La Grammatica delle nuvole

[di Marad'Arcangelo]

Alice, la grammaticadelle nuvole è uno spettacolo per tutti chedura giusto il tempo di un sogno a occhi aperti: i bambini ridonodei buffi personaggi in scena, i ragazzi rimangono affascinati dallafreschezza dei corpi danzanti e gli adulti riflettono sulle parole chesi rincorrono e trillano come sveglie impazzite.

Tema è il tempo, declinato nelle sue forme di vuoto, attesa,perdita, mancanza, ma raccontato lievemente, attraverso un’allegriamalinconica, quasi da teatro delle maschere.
Scambi infinitidi scarpe della misura sbagliata, tavoli spostati, tazzine da tè eteiere mai piene e mai vuote: la clownerie fa l’occhiolino al teatrodell’assurdo, in cui tutti attendono che accada qualcosa. Lampadeluminose come pendole appese scandiscono un tempo fantastico. Glistrampalati protagonisti sono sempre alle prese con qualche burla, dicui possono essere vittime o artefici. I ricordi di un tempo vissutocon Alice sono in caduta libera; e del suo fantasma ora rimanesolo una voce morbida e nascosta.


L’ora del tè si trasforma in cantilena crescente di imperativirivolti a una personcina ben educata, che presto degenerano insuoni metallici, accompagnati da movimenti franti; la macchinas’inceppa, l’ingranaggio si rompe.
Occorre un po’di poesia per ricominciare a vivere nel Paese delle Meraviglie.
I personaggi in scena evocano sensazioni inconsce, tracciandoe cancellando con movimenti leggeri il confine tra realtà e sogno,in una giostra surreale di evocazioni e memorie.
Finisce lospettacolo, ma si vorrebbe il biglietto per un’altra corsa su questagiostra di gesti buffi e passi lievi.


La grammatica delle nuvole è il sistema di regoleche disciplinano la capacità di sognare, si legge nellapresentazione dello spettacolo, ma forse è anche il rifugio di chi hapaura di smarrire lo stupore, tra un rito quotidiano e l’altro.
Un teatro di danza che invita a vedere ciò che in genere rimaneinosservato – almeno all’occhio adulto – e fa del paradossol’espediente per prendersi un po’ in giro. Perdere la meraviglia e poiritrovarla tra le foglie rosse di un dolce autunno perenne, a prescinderedai vuoti, dalle attese, dalle mancanze.


Lo spettacolo Alice, la grammatica dellenuvole è andato in scena dal 30 novembre al 1dicembre al Teatro PimOff di Milano.
Progetto, regia e coreografia di StefanoMazzotta, con Chiara Guglielmi, Chiara Michelini, StefanoRoveda. Voce off di Maria Cristina Valentini. Produzione diZerogrammi, incollaborazione con Teatrodi Bismantova, LuftCasa Creativa e con il sostegno di Regione Piemonte,MIBACT.