Parigi, o cara

Fonte: http://www.splinder.com/mediablog/Ladridiortiche/media/7403830

Chefreddo pazzesco faceva a Parigi in questigiorni!
Eravamo lì per il Salondu livre et de la presse jeunesse en Seine-Saint-Denische frequentiamo ogni anno, un po' per vedere cosa fanno glieditori francesi, sempre bravi e interessanti, e un po' pergli appuntamenti necessari alla compravendita di diritti.
Al Salone, che si è tenuto dal primo al 6 dicembre, abbiamodato un'occhiata solo il giorno d'apertura. Abbiamo visto alcune cosebelle, altre molto belle, come il libro che ha vinto il Prix Baobab: Larègle d'or du cache-cachedi Christophe Honoré: notevoli le illustrazioni,testo splendido. Oppure il bellissimo, e senza parole, Diapason,dell'esordiente Laëtitia Devernay, edito da La Joie deLire. Ci è piaciuta molto anche la nuova collezione Primo,proposta da Éditions MeMo.
L'elenco dei premiatidal Salon, lo leggete qui di seguito. Come al solito fravinti e vincitori, qualche polemica. Ma i premi, si sa, sonofatti per essere contestati.

Baobab de l'Album 2010: LaRègle d'or du cache-cache, testo diChristophe Honoré, illustrazioni di Gwen Le Gac, Actes Sudjunior, 2010

Prix du premier album: Monsieurcent têtes, di Ghislaine Herbéra -Éditions MeMo, 2010

Prix Coup de cœur: LePetit Gibert illustré, di Bruno Gibert - Albin MichelJeunesse, 2010

Prix de la presse des jeunes: Deshommes dans la guerre d'Algérie,testi di Isabelle Bournier, illustrazioni, Jacques Ferrandez,Casterman, 2010

Prix «Terre en vue»: Petiteset grandes histoires des animaux disparus,di Hélène Rajcak e Damien Laverdunt, Actes Sud Junior,2010

Prix «à l'Abord'art»: LaPetite Galerie de Andy Warhol, di Patricia Geis,Palette, 2010

La carrellata di immagini che viproponiamo mostrano alcuni stand immortalati dalla macchina fotograficache ci ha prestato la nostra preziosa amica libraia Diletta Colombo(la nostra macchina è stata sempre, sistematicamente dimenticata incamera).

Diletta Colombo,libraia
Giulia Mirandola, genioenciclopedico Les GrandesPersonnes  EditionsMeMo



Paola e Luca Notari delle EditionsNotari

Approfittandodell'occasione, abbiamo visitato anche mostre varie. Alcuneal museo QuaiBranly, posto strepitoso; altre al Beaubourg, come quelladedicata all'artista americana Nancy Spero.
Tutte le volte,ci stupiamo di come i bambini francesi, accompagnati da giovanissime,cortesissime ma ferme e autorevoli maestre, frequentino educatamente,silenziosamente, rispettosamente i musei.
Luoghi in cuitutti parlano a voce bassa, dicono “grazie” e “prego”, salutano,sorridono, si preoccupano di non essere un problema per il prossimoche accanto a loro è impegnato a guardare, riflettere, leggere.
Insomma, una dimensione, un mondo a cui ci stiamo lentamente,insesorabilmente disabituando...

L'internodell'atelier Brancusi al Centre Pompidou (dalsito)

Unamenzione speciale al meraviglioso Atelier Brancusi, che nonavevamo mai visto... Sì, è così: ce ne vergognamo. Fa parte delCentre Pompidou, ed è la ricostruzione dell'atelier del grandescultore rumeno Constantin Brancusi. Quattro stanze che si possonoosservare indefinitamente, la cui bellezza fa, alla lettera, venirei brividi.