppasu se stessi e non si sa più chi siè e dove si sta andando;

6) dormire poco e mangiare male per qualchegiorno;
7)farsi dare dei compiti a casa e prendersi la libertà di non farli;
8) farsi dare dei compitia casa e farli(che poi qualcuno ci ha vinto pure dei premi o ha trovato uneditore per il suo compito a casa);
9) trovareuna scusa per ritrovarsi con i compagni dopo ilcorso e abbracciarsi, sorridersi, ridere, chiacchierare e cercare un'altra scusaper trovarsi ancora eccetera.


Ecco qui pronto un quasi decalogo. L'ideale peruna conferenza con proiezioni powerpoint. Però, mi sorge un dubbio:se davvero andate ai corsi per queste nove, ottime ragioni, a che cosavi serve un docente? 



Epilogo cronachistico:alla mostra era associata una votazione. Si sapeva che nessunoavrebbe vinto niente, se non il piacere di essere statovotato. Comunque, per dovere di cronaca, il maggior numero divoti sono stati attribuiti agli Esercizidi Licia Pittarello. Brava!

Ringraziamenti:per l'accoglienza, a Chiara Bottani, Diletta Colombo e Spazio B**K; perl'allestimento, a Chiara Pasqualotto e Michela Gastaldi; per le foto,a Sabina Botti e Carla Manea; per i gianduiotti, ad Annamaria Nizie Guido Gobino;per il vino, a FedericoNovaro; per la consulenza bibliopega, a Cristina Balbianod'Aramengo; per non avermi ucciso, a Silvia Perini; per esserevenuti, a tutti quelli che son venuti.




Codinopubblicitario: il prossimo corso sarà aSàrmede,dal 15 al 20 giugno 2015. Nei primi giorni di dicembre il sitodella scuola sarà aggiornato, con tutti i dettagli, ma quitrovate già un pdf in anteprima.