Perrine & Lotte

Capita che un'autrice e un'illustratricelavorino insieme senza conoscersi. Che insieme facciano ben due librinell'arco di quattro anni senza sapere come sia fatta la persona con cuistanno collaborando. Capita: soprattutto se queste due persone abitanolontano, una a Bruxelles e una ad Amburgo. E magari lavorano per uneditore italiano, che poi siamo noi. E si aggiunge che quella che abitaa Bruxelles in realtà è francese, e quella che sta ad Amburgo è nata aStoccarda... Insomma, un pasticcio geografico vero. La cosa più curiosadi tutte è che poi il loro incontro avviene a Cagliari, che in effettinon sembra proprio il luogo più scontato dove incrociarsi: loro due e illoro editore.

Meritodel Festival Tuttestorie che quest'anno ha volutoospitare Perrine (Ledan) e Lotte (Braüning) e i loro due libri,per farli conoscere ai bambini attraverso un fitto calendario dilaboratori e letture. Trovo che questa idea di invitare autori stranieria incontrare i bambini italiani sia molto bella.

Un modo diretto e concreto diavvicinare persone con sguardi e voci e linguaggi diversi, percomunicare che le distanze sono superabili, quelle fisiche,quelle geografiche e quelle culturali.
Per quel che ci riguarda, siamo stati moltocontenti che l'attenzione si sia fissata su queste due autrici e sui lorolibri: Lisonha paura e Il viaggio di Adele. Siamocontenti perché nel nostro catalogo si tratta di due libri discreti,che magari si fanno notare meno di altri, forse più innovativi,sperimentali, d'impatto... Ma, come le cose che amano stare un po'nell'ombra, questi due libri hanno una loro particolare eleganza esono deliziosamente, spiritosamente intelligenti. Il segno di Lotte è sicuro e preciso,connotato da un uso sciolto della matita e da un gusto cromaticosopraffino. E da una decisa attitudine all'umorismo nel tratteggio deipersonaggi: bambini e animali. Caratteristiche che si sposano con quelledei testi di Perrine, che mi hanno conquistata per il ritmo scintillante,l'ironia, la padronanza del lessico e della frase, la finezza delletrovate narrative. Insomma, davvero Lotte e Perrine sembrano fattel'una per l'altra. Quello che le accomuna penso sia il loro amore peril disegno e la trama, che ha riferimenti classici, e si esprime inuna compiutezza di stile: la capacità di organizzare narrativamentee organicamente i dettagli e l'insieme. 

Credo sia questo che le ha fafunzionare così bene dal punto di vista creativo. Perciò, un grazie a Tuttestorie cheha saputo vedere e amare questi libri, e che con energia ha promossol'incontro di Lotte e Perrine che finora non avevano ancora avutomodo di conoscersi di persona, e sono state contentissime di farloin un'occasione unica come questa: cioè leggendo, parlando,disegnando, giocando insieme ai bambini di Cagliari.








Leimmagini sono state scattate durante uno dei laboratori tenuti da LotteBraüning e Perrine Ledan sul libro Lison ha paura,nel corso del festival Tuttestorie 2012 (cogliamo qui l'occasione perringraziare altre due colonne portanti dell'organizzazione del Festival,Vittoria Negro e Ines Richter).