Camminare, tuffarsi, disegnare, respirare nella natura selvatica

Ovvero Il metodo Ortica

La nostra prima uscita estiva è un nuovo PiNO, tutto dedicato alla natura. In particolare quella degli Appennini, ma non solo, anche dei monti e delle valli. A guidare attraverso le quattro stagioni è una bambina un po' magica: Ortica, piccolo genio della selvatichezza, grande conoscitrice di piante, animali, acque, boschi e capricci metereologici. Ortica ha il passo svelto di una volpe, il cuore allegro di un uccello, la leggerezza di una libellula, la freschezza di una foglia. Sa prendere tutte le forme della natura e respirare in accordo con essa. Ve la presenta la sua autrice e illustratrice, ovvero Marina Girardi che conoscete già per il suo bellissmo fumetto Capriole, nella collana di autobiografie di infanzia Gli anni in tasca graphic.  

[di Marina Girardi]

Conosco Ortica ormai da diverso tempo. L'ho incontrata per la prima volta durante uno dei miei viaggi in bicicletta sui crinali appenninici. Dapprima era solo una voce, con cui scambiavo annotazioni naturalistiche e commenti meravigliati sul paesaggio che mi trovavo ad attraversare. Poi piano piano ha preso forma e ora mi capita spesso di ritrovarla lungo i sentieri mentre si mimetizza a suo modo con la natura. Non è stato facile ritrarla per farle trovare posto in un libro, perchè si trasforma e cambia colore molto spesso e perché di stare ferma proprio non ne vuol sapere. Ma quando le ho spiegato che questo libro avrebbe fatto parte di una collana di nome PiNO, Piccoli Naturalisti Osservatori, lei mi ha sorriso con i pezzetti di mora infilati tra i denti e mi ha detto: «Ah bello, adoro le collane!».