Il7 e l'8 novembre, a Venezia, alla FondazioneQuerini Stampalia, c'è stato Come On Kids 2,due giorni, davvero bellissimi, di incontri e laboratorisul libro illustrato. Presto posteremo una bella galleria fotograficasu questa iniziativa. Oggi, invece, vi presentiamo tre dei molti, edavvero bravi, giovani designer, illustratori, grafici eccetera chesono stati coinvolti da Come On Kids2 nel lavoro coi bambini. Sichiamano Studio Fludd. Lasciamo a loro laparola.
[di StudioFludd]
Studio Fluddè un collettivo multidisciplinare, attivo dal 2008e di base a Venezia, attualmente composto da MatteoBaratto, Caterina Gabellie Sara Maragotto,amicizie padovane di vecchia data unite da una comune visione estetica,pur nell'estrema diversità di temperamenti.
Il gruppo coniuga percorsi formativi nell'ambito del design conla formazione artistica accademica. I progetti da noi intrapresisperimentano mescolanze: dalla grafica all'illustrazione, dallastampa d'arte all'installazione, dalla decorazione al designauto prodotto. Filo conduttore della ricerca sono la fluidità diapproccio tra i linguaggi del visivo e un particolare interesseper gli aspetti artigianali.
Nellanostra evoluzione collettiva ci siamooccupati dal microscopico di una collana (MateriaPrima, la nostra versione di PietraFilosofale) fino al macroscopico di un'interafondamenta veneziana, durante l'evento di arte pubblica Fondamenta).
Il nostro nome viene da RobertFludd, eclettico alchimista inglese del XVI secolo. Una delleillustrazioni più significative di un suo trattato è un signorecon la testa scoperchiata da una brulicante proto-infografica, chevuole visualizzare in una sola facciata il rapporto tra universo,Dio, coscienza, anima, memoria e immaginazione, frutto dell'umanapercezione.
La metafora alchemica ci sembra un modellocalzante per rappresentare il processo creativo come trasformazione,combinazione di opposti, sintesi e caos, tensione a imprese grandiosee fallimentari. (alla produzione dell'oro stiamo lavorando...).
AcrossChinese Cities, installazione StudioFludd. |
Il blog, nato nel2009, è stato il primo strumento che abbiamo utilizzato. Nel tempo èdiventato il luogo dove proporre connessioni ed esperienze rilevanti(viaggi, mostre) e per documentare il processo, spesso articolato etravagliato, che porta agli esiti finali, poi più ordinatamente raccoltisul nostro sito. Ospitiamo anche interviste a giovani creativi chestimiamo - siamo quasi a 50! - per promuovere un confronto internazionalee trasversale, di cui sentiamo molto il bisogno. La nostra pagina Facebook e ilnostro Tumblrsono diari per immagini, mentre Pinterestè da noi utilizzato come strumento più analitico, indispensabileper portare avanti collettivamente ragionamenti visivi suivari progetti in corso, e far maturare quelli futuri.
Daquesto libretto si sono poi sviluppati, come in una reazione a catena,un workshopsul metodo progettuale, itinerante in varie città europee, unamostra collettiva con illustratori internazionalie infine un banchettoa tema alchemico, con allestimento fatto dimateriali commestibili, cucinato da Dapes. Queste elaborazionihanno portato alla creazione di un secondo titolo illustrato Gelatology-Micro/Macro,sempre stampato a risograph da Inuit Edizioni.
Uno dei nostri ultimi progetti articolati si chiamaGelatology, e nasce dalla relazione visiva econcettuale tra due mondi apparentemente molto distanti: il Gelatoe la Geologia. Il primo step è stato la realizzazione di unlibretto illustrato a tre mani, basato su untesto prodotto dal taglia e incolla di un testo scientifico,Principles of Geology, trattato del geologoottocentesco Charles Lyell.
Abbiamo immaginato i progressivi cambiamenti della roccia comefossero giganteschi strati di torta gelato, che vanno sciogliendosie risolidificandosi, creando una serie di situazioni che mescolanovulcani e semifreddi, falde magmatiche e cialde croccanti. Con questetavole siamo stati sorprendentemente selezionati alla Mostra degliIllustratori della Fiera del libro di Bologna di quest'anno.
Gelatology, workshop, StudioFludd.
Qui abbiamo proposto il tema del microcosmo emacrocosmo per bambini, disegnando paesaggi ambigui che da un latosono montagne e dall'altro gelati.
Gelatology, microsmo ¯ocosmo.
In questi anni il nostro paesaggio è stato Venezia, postounico e controverso che ha sempre stimolato visivamente il nostrolavoro. Questa città è un giacimento di dettagli nascosti a ogniangolo, tesoro di pirati denso e ostile. Però questo è anche unluogo che obbliga chi ci vive quotidianamente a resistere a continuedelusioni e privazioni; la politica è rivolta esclusivamenteal turismo e alle grandi istituzioni e non c'è spazio per lacreatività emergente. Così anche noi stiamo cercando di capirecome resistere e trovare spazi adatti a ospitare il nostro lavoro eapproccio creativo, in Italia, nonostante le molte difficoltà.
Variaet Comparata: fantareperti del bestiario di Aberdeen,Studio Fludd.
Siamo alla ricerca di interlocutori validi e connessioni concittà più dinamiche nel creare spazi di incontro e situazioni inedite,senza scendere a compromessi troppo grandi. Ci auguriamo che il nostroprogetto di multidisciplinarietà, complessità e qualità possa trovareil modo di svilupparsi e raggiungere una sua maturità.
Visalutiamo con una citazione da Palomar di ItaloCalvino: «Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose cisi può spingere a cercare quel che c'è sotto. Ma la superficiedelle cose è inesauribile.»