Nessuno lo sa (titolo inglese, NobodyKnows), è un film di Hirokazu Koreeda, pluripremiato registagiapponese fra i maggiori e i più brillanti dell'ultima generazione,erede del cinema di Kobayashi e Kurosawa.
Ispiratoa un fatto di cronaca realmente accaduto negli anni Ottanta, noto come"Il caso dei bambini abbandonati nel quartiere di Nishi Sugamo", il filmracconta la storia di quattro fratelli, nati da quattro padri diversi,abbandonati in un appartamento nel cuore di Tokyo, dalla madre partitaper andare a vivere con il nuovo compagno. Sconosciuti all'anagrafe,a cui nessuno, né la madre né i padri, del tutto disinteressatialla sorte dei ragazzi, li ha mai registrati; ignorati dalla scuolache non hanno mai frequentato; invisibili e inesistenti perfino nelcondominio dove vivono, dato che i proprietari, non amantidelle famiglie numerose, sono convinti di aver affittato la casa a unadonna con un solo bambino, i quattro ragazzini si adattano a viverein uno stato di reclusione e clandestinità eccetto il maggiore,che si occupa amorosamente degli altri, facendo affidamento solo suipochi soldi che ogni tanto la madre spedisce loro e che i padri,di tanto in tanto, riluttanti, concedono.
La storia èraccontata con straordinaria bravura, attraverso un attento e profondosguardo sull'infanzia e l'adolescenza, e sulla grazia, la serietà lamalinconia, la felicità, la sensibilità, l'intelligenza che connotano queste età. Uno sguardo in grado di trasformare questavicenda insensata, surreale, inconcepibile, in una fiaba contemporaneadi sconcertante e crudele bellezza, esattamente come lo sono le fiabedella tradizione. I bambini, smarriti in una città popolata da milionidi persone a loro cieche, pur avendoli quotidianamente sotto gli occhi,vivono isolati in un mondo parallelo in cui gli adulti sono presenzedeboli, confuse, minacciose, vaghe, reticenti, incapaci di gestiradicali di cura, di ascolto, di attenzione.
Insomma,Nessuno lo sa è un film bellissimo.