Chiara Guidi o dello spettatore bambino

Siamo stati contenti di ricevere la notizia di questo nuovo premio per il teatro assegnato a Chiara Guidi, che con i bambini e per i bambini ha fatto cose importanti a teatro, oltre che pubblicare testi imprescindibili sul tema del teatro infantile e realizzare percorsi di formazione teatrale per adulti, ragazzi e bambini sempre fedele a un’idea alta di incontro, parola, visione, attenzione. Abbiamo conosciuto Chiara Guidi qualche anno fa e da quel momento è nato un bel dialogo che si fonda su idee e passioni che condividiamo. Abbiamo letto sue pagine rivoluzionarie sul rapporto fra bambini e teatro, e visto alcuni suoi spettacoli come La terra dei lombrichi, Fiabe giapponesi, Edipo. Una fiaba di magia, di straordinarie intensità e bellezza. Da poco è uscita un’edizione di Fiabe giapponesi nella collana per ragazzi I gabbiani, diretta da Federica Iacobelli per Edizioni Primavera. Ci complimentiamo con Chiara per il premio ricevuto e per il lavoro che ha fatto e che continua a fare.

[di Simona Barducci, ufficio stampa Societas]

 

Lo scorso 12 dicembre 2021 è stato assegnato a Chiara Guidi, attrice, drammaturga, regista e pedagoga di Societas, il premio Ivo Chiesa, nuovo premio del teatro italiano istituito dal Teatro Nazionale di Genova nel centenario della nascita di Ivo Chiesa.

Interdisciplinare e trasversale, il Premio Internazionale Ivo Chiesa si articola in dieci categorie che danno riconoscimento a ogni forma di vissuto teatrale, dai registi agli organizzatori, dai costumisti agli scenografi, dai compositori ai tecnici, dagli studiosi ai pedagoghi, abbracciando prosa, opera e danza e rimarcando la profonda adesione tra vita e teatro, tra identità privata e ruolo pubblico, tra scelte esistenziali e artistiche.

A Chiara Guidi è andato il Premio Ivo Chiesa - La scuola 2021 (dedicato a Marco Sciaccaluga), riconoscimento legato all’ambito pedagogico, con la seguente motivazione:

«Instancabile e pluripremiata investigatrice della voce, del suono, del paradigma linguistico come punto di svolta per vertigini tutte teatrali, Chiara Guidi, fondatrice con Romeo e Claudia Castellucci, e con Paolo Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Societas, è una protagonista assoluta della straordinaria ricerca teatrale italiana e internazionale degli ultimi trenta anni. La sua rigorosa e inarrestabile ricerca sulle drammaturgie, sulle vocalità e sul suono, nel confronto con la matrice prima del Mito, l’ha portata anche ad elaborare tecniche interpretative di pulsante innovazione. In tale attitudine, non ha mai rinunciato alla propria vocazione pedagogica e al dialogo con lo spettatore bambino: dagli spettacoli memorabili come Hänsel e Gretel (1993), Buchettino (1995), Pelle d’Asino (1996), Guidi attiva drammaturgie spaziali grazie alle quali i bambini precipitano concretamente in fabula. In questo lungo viaggio creativo, Chiara Guidi è artefice della storica esperienza della Scuola Sperimentale di Teatro Infantile (1995-98) e degli osservatori Màntica e Puerilia che hanno fatto del Teatro Comandini di Cesena un punto di riferimento della migliore pedagogia teatrale ed è per questo insignita del Premio Ivo Chiesa – La Scuola

Chiara Guidi (fotografia di Eva Castellucci).

Edipo (fotografia di Eva Castellucci).

Fiabe giapponesi (fotografia di Nicolò Gialain).

La terra dei lombrichi (fotografia di Nicolò Gialain).

La giuria che ha attribuito il Premio Ivo Chiesa – La scuola 2021 a Chiara Guidi è stata presieduta dalla scrittrice Dacia Maraini, segretario il critico teatrale e dramaturg del Teatro Nazionale di Genova Andrea Porcheddu e composta da: Roberto Andò (regista, direttore Teatro Stabile di Napoli), Valerio Binasco (attore e regista, consulente artistico Teatro Stabile di Torino), Carla Cannone (segreteria generale Teatro Stabile di Genova fino al 2000), Livia Cavaglieri (storica del Teatro, Università di Genova), Roberta Ferraresi (docente Discipline dello Spettacolo, Università di Cagliari), Umberto Fanni (sovrintendente Royal Opera House Muscat – Oman), Alberto Mattioli (critico musicale La Stampa), Sabina Minardi (vice-caporedattrice L’Espresso), Cristiana Morganti (danzatrice e coreografa), Laura Olivi (dramaturg Residenz Theater Monaco), Angelo Pastore (organizzatore teatrale, direttore Teatro Nazionale di Genova dal 2015 al 2019), Giorgina Pi (regista), Elisabetta Pozzi (attrice, direttrice Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova), Margherita Rubino (storica Letteratura Greca, Università di Genova), Lyndon Terracini (sovrintendente Sydney Opera House – Australia).

Diretto da Davide Livermore, il Teatro Nazionale di Genova ha voluto omaggiare con questo riconoscimento Ivo Chiesa (1920 – 2003), uomo di teatro, impresario, organizzatore, critico teatrale, drammaturgo. Fondatore della rivista Sipario nel 1946, direttore del Teatro Stabile di Genova dal 1955 al 2000, considerato uno dei padri del teatro pubblico italiano insieme a Paolo Grassi, ha avuto grandi meriti nel promuovere la cultura teatrale, dedicando interamente la propria vita al palcoscenico. Proprio per questo il Premio a lui dedicato non è legato a singoli allestimenti, ma piuttosto a interi percorsi artistici.