Da qualche giorno potete trovare in libreria anche questa novità. In questo albo si racconta ancora di piante, bambini, fiducia e futuro. A farlo sono due giganti della letteratura illustrata, Ruth Krauss e Crockett Johnson, in un piccolo capolavoro del 1945 dal titolo Un seme di carota che riproponiamo per la sua bellezza e attualità.
[di Paolo Canton]
La copertina di Un seme di carota, di Ruth Krauss con illustrazioni di Crockett Johnson (Topipittori, 2021).
Settantasei anni per attraversare un oceano. Un record di lentezza, verrebbe da dire. Però, si sa, i libri sono strani animali: alcuni corrono come pazzi, fanno il giro del mondo in ottanta giorni e poi si ritirano a vita privata e nessuno ne sente più parlare; altri partono lenti, come chi ha imparato a camminare in montagna e sa che ogni passo costa fatica, ma poi non si fermano più e vanno, vanno, vanno e continuano ad andare perché sanno che c’è sempre un posto dove qualcuno li aspetta e dove è bello arrivare, portando doni.
The carrot seed, nella nostra edizione Un seme di carota, di Ruth Krauss e David “Crockett” Johnson è uno di questi ultimi. Si direbbe sorprendente che un libro di tale successo in patria non sia mai arrivato in Italia; ma, forse, ci ha fatto aspettare così a lungo affinché i tempi fossero maturi e l’accoglienza più calorosa. Forse. Perché, si sa, se i libri sono animali strani, i lettori lo sono ancor di più.
Un seme di carota racconta una storia minima con il minimo indispensabile: poco più di cento parole, quattro colori (più il bianco della carta) e segni nitidi, essenziali. E non diremo altro: perché mai togliere a chi legge la sorpresa? Ci sono altre cose interessanti da dire a proposito di queste trentadue pagine: cose che riguardano la loro genesi e l’accoglienza che gli è stata riservata nel 1945, negli Stati Uniti, quando uscì la prima edizione. La fonte di tanta sapienza è un lungo e documentatissimo saggio di Philip Nel: Crockett Johnson and Ruth Krauss: How an unlikely couple found love, dodged the FBI, and Transformed Children’s Literature, pubblicato nel 2012 dalla University Press of Mississippi – Jackson e reperibile online (e pare anche presso la Biblioteca Beato Pellegrino di Padova).
Ruth Krauss e David “Crockett” Johnson.
La copertina della biografia a cura di Philip Nel How an unlikely couple found love, dodged the FBI, and Transformed Children’s Literature, illustrata da Chris Ware (University Press of Mississippi, 2012).
Dopo un esordio incerto e vagabondo, Ruth Krauss pubblicò il suo primo libro per ragazzi nell’autunno 1944, accolto da critiche positive, ma non entusiastiche. A good man and his wife era influenzato dalle ricerche antropologiche di Ruth Benedict (con la quale Krauss aveva studiato e condotto ricerche sul campo) sulle famiglie contadine italiane e illustrato da Ad Reinhardt, che sarebbe diventato in seguito uno dei maggiori esponenti dell’espressionismo astratto.
All’epoca Krauss non aveva ancora sviluppato compiutamente il suo peculiare linguaggio, che avrebbe trasformato la letteratura illustrata per ragazzi, ispirato alla lingua parlata dai bambini, ma l’idea per il libro successivo «scaturì dall’immaginare una conversazione con il bambino di cinque anni che abitava alla porta accanto. Il risultato fu una storia di un centinaio di parole, The carrot seed, che vede come protagonista un bambino convinto che la sua carota crescerà, nonostante tutti prevedano il contrario. [Crockett] Johnson realizzò una maquette illustrata che a Nordstrom [la celeberrima editor di Harper, che aveva già pubblicato il primo libro sia di Krauss sia di Johnson, Ndt] piacque. Alla fine del maggio 1944, Johnson e Krauss ricevettero un contratto da firmare e un anticipo di trecento dollari ciascuno. Krauss ci scherzava sopra, affermando che se si considerava il compenso per parola, era diventata “la scrittrice più pagata nel mondo della carta stampata”, ma era molto orgogliosa si sé. Per la prima volta aveva la sensazione di essere riuscita in qualcosa che aveva scelto di fare.»
«Dato che Barnaby [una striscia a fumetti che compariva quotidianamente su alcuni giornali, Ndt] aveva reso noto il nome di Crockett Johnson, mentre Ruth era una perfetta sconosciuta, l’ufficio marketing di Harper aveva promosso The carrot seed nelle librerie come “illustrato da Crockett Johnson e scritto da sua moglie”. Krauss, furibonda, scrisse all’editore che la frase era “imbarazzante perché suggeriva che lei stesse sfruttando la notorietà di un’altra persona.» Quelle parole affermavano implicitamente che “un artista noto illustra questo libro non perché sia un buon libro, scritto da una certa Ruth Krauss, e perché gli interessa illustrarlo, ma perché vuole essere carino con sua moglie Ruth Krauss, il cui libro in effetti fa schifo […].” Nordstrom riteneva “incredibile” la presa di posizione di Krauss, ma comunque le scrisse: “OK. Non non faremo mai più menzione del vostro legame matrimoniale.»
Il lavoro di Nordstrom non si limitava però a queste azioni diplomatiche: era convinta che la rappresentazione del protagonista de Un seme di carota fosse «“perfetta in quasi tutte le immagini”, ma aveva la sensazione che non dovesse “mai apparire sorpreso o dubbioso”, che dovesse avere “sempre un senso di sublime certezza.” Johnson accettò il suggerimento e aggiustò l’espressione del bambino. Dettò precise istruzioni per lo stampatore per accertarsi che i colori del libro fossero quelli che voleva: marrone, rosso, verde e paglierino, anche se di quest’ultimo non era completamente convinto: “E rinunciare al paglierino?” scrisse in un appunto. Lo stampatore lo fece e nella versione finale del libro comparve il giallo.»
«Quella primavera [del 1945] Harper pubblicò The carrot seed, […]. Kirkus lo definì “una storia allegra”, aggiungendo che “l’editore, scegliendo Crockett Johnson, ideatore di Barnaby e di Mr. O’Malley, ha individuato l’illustratore ideale per questo libro.” Ellen Lewis Buell, del The New York Times Book Review, pensava fosse una “parabola” che avrebbe affascinato grandi e piccini “descritta con immagini tanto efficacemente parsimoniose di segni quanto il testo lo è di parole.” Il libro divenne immediatamente un fenomeno.»
La prima edizione di The carrot seed (Harper & Brothers, 1945).
«Un lettore entusiasta inviò una copia di The carrot seed alla Conferenza Internazionale per l’Organizzazione delle Nazioni Unite a San Francisco, dove i rappresentanti di cinquanta nazioni nel giugno di quell’anno avrebbero firmato la Carte delle Nazioni Unite. In agosto, il presidente di un’impresa di costruzioni fece dono di centinaia di copie ad alti dirigenti di aziende di ogni settore e questi, a loro volta, ne acquistarono in quantità per i propri collaboratori e dipendenti. La chiesa cattolica inserì il titolo fra le letture raccomandate perché “insegna che chi ha fede ottiene il risultato che desidera.” Un vicino di casa di Ruth e David pensava che fosse “un libro denso”, con una morale rivoluzionaria: “Non dar retta a nessuno. Nemmeno ai tuoi genitori.” L’apertura del libro a una grande varietà di interpretazioni fu la chiave del suo successo.”
La versione LP a 78 giri di The carrot seed (1950).
Edizione di The carrot seed per il suo 75esimo anniversario.
Ora questo libro è arrivato qui. Ci ha messo del tempo, ma qualcuno lo aspettava. Magari senza saperlo, ma lo aspettava proprio.