Esperienze / 6: Libri tattili e multisensoriali (seconda parte)

La prima parte del post di Barbara Mazzoleni,Libritattili e multisensoriali. Antefatto, la trovate qui.


[di BarbaraMazzoleni]

Il progetto

L'idea del libro per partecipare al concorso Tocca a te! mi è venuta grazie a mia figlia Viola,osservando i suoi lavoretti e le schede che realizza all'asilo. Aparte le considerazioni su schede e lavoretti (su cui si potrebbeaprire un'ampia discussione), mi sono domandata come un bimbo nonvedente potesse apprendere gli stessi concetti.
È statoallora che ho pensato di fare un libro molto semplice per bambini inetà prescolare sulle forme geometriche. Per renderlo più divertentee giocoso, ho inventato alcune frasi in rima (anche questa è unacosa che faccio spesso per divertirmi con Viola): la filastroccaè una composizione per tutti piacevole da leggere e ascoltareperché sfrutta la musicalità del linguaggio, dunque una forma dicomunicazione ideale per un bambino non vedente, particolarmenteattento e sensibile a quel che sente.

Il libro èarticolato in sei episodi, legati a sei diverse forme geometriche. Sirivolge ai bambini invitandoli a scoprire le forme con il tatto(in questo senso, scrivendo, sono stata attenta a utilizzare parolee verbi che esplicitamente esortassero a usare le dita).
Successivamente, una volta che il bambino ha riconosciuto la forma(realizzata in una cartone speciale, di 6 millimetri di spessore,applicato su una pagina di feltro colorato), il libro lo invitaad aprire la pagina di feltro per scoprire e toccare oggetti di usoquotidiano dotati della medesima forma.

Dunque questa semplicestruttura, a un primo percorso tattile di scoperta della forma, ne faseguire un secondo per ritrovare la stessa forma negli oggetti proposti,e, infine, un terzo, centrato sul riconoscimento dei materiali usatiper rappresentare gli oggetti.
Gli esperti della commissionegiudicatrice mi hanno spiegato, in seguito, che il mio libro e gli altriselezionati e premiati erano i più semplici a livello di illustrazione,proprio perché così deve essere: io stessa ho notato libri bellissimiche hanno partecipato al concorso (diverse persone hanno pubblicatoo condiviso i loro progetti su internet). Alcuni però sono belli perchi, oltre che toccare, può vedere, cioè usare sia il tatto sia lavista: libri che per me sono bellissimi, purtroppo per i non vedentifacenti parte della giuria, dotati solamente del tatto, sono risultatipoco fruibili o incomprensibili.

Ci tengo a fare questaprecisazione, perché quello che a noi normodotati può emozionare,interessare, divertire, a una persona non vedente o con gravi deficitvisivi può non dare nessuna soddisfazione di lettura. Ovviamente,è superfluo dire che, in generale, il libro o il gioco tattile èinvece un oggetto prezioso per tutti, in quanto stimola lo sviluppo o ilrecupero della multisensorialità spesso perduta precocemente. Insomma,davvero ho dovuto fare un grande lavoro su me stessa e per me stessa,per sperimentare una nuova forma di comunicazione, nella quale tutto ciòche è visuale non serve, e in cui bisogna arrivare all'essenza delle cosenel modo più chiaro e diretto possibile.

Ovviamente, nonpensavo lontanamente di vincere il concorso, dato il grande numero dilibri partecipanti (più di 200, fra l'altro molti dei quali realizzatida persone più preparate di me: educatori, esperti in materia,autori televisivi, professionisti nel campo dell'illustrazione perl'infanzia).
Quando mi ha telefonato la dottoressa JoséeLanners, presidente della giuria (perché naturalmente non ho pensatodi andare a Padova all'evento organizzato per la dichiarazione delvincitore), per comunicarmi che avevo vinto non uno ma due premi,non credevo alle mie orecchie.


Il mio libro, che si intitola Scopriamo le forme con ilditino?, ha vinto il primo premio migliorlibro assoluto, e il premio speciale migliorlibro didattico. È stato in seguito inviato a Praga,al concorso internazionale Typhlo & Tactus,tenutosi nel novembre 2011, a rappresentare l'Italia insieme adaltri quattro bellissimi libri che si sono classificati ai primiposti. Il referente italiano per questo concorso, Pietro Vecchiarelli,che ringrazio per la passione e la preparazione, mi ha detto che inostri libri hanno fatto bella figura.

Tra l'altroho scoperto che noi italiani abbiamo un knowhow eccellente nelsettore specifico, diversi nostri autori hanno vinto in passato ilTyphlo & Tactus. Uno su tutti, vorreicitare: Mauro L. Evangelista (illustratore,insegnante a artista prematuramente scomparso al qualeè stato dedicato proprio il concorso che ho vinto), che harealizzato un libro tattile che per me è un capolavoro di poesia, Cuore di Pietra. Sevolete comprendere a che livelli di profondità espressiva puòarrivare l'uso delle illustrazioni tattili e materiche, cercatequesto libro e osservatelo bene.

Dopo aver vinto ilconcorso, ho pensato che la cosa sarebbe finita lì: una grande esperienzache mi aveva permesso di imparare tante cose nuove. In realtà, dietrol'angolo si nascondeva la possibilità di condividere questo patrimoniodi conoscenze: per questo devo ringraziare in modo particolare Alessandra Mastrangelo (responsabiledella Biblioteca di Mozzo, Coordinatore del Sistema Bibliotecariodella Valle Seriana e membro del Comitato Esecutivo RegionaleLombardo dell'Associazione Italiana Biblioteche), che leggendo lamia storia su un periodico d'informazione locale, è riuscita arisalire al mio numero di telefono, mi ha contattata e mi ha chiestodi partecipare a un convegno svoltosi a Bergamo dal titolo Bambini, biblioteche e disabilitàvisive, all'interno delle iniziative diNati per leggere 2011.

In questa occasione,ho potuto raccontare brevemente la mia esperienza e soprattutto imparareancora una volta cose nuove e molto interessanti dalle relatriciintervenute (due delle quali tra l'altro avevano fatto parte dellagiuria del concorso Tocca a Te!). A partire daquesto momento, ho avviato una attività di divulgazione/educazionealla creatività e alla multisensorialità attraverso lasperimentazione e la manipolazione dei materiali, progettando econducendo laboratori per bambini.

Su questi temiho incontrato l'interesse di diverse biblioteche e librerie, nonchédi alcune istituzioni scolastiche della provincia di Bergamo in cuivivo. L'Unionedei Ciechi di Bergamo mi ha dato la propria disponibilitàa tradurre e stampare in Braille qualsiasi libro io desiderifare insieme alle scuole.

Recentemente hosteso un progetto, sempre su richiesta di Alessandra Mastrangelo,per la formazione di adulti (educatori, bibliotecari, genitorieccetera) sul tema dei libri tattili: una giornata di formazione conuna parte teorica e un laboratorio pratico per fornire linee guida achi volesse progettare e autoprodurre questa tipologia di libri. Hoanche progettato percorsi di costruzione di libri tattili per classi discuola primaria, studiati per rendere questa esperienza multidisciplinare,coinvolgendo le varie materie scolastiche.

Naturalmentedevo far quadrare questi nuovi impegni con il resto della miaattività professionale e con la famiglia, ma ci credo fortemente,e non per ragioni economiche: come molti di voi ben sanno,di laboratori non si vive. Inoltre il mio libro tattile non èstato pubblicato (visti gli altissimi costi di produzione checomporterebbe, considerato che la lavorazione sarebbe interamentemanuale-artigianale), e resta un pezzo unico (attualmente si trovaa Roma, nella sede della Federazione). Questo per dire che nonho nessun prodotto da promuovere.

Faccio i laboratoriperché ho scoperto la gioia di stare con i bambini e lavorare con loro mirigenera, mi arricchisce e alimenta, depura la mia creatività. Questaesperienza mi ha fatto scoprire che fili invisibili legano fra lorodiverse mie parti: esperienze personali e professionali, passioni einteressi che tutt'a un tratto, magicamente, sono andati a comporsiin un quadro unitario in cui ogni cosa ha trovato il suo posto,il suo senso e la sua funzione.

Con Giovanna, che mi ha chiesto diraccontare la mia esperienza e che ringrazio di cuore, siamo d'accordoche, se l'argomento risultasse essere interessante per i frequentatoridi questo blog, potrei fare un altro post con contenuti più operativi:spunti, idee, racconti di come imposto e conduco un laboratorio,aneddoti... Insomma, cose che potrebbero essere utili a tutti coloroche volessero cimentarsi in questo ambito.
Per adessoringrazio chi ha avuto la pazienza di leggermi fin qui.