[di Anna Resmini]
Nel 2022, Milano avrà una nuova linea metropolitana (M4) che collegherà il centro con la parte Est e Ovest della città, dal quartiere Lorenteggio fino all’Aeroporto di Linate.
Durante l’attesa, la città dovrà convivere con i disagi causati dalla presenza dei lavori di costruzione: problemi alla viabilità, esercizi commerciali penalizzati, quartieri affaticati.
Per migliorare l’integrazione di questi luoghi “scomodi”, Metropolitana Milanese spa e il Comune di Milano hanno deciso di investire nella realizzazione di un progetto innovativo di comunicazione visiva, dando vita al primo esperimento in Italia di questo tipo, nonostante ritardi e difficoltà.
In questo ambizioso progetto sono stata coinvolta come illustratrice insieme al designer Mattia Reali per sviluppare il concept di comunicazione dei cantieri da declinare su pannelli decorativi, segnaletica, leaflet, banner stradali, manifesti e totem a scopo informativo ed estetico.
L’incarico prevedeva il lancio del concept con l’allestimento di quattro cantieri centrali della città in vista di un bando di gara pubblico per la declinazione dell’idea. A fine novembre 2016 sono stati allestiti i cantieri di Sant’Ambrogio, De Amicis, Augusto, Washington, parallelamente è stata indetta la gara con termine il 9 gennaio 2017, al vincitore sarà affidato l’intero progetto per i prossimi tre anni.
Il nostro processo creativo si è sviluppato a partire dalla ricerca di esempi internazionali nello stesso campo: i più interessanti ad Amsterdam, Barcellona, Berlino, Bruxelles, Londra, New York, Parigi e Sydney dove le recinzioni dei cantieri sono pensate come occasioni narrative per la città: opere d’arte e architettura che spezzano la monotonia urbana, esperienze di gioco e strumenti didattici ed educativi.
Grazie a queste suggestioni abbiamo aperto il nostro immaginario fino a confrontarci con le specificità e i bisogni effettivi di Milano.
Se il cantiere viene comunemente percepito come fonte di disagio, abbiamo invece provato a capire come suggerire un cambiamento di prospettiva per trasformarlo in un’occasione di pubblico interesse e in un’opportunità per la vita di tutti i giorni nel futuro, e per un target necessariamente trasversale sia in termini di età, di genere, professione ed estrazione sociale.
Siamo partiti da un’analogia: la struttura organica di una foglia al microscopio assomiglia a una città vista dall’alto. In questa visione il cantiere non è una cellula morta, ma rappresenta una cellula viva in continua evoluzione all’interno di un tessuto organico più esteso, la città. Milano si trasforma e il cambiamento si traduce nella presenza dei cantieri che rendono vivo il tessuto urbano.
Su questa analogia abbiamo costruito l'idea di una trama urbana che fa da filo conduttore a tutto il progetto di identità visiva: abbiamo creato un pattern decorativo continuo e ripetibile che riproduce la struttura dei tessuti organici (i fasci fibro-vascolari della foglia) ed evoca una mappa urbana vista dall'alto con tutte le direttrici della mobilità.
Dall’idea di trama urbana prendono vita i pannelli illustrati dove abbiamo creato un gioco visivo dove le linee che tracciano differenti percorsi di mobilità si trasformano, allargando lo sguardo, nella struttura di vari organismi viventi.
Le linee della mobilità, guardate da un altra prospettiva, possono assomigliare a molte cose:
- i percorsi di un tram ricalcano le venature di una foglia.
- le rotte di una barca si trasformano nelle linee di una mano.
- le strade dell’autobus seguono le linee degli spicchi di un’arancia.
- le piste da sci scivolano lungo le venature delle foglie di un agave.
- le strisce pedonali attraversano le linee di un cactus.
E così via, in un gioco che ognuno può continuare.
Accanto a questi scenari si fanno spazio la grafica e la segnaletica: un sistema di tavole dedicate ai commercianti al fine di rendere visibili gli esercizi sacrificati dalla presenza del cantiere, informazioni utili ai cittadini per la mobilità all’interno dell’area, una mappa generale della nuova linea per localizzare il cantiere nella città.
Il progetto grafico guarda all'accessibilità del pubblico, scegliendo la chiarezza e la semplicità senza prendersi troppo sul serio, con uno stile espressivo e accogliente ma anche versatile per potersi declinare su canali e formati molto diversi.
Illustrazione e grafica accompagnano il cittadino a diversi livelli: lo aiutano a muoversi nella città trasformata dai cantieri, aprono un’opportunità di dialogo tra istituzioni e città e creano per un pubblico trasversale uno spazio di narrazione, come un grande libro aperto, per immaginare altre prospettive nella vita di tutti i giorni.