La nostra idea di un colore

Questa primavera sono in uscita anche gli ultimi due volumi delle Piccole storie di colori, la collana di Piccola Pinacoteca Portatile dedicata ai colori e sviluppata in collaborazione con l'associazione MUS.E e i Musei Civici Fiorentini, diretta da Valentina Zucchi che firma i testi dei 5 libri finora usciti: Rosso, Bianco, Blu, Giallo, Nero. Oggi vi presentiamo il penultimo uscito, Verde, attraverso le parole di chi l'ha illustrato: la bravissima Angela Leon di cui questa pubblicazione è l'esordio nell'ambito dei libri illustrati per l'infanzia.

[di Angela Leon]

Verde è il mio primo libro per ragazzi e anche la mia prima pubblicazione italiana. Trattandosi di un progetto di Topipittori in collaborazione con i Musei Civici Fiorentini che racconta grandi opere della storia dell’arte, molte delle quali italiane, è stato un grande onore e una sfida. Ma l’ho sentito anche un po’ come un bel benvenuto. Una maniera di arrivare e approfondire un campo nuovo, anche perché nel mio lavoro, fino adesso, il linguaggio predominante è stato la linea in bianco e nero, ed è speciale lavorare col colore attraverso le opere di altri.

Come scrive Valentina Zucchi nel libro, il verde per eccellenza è quello della natura, ma la selezione delle opere di questo libro non è ovvia e ci sono diverse approssimazioni al tema. Avendo vissuto in Brasile, avevo disegnato molti tipi di piante, ma sempre in bianco e nero. Con queste illustrazioni ho potuto sperimentare non solo col verde, ma con tanti altri colori, perché alla fine un colore è molto più ricco, guadagna molte sfumature, quando lo mettiamo in relazione con altri.

Angela Leon, schizzo preparatorio per Claude Monet, Le bassin des nymphées.

Ho cercato di rappresentare l’idea del colore in ogni pittura, ma anche di dare un carattere meno austero ad alcune opere, renderle più accessibili ai bambini. Questo e la scelta di opere diverse tra loro, mi ha permesso di sperimentare molte tecniche. Le pennellate angolose di Cezanne mi hanno fatto scegliere il pennarello a punta quadrata; il movimento dei riflessi vegetali di Monet, l’acquarello e le matite; oppure la consistenza dei vestiti di Van Eyck, i pastelli ad olio. È stato senza dubbio il progetto in cui ho usato più tecniche ed è stato una opportunità che mi ha arricchito, perché nella maggior parte dei progetti si cerca l’unità, la coerenza, uniformare lo stile e la tecnica.

Angela Leon, schizzo preparatorio per Paolo Uccello, San Giorgio e il drago.

 

Penso che questa collana ti metta, come illustratrice, in una posizione particolare. Hai sempre lo scopo di comunicare il messaggio dell’autrice, di rispettare certi condizionamenti che ti dà l’opera specifica, ma lasciando spazio ai bambini… E a volte, trovare il tuo spazio oppure sapere quando smettere di disegnare, diventa difficile. Altra particolarità e ricchezza che ho trovato nel processo di illustrazione di questo libro è che qualche volta ti trovi in situazioni simili ai bambini che lo leggeranno e faranno gli esercizi. Partendo dall’opera di altri, tu e il bambino fate un lavoro di osservazione, e tutti e due usate il disegno come strumento per capire la dimensione che l'autrice, Valentina, vuole segnalare.

Angela Leon, schizzi preparatori per Edward Burne-Jones, L'estate verde.

È questa capacità del disegno che mi sembra estremamente utile e didattica, è un modo di analizzare e isolare aspetti della realtà che sarebbe più difficile spiegare con parole. Questo succede nel libro per esempio negli esercizi su Monet o Lempicka, quando scopriamo che la nostra idea di un colore è molto limitata, perché la varietà di tonalità è amplissima, oppure che collegare un colore a un altro cambia molto la percezione che abbiamo di quel colore isolato. Insomma è stato un spazio di lavoro dove mi sono sentita vicina al publico del libro, ma anche a me stessa quando, da bambina, cercavo di imparare a disegnare osservando e disegnando Snoopy, i bambini di Norman Rockwell o le piscine di David Hockney.

Angela Leon, schizzo preparatorio per Giotto, Madonna Ognissanti.