Di città in città, con postkarten-cartoline

[di GiuliaMirandola]

Nel 2012, Goethe Institut Romami incaricò di scrivere una serie di ritratti dedicati ad alcunefigure rappresentative dell'illustrazione italiana contemporanea (SimonaMulazzani, IelaMari, GuidoScarabottolo, PiaValentinis). Da quel tipo di ricerca, nacque a brevedistanza di tempo l'idea di Postkarten-Cartoline,un programma internazionale biennale di promozione delle culturetedesca e italiana, attraverso il linguaggio dell'illustrazione. Avremmoraccontato in immagini quattro città: Bolzano e Palermo, per l'Italia;Amburgo e Lipsia, per la Germania.

Ilprogetto è attualmente in corso e si è concretizzato, fino adesso,nell'ospitalità di due autori italiani e due autori tedeschi nelle cittàmenzionate. Dall'Italia sono partiti alla volta della Germania, AlessandroGottardo, in arte Shout, e MartaJorio. Dalla Germania sono giunti in Italia, Aljoscha Blau e Katja Spitzer.
Cosa hanno fatto, visto e immaginato, proverò a raccontarloaiutandomi con una scelta di foto scattate mentre li seguivo nei lorospostamenti, nel corso di incontri pubblici e conferenze accademiche,durante serate conviviali insieme ad altri artisti e curatori. Momentidi pura evasione in compagnia di paesaggi, condizioni atmosferiche,profumi irripetibili sono stati pure capitoli non secondari diquesta indagine sui luoghi, alla quale hanno preso parte attivamente HAWHamburg, HGBLepzig, Accademiadi Belle Arti di Palermo, LiberaUniversità di Bolzano.


Vito, nellastorica Vucciria, mostra orgoglioso il ritratto che Blau gli hadedicato.
Caffè e torta con Alessandro Gottardo eNina Wehrle. KatjaSpitzer, un momento prima di incontrare gli studentiuniversitari.


Lo scopo di queste residenze è la realizzazione di quattroleporelli, che saranno stampati nel 2015. Per ciascuno un panoramadifferente, una serie di vedute soggettive, un mazzetto dicartoline da viaggio, per leggere e scrivere città. Senza parole,a colori, esse racconteranno Palermo, Bolzano, Amburgo e Lipsia,sollecitando le medesime a ri-guardarsi.
AlessandroGottardo, nei giorni scorsi, mi ha riportata ad Amburgo con le suevisioni. Nella posta ho trovato ad attendermi alcune immaginimagnifiche, di cui autorizza gentilmente la pubblicazionequi, in anteprima.




Amburgo èuna città in rapida trasformazione, dove il futuro si manifestain forma di cantieri e architetture vicine all'acqua. Sul fiumeElba abbiamo navigato durante un pomeriggio uggioso in compagniadi NinaWehrle, per poi dedicarci a studiare cosa pensano itedeschi della cucina italiana.

Allapioggia siamo sfuggiti riparando in magnifici musei, tra cui laHamburgerKunsthalle, la Barlach Haus,il BuceriusKunst Forum, nelle sale della splendida Zentralbibliothek.

Ospitedella classe del professor Bernd Mölck Tassel, Gottardo ha avuto mododi parlare per due ore davanti a una platea numerosa e attentissima,alla presenza, tra gli altri, di un'autrice molto amata in Italia,AnkeFeuchtenberger. L'incontro di Gottardo inaugurava ilciclo Spezial Material, cui fa riferimento ilmanifesto che vedete, occasione per avvicinare il mondo studentescoa quello delle professioni. Alla fine dei lavori, niente buffet,ma vassoi di soffici Franzbrötchen,tipici di questa zona.





Nella città di Palermo, altre luci, colori, sapori. Perstrada, il teatro magico dei mercati a Ballarò e al Capopuò improvvisamente cambiare voce, intonare il canto deimaestri pupari incontrati nel laboratorio d'arte di MimmoCuticchio, oppure la lirica, sul palco delsontuoso Teatro Massimo.


Grazie alla collaborazione con GoetheInstitut Palermo e Maria Giaramidaro di Oliver AssociazioneCulturale, Aljoscha Blau ha avuto modo di incontrare glialunni di due scuole, di svolgere un workshop in Accademia, negli spazirestituiti alla città di Cantieri Culturali Alla Zisa e di incontraregli amici di Goethe Institut Palermo negli stessi giorni in cui eraospite dell'istituto un altro autore tedesco per ragazzi, lo scrittoreRüdigerBertram.

Un disegno di Blau dedicato aLuca.
Blau durante il suo incontro nella scuolaTrento Trieste. Due momenti del workshop ai CantieriLa Zisa.

Bolzanosaluta Katja Spitzer con l'esuberanza del professor Giorgio Camuffo edei suoi studenti, fortunati di poter studiare in una facoltà che offreloro ogni ben di dio, come rivela la visita che facciamo nei laboratori,insieme a un giovanissimo e gentilissimo docente, Johnatan Pierini.

L'ingresso della Libera Università diBolzano.
La moderna biblioteca che ospita l'incontrodi Spitzer. Un momento del workshop diKatja.

AccompagnoKatja Spitzer in alcuni luoghi chiave per capire la naturaatipica di questa città multilingue eppure divisa: l'exlager di Via Resia, la FondazioneAlexander Langer, il TeatroComunale, la Biblioteca Civica, il Monumentoalla Vittoria. Da sola, invece, può perdersitra portici, botteghe, chiese, musei, teatri, sale daconcerto. Riempie un quaderno di schizzi e appunti visivi,che mi concede di sbirciare.


Del suo passaggio in terra sudtirolese, saranno testimoniil panorama che si ammira dalla funivia di San Genesio, unmanifesto progettato dagli studenti e una serie di cartolinerealizzate durante il suo workshop.


Il primo ottobre, Marta Jorio ha raggiunto Lipsia, doveci siamo date appuntamento con Christina Hasenau di GoetheInstitut Rom, in occasione di un incontro organizzato pressoHGB,ospiti del professor Thomas Mueller. Marta e io, nei giornisuccessivi, abbiamo proseguito verso Berlino, compliceuna piccola mostra dedicata alla sua opera prima, Cicale,curata in collaborazione con Topipittori, la libreria italianaDanteConnection e Istituto Italiano diCultura, approfittando della vicinanza tra le due città.

La mostra e la presentazione di Cicale aDante Connection.


Nel quartiere di Kreuzberg, Marta ha incontrato per la primavolta il pubblico berlinese, mentre qualche ora prima ci trovavamo adascoltare il tedesco e l'italiano parlati nell'asilo italotedescoIl Girasole, nel quartiere di Schoeneberg,con le mani e il pensiero impegnati a costruire un memorybilingue, che Marta ha poi donato alla scuola.


Marta Jorio all'asilo italo tedesco IlGirasole.


Postkarten-Cartolineprosegue il suo programma serrato nel 2015.

In cantiere vi sono due mostre  nelle città diBolzano e Palermo, che stiamo progettando con la supervisionedi due realtà preziose, cui va un ringraziamento specialeper le intuizioni e l'accuratezza nel metodo di indagine: Studio Lupo&Burtscher,a Bolzano, e AutonomeForme, a Palermo.

Uncatalogo di documentazione, curato insieme a StudioLupo&Burtscher, coronerà a conclusione di progetto lavicenda avventurosa di questa storia che raggiunge fisicamentepunti lontani d'Europa e, a bordo di immagini vascello, tentadi metterli in comunicazione.