Recentemente ho avuto occasione di esporre alcunilavori nello spazio Medionauta di Milano. Oltre che un luogo,Medionauta è un associazione gestita da quattro giovani donne, Ilaria,Maddalena, Camilla eFrancesca, molto motivate e desiderosedi creare uno spazio di qualità nel quartiere Isola dove è lasede della loro associazione.
Con grande entusiasmoqueste ragazze organizzano concerti, mostre, convegni, letture,performance, laboratori per ragazzi, mostrando grande aperturaverso proposte che qui si convogliano dal terreno fertiledel mondo creativo cittadino.
Davvero non socome altro meglio si potrebbero presentare il loro spazio e la loroattività, se non ricorrendo alle parole che si leggono sul lorosito:
Fare spazio
Medionautanon è un collettivo ma uno spazio comune,
non è una scatola maun contenitore,
non è curato, ma coordinato.
Medionauta nonè selettivo ma inclusivo.
Medionauta è una open callpermanente.
Medionauta è uno spazio comune che si proponedi trasformare gli stimoli in occasioni di incontro tra persone egenerazioni diverse che vivono la città e il quartiere.
Sehai eventi da proporre, progetti da sostenere, lectures da organizzare,scrivi a o passa di qui.
Farecose
Medionauta è un laboratorio permanente di produzionee di collaborazioni artistiche e multimediali tra i soci attividello spazio.
Se hai progetti da mostrare, incontri daorganizzare, scrivi o passa di qui.
Fare fare
Medionauta è un luogo di apprendimento peravvicinarsi alla produzione artistica e multimediale ed affinare leproprie capacità espressive attraverso corsi, laboratori e workshopvolti alla realizzazione di prodotti finiti, secondo la metodologiadel “learning by doing”.
L'idea, insomma,è quella di sviluppare uno spazio-contenitore con un open callpermanente così che chi ha un progetto può proporlo direttamentevia mail. In futuro l'associazione ha anche intenzione di creare unarea di coworking, o lavoro collettivo, aperto a giovani che lavoranonel mondo dell'arte e della creatività in generale.
Lefondatrici di Medionauta operano nel mondo dell’illustrazione,dell’arte e video arte. Quello che mi ha colpito è la competenzadelle loro scelte. Tutto il lavoro che fanno con la cooperativa èpuro volontariato. A un piccolo bar all’interno dello spazio ilcompito di far quadrare i conti... Credo che spazi come questi sianodei piccoli tesori da tenere cari.
Le immaginiche vedete, si riferiscono ai lavori che ho esposto qui(foto realizzate da Mario Tedeschi). Questi dipinti misono stati ispirati da un viaggio in Marocco: paesaggi, colori earchitetture del nord Africa sono diventati spunto ed entrati afar parte di una ricerca che conduco da alcuni anni nell’ambitodell’astrazione e della decorazione.
Per realizzarli houtilizzato la stessa mascherina di plastica che nelle regioni del nordAfrica è usata per comporre tatuaggi con l’henné. I materialiimpiegati sono carta da pacco, frammenti cartacei vari, fogli dipolietilene, inchiostri e ossidi, assemblati in collages di grandeformato. Il risultato rimanda a un universo artigianale che mi interessa emi affascina da sempre: tessuti, tappezzerie, antiche tecniche di stampa,motivi etnici e tradizionali o, ancora, texture naturali come legni,foglie, polveri, terre. Manufatti spesso dovuti a una cultura artigianalefemminile di grande raffinatezza, sebbene anonima e senza tempo. Coni titoli dei lavori ho voluto rendere omaggio a poetesse, scrittrici,musiciste e mistiche arabe di ogni tempo.