Un acrilico su tavola diCamilla Engman |
[di Chiara Torelli]
Sono trascorsi quasi due anni, da quando, grazie a unpost dei Topipittori sulla loro pagina Facebook e a un meravigliosoregalo di compleanno, ho avuto la possibilità di partecipare alworkshop cheCamilla Engman, tramite Ace Camps, organizza ogni anno nel suo studiodi Göteborg, in Svezia.
Ricordo che, a proposito di Camilla,i Topipittori avevano scritto, che, una volta scoperta, non ne avremmopiù potuto fare a meno.
Ed effettivamente è statoproprio così: ho iniziato a guardare i suoi lavori, che pubblicaregolarmente nel suo blog, a conoscere le sue illustrazioni e ilfascino del suo mondo è stato immediato e sempre più coinvolgente.
Il posterdisegnato da Camilla per il Film Festival di Goteborg del2009. |
Mipiaceva molto l’idea di unire l’idea di unire un viaggio all’esteroa un corso di illustrazione, perché avrei avuto la possibilità divisitare una città come Göteborg e i suoi dintorni, con occhi diversirispetto a quelli di un semplice turista.
Il corso inoltreè internazionale: ogni anno gli iscritti, massimo dieci, provengono datutto il mondo. La lingua franca è l’inglese, come del resto avvienequasi ovunque, nel mondo.
Così il 27 Maggio 2011 sono partitaper Göteborg, con il desiderio di raggiungere e di scoprire un mondomolto lontano dal mio, sia materialmente sia metaforicamente.
Un'illustrazionedi Camilla per l'albo Reisen (Magikon Forlag,2012). |
Göteborg mi ha letteralmente accolta: è una città ospitale. Mal'ospitalità ha trovato la sua massima espressione in Camilla, chesin dall’inizio del corso ha saputo trasmettermi la sua particolaresensibilità.
Primo Giorno
Fin dall'inizio, Camilla ha tenuto a precisare il significatodel nostro stare insieme: lo scopo del corso non era tanto creare uncerto numero di illustrazioni di qualità da riportarea casa per arricchire un portfolio; ma, al contrario, trovarequalcosa di nuovo nel proprio percorso creativo.
E perottenere questo risultato sarebbe stato necessario rinunciare a ognipreoccupazione estetica: solo sospendendo il giudizio sul risultato delproprio lavoro, il processo creativo poteva diventare più importantedell’illustrazione finita.
Camilla ha deciso di iniziarequesto percorso con il disegno dal vero, accompagnandoci a visitareil GiardinoBotanico di Göteborg.
Due immagini della nostra visita all'ortobotanico. |
Secondo Giorno
Raggiunto lostudio di Camilla, abbiamo iniziato la giornata guardando alcunisuoi quadri, numerose illustrazioni, in particolare quelle diTroppo tardi, il picture book,che aveva appena terminato di illustrare per i Topipittori con iltesto di Giovanna Zoboli [del quale abbiamo parlato qui, NdE].
Troppo tardi, in edizione italiana efrancese. |
Lalezione pratica è stata dedicata all’utilizzo dei colori acrilici,in particolare alla creazione di sfondi e diverse textures. Per questoCamilla ha messo a disposizione delle tavole di masonite, per farcisperimentare superfici diverse.
Stacchettopubblicitario: Topipittori ha appena pubblicato il nuovoalbo di Giovanna Zoboli e Camilla Engman, C'era una volta una storia, delquale abbiamo parlato qui.
Terzo Giorno
È stato il giornopiù impegnativo e, allo stesso tempo, il più interessante, perchéin questa giornata Camilla ci ha rivelato più approfonditamente il suoprocesso creativo.
L'obiettivo pratico era ottenere una nuovaimmagine partendo da una qualsiasi immagine fotografica (Camilla avevamesso a disposizione degli esempi). L’immagine fotografica dovevaessere manipolata, trasformata, semplicemente attraverso il disegnooppure con interventi più invasivi come il ritaglio, la selezione ola distorsione.
Detto così sembra semplice, ma l'ulteriorerichiesta era mettere questa immagine in relazione creativa con glisfondi creati il giorno precedente e gli schizzi fatti al GiardinoBotanico.
E questo è ilrisultato. |
Quarto Giorno
Dopo tre giorni dilavoro, mi sembrava ormai chiaro come anche il mio processo creativo, comequello di Camilla, si potesse nutrire di esplorazione (uno sguardo curiosoe un'interpretazione personale dell'ambiente), raccolta (oggetti, segnie forme significativi collezionati nel modo più vario: fotografando,tracciando schizzi, raccogliendoli materialmente) e disegno. L'esperimentodella coniugazione di questi tre aspetti, complementari e fondativi, nonpoteva trovare terreno più fertile di una gita fuori porta nella qualemettere in pratica quanto imparato fino a quel momento.
Siamopartiti quindi per Mastrand, una pittoresca cittadina dell’Arcipelagodella Svezia occidentale, a poco più di un’ora da Goteborg.
Un panorama diMastrand. |
QuintoGiorno
Dopo una rapida visita al museo Röhsska,il museo del Design e delle Arti Applicate di Göteborg,abbiamo proseguito il nostro lavoro con Camilla nel suo studio,arricchite dall'esperienza del giorno precedente e forti dei nuovimateriali raccolti. Questa è stata la giornata più silenziosadel corso.
Sesto Giorno
Il corso con Camillasi è ormai concluso e l’ultimo giorno è stato dedicato da alcunea una visita alla città (e a un po' di shopping) e da altre a unanuova gita nei dintorni.
La sera abbiamo festeggiatotutti insieme sulla terrazza dello studio di Camilla con un panoramadavvero unico: il porto di Göteborg.
Le prelibatezzesvedesi preparate da Camilla, che ha dimostrato di essere fantasticaanche come cuoca, hanno addolcito il saluto finale.
Poi è arrivata anchequalche lacrimuccia. |
L'appello dei Topipittori a scrivere questo post,provocato da un mio commento a un post di Anna Castagnoli su LFDL, è stato per me particolarmenteutile. Mi sono accorta, a due anni di distanza, di quanto quei pochigiorni a Göteborg, in compagnia di Camilla siano stati preziosi, e sisiano sedimentati fino a integrarsi completamente nei miei processicreativi, al di là dei suggerimenti tecnici o pratici dei quali hocomunque fatto tesoro. Forse per questo Camilla è una straordinariadocente: quello che ti insegna penetra così in profondità da fartipensare di averlo sempre saputo.