Scompigli e scompiripigli dal Giappone

Oggi vi presentiamo l'ultima novità di questoautunno 2013. La sua storia comincia con Paolo che un giorno mi chiamaa gran voce per mostrarmi un cartone animato.
Questo:


Protagonisti, alcuni personaggi dal nome strano: Kongaragacchi. Nomegiapponese, come giapponese la loro provenienza.
Non socosa ci conquistò esattamente, ma prepotentemente di loro.
Provo a elencare: la grafica, al limite della povertà che licontrassegnava; gli spazi quasi metafisici in cui si muovevano; il loroaspetto misterioso ed esotico, a metà fra l'eleganza dell'ideogrammae la spiccia funzionalità del gioco elettronico; le surreali vicendeche li vedevano protagonisti; la lingua aliena che parlavano; larapidità con cui ogni episodio si concludeva, lasciando lo spettatoresbigottito.

Le animazionierano molte, guardammo tutte quelle disponibili e alla fine concludemmoche erano irresistibili. Così, spinti dalla curiosità, ci mettemmoalla ricerca di notizie su queste enigmatiche creazioni. Scoprimmoche in Giappone, quella dei Kongaragacchi, era stata, ed è, una seriefortunatissima, realizzata da Studio Euphrates, composto da Masahiko Satoe dai suoi allievi, fra cui Tomoko Kaizuka, Mio Ueda e Masumi Uchino:serie fortunata che annovera cartoni animati, ma anche fumetti, pupazzi,gadget e libri.

Libri? Ci vennesubito la curiosità di vederli, e grazie alle gentilezza e alladisponibilità di Philip Giordano, dopo qualche tempo avevamo inmano due titoli.

Ci parvero bellissimi. Ilfascino dei personaggi sulla carta resisteva intatto. Inoltre, cipiacque molto che si trattasse di libri-gioco che coinvolgevano illettore nella costruzione di storie. Era divertente l'idea (e giuntaproprio dal Giappone, uno dei paesi più fanatici di tecnologia delmondo), di una interattività su carta, attraverso mezzi tradizionali:percorsi da seguire con le dita, strade da scegliere, domande a cuirispondere per fare procedere la storia.

Perfarla breve, la curiosità si spinse poi a contattare la casa editriceche aveva pubblicato quei libri per chiedere informazioni sullapossibilità di realizzarli in Italia.



E questa è la storia del perchéoggi questi libri sono sui banchi delle librerie italiane.
Giulia Mirandola per la prossima edizione del Catalogone7, ha dedicato a questo libro, che in italiano si intitolaScompiripiglio!(da una geniale intuizione della giovanissima traduttriceche ha curato il volume, Julie Pisu) una bella scheda di cuivi riportiamo qualche brano:


SCOMPIGLI E ALGORITMI DAL GIAPPONE

[di GiuliaMirandola]

Scompiripiglio! è una raccolta di trestorie: Talfino e Polnacchia; Talfino e lascompiripappa; Talfino, che pasticcio!. GliScompiripigli sono numerosi. Si chiamano Talfino, Polnacchia,Scoiattosauro, Corniglio, Formiguro, Talipo...: «sono animali natida strani scompigli.» Talfino, per esempio, è «lo scompiripigliodi una talpa e di un delfino.» Polnacchia, quello di un polipo edi una cornacchia. I bambini praticano spontaneamente questo generedi giochi, non appena acquisita una certa padronanza della linguaparlata e scritta. La scoperta di questi nuovi amici immaginari,potrebbe dare luogo a un gioco basato sulle parole compostee dedicato all'invenzione di nuovi Scompiripigli concepitidall'unione di due specie. [...]


Scompiripiglio! si basa su storie dilunghezza regolare costruite secondo il medesimo metodo compositivo:tra un punto di partenza e un punto di arrivo, c'è un rettilineoda percorrere, interrotto a un certo punto da una biforcazione oda curve. Cartelli e frecce, indicano ai lettori di scegliere unapista e di proseguirla anche nel passaggio da una pagina a quellasuccessiva, oppure precedente, come accade in Talfino, chepasticcio! dove il protagonista è immerso in un groviglio divie, binari, scale, tunnel da superare.

Seguire Talfino,significa non perdersi nei ripetuti cambi di pagina, non solo didirezione. Talfino, infatti, avanza se i lettori non ne perdono letracce e ne assecondano, coerentemente, i cambi di rotta. D'altraparte, il lettore ha ampio margine di azione, perché è lui stesso adecidere dove accompagnare Talfino e a quale velocità di andatura. Ilrispecchiamento tra trama e grado di attività dei lettori, è unaqualità specifica del libro di Studio Euphrates, studiato secondola tipologia del libro-game: a una strada diversa equivale una storiadiversa; a un lettore diverso, equivalgono strade diverse; a lettoridiversi, equivalgono storie diverse. [...]

Ladifficoltà di prendere decisioni, in Scompiripiglio!,è proporzionata alla disponibilità ad assumersi la responsabilitàdelle proprie iniziative ed è tenuta in considerazione, anche quandosi tratta di decidere tra un piatto di wurstel, formaggio fuso,hamburger e riso e uno di fagiolini, uova, cotoletta e riso. In lineagenerale, decidere che fare, per Talfino non è semplice. A tale scopo,la posizione delle storie è stata accordata a diversi livelli dicapacità. La prima storia, di livello semplice. La seconda, di livellointermedio. La terza, di livello difficile. Questa impostazione gradualeinvita i bambini  ad affrontare gli ostacoli, da quelli minoria quelli maggiori, sapendo che da ogni inciampo possiamo riprendercigradualmente, in numerosi modi. Esperti non nasciamo, è il messaggio diScompiripiglio!. L'esposizione progressiva di problemi,educa alla risoluzione progressiva degli stessi. Il piacere di misurarsicon prove sempre più complesse esiste nei bambini e nelle personeadulte se nel corso delle rispettive esistenze si presentano occasioniper sviluppare questo atteggiamento.