Alla conferenzaTOC il 24 marzo scorso, e poi il 25 al Digital Cafè, alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna,ovviamente, i Topipittori hanno fatto il loro ingresso ufficiale nelmondo dell'editoria digitale. Infatti, in queste due importanti sediinternazionali abbiamo presentato la nostra prima app. O, meglio, nonabbiamo presentato la app, perché ancora non c'è. Abbiamo piuttostoparlato di un processo collaborativo dal quale sono nati un libro e unaapp, che vedranno la luce il prossimo ottobre: Facce,il libro; e Facciamo, la app.
Purtroppo, le due presentazioni sono statefunestate dalla fallibilità delle tecnologie e dal prevaleredella legge di Murphy. Così abbiamopensato che potesse essere interessante, per chi c'era eha assistito al fallimento dell'informatica, e per chi nonc'era, condividere qui queste presentazioni, aggiungendoqualche ulteriore riflessione.
È stato un processocollaborativo, perché ha coinvolto molte persone, con le competenzepiù diverse. E perché si è sviluppato lungo un percorso dicasualità, guidato dalla curiosità di tutti di vedere che cosasarebbe successo se avessimo fato le cose tutti insieme, ascoltandosi,parlandosi e fidandosi. Un'avventura che ha coinvolto, oltre aiTopipittori, Antonella Abbatiello, Stefano Baldassarre,Lorenzo e Mattia de Tomasi e alcune altrepersone, e che abbiamo raccontato così:
Come avretecapito, questo progetto nasce dall'idea di realizzare un libro peri piccolissimi dedicato, al soggetto più affascinante del mondo: ilvolto umano. Ne è scaturita una galleria di espressioni, emozioni,sorprese, sentimenti suscitati dall'incontro con l'altro da sé, tantodesiderato, amato e anche un po' temuto. Parole esatte e accurate,immagini che attraverso il linguaggio immediato e preciso delle forme edei colori aiutano i bambini a elaborare le loro esperienze quotidiane,la loro inesauribile voglia di amicizia, gioco e scoperta. Un libroda guardare e riguardare, leggere e rileggere ad alta voce,accompagnato da una applicazione per iPad e Android, che ampia icontenuti del libro in percorsi interattivi studiati per interessare,incuriosire, stimolare la creatività nel pieno rispetto dei tempi,dei modi e dei bisogni dei bambini.
Per la app, abbiamo pensato, infatti, a interazioni semplici, senzafrastuono, che permettano al bambino di concentrarsi e di godere dellepiccole sorprese che gli vengono proposte, così come dell'eserciziodelle sue abilità. Niente personaggi, niente musiche, niente storia. Ilbambino e il tablet, semplicemente. Come se fosse un libro.
Per vedereil risultato di tutto questo, dovremo, e dovrete, aspettare finoa ottobre. Nel frattempo, ci interessa sapere che cosa pensate diquesto approccio progettuale e come pensate si possa applicarealla realizzazione di albi illustrati più convenzionali. Datempo siamo convinti che sia necessaria una riformulazione deirapporti che legano le diverse professionalità che collaboranoalla creazione dei libri per ragazzi. A noi pare che questopossa essere un buon inizio.