Surreale, ma bello...

Spiazzante,estroversa, imprevedibile.
Mi vengonoin mente questi tre aggettivi pensando a Guia Risari, scrittriceper ragazzi e non.
Quando ci inviò il testo della Codacanterina, ormai qualche anno fa, lacontattammo subito, tanto quella fiaba, che nei modi e nei ritmievocava la lezione della fiaba popolare e quelle, discendenti,di Calvino e Rodari, ci piacque e ci colpì.
Cipiacque la scrittura, prima ancora della storia: perché, a mioparere, lo posso dire senza ombra di dubbio, è la scritturache più di tutto latita, quando si parla di libri illustratiper bambini e ragazzi.

È più facile trovarenuovi talenti fra gli illustratori e i grafici che fra gli aspirantiautori. Perché quelli dotati di talento, idee, cultura e un concettoe una pratica rigorosi della parola, sono rari. E saper raccontare, nonc'è dubbio, significa saper usare bene le parole, averne una conoscenza,una coscienza profonda. Per questo la scrittura è una scienza esatta,anche se può non sembrare.

Anche, e soprattutto,quando si sposa con l'immaginazione e la fantasia più sfrenate. Con ladimensione surreale. Mi viene in mente quella memorabile battuta delfilm Notting Hill, quando la diva internazionale,Julia Roberts, incontra per la prima volta l'impacciato libraio,Hugh Grant, e alla fine dell'incontro lui commenta: “È statobello... surreale, ma bello...” Per raccontare bene quel che va oltrela realtà, ci vuole un'arte provetta.

Lascrittura della Coda canterina,cantava insieme alla coda che era protagonista delracconto, e la sua musica ci conquistò. Trovammo in VioletaLopiz, brillante figura dell'illustrazione spagnola,un'interprete ideale per questa vicenda surreale e provocatoria, perniente semplice dal punto di vista visivo.

Primo fra tutti,il problema della rappresentazione della coda (spuntata una mattinaal bambino protagonista), pose a Violeta (oltre che hai genitori delbambino) una quantità enorme di problemi.

Tutti superati congrande finezza: per farvi capire quanta, guardate le immagini cheaccompagnano l'articolo, che indicano il percorso compiuto da Violetaper arrivare a una delle tavole più belle del libro, quella che,senza parole, esprime la stupefazione dei genitori rimasti, appunto,senza parole davanti alla rivelazione della coda del figlio. Il libro,condotto su tre colori, rosso, nero e bianco, è una festa per gliocchi, e oggi noi siamo molto contenti di avere in catalogo i nomidi queste due bravissime ragazze.

Stiamo parlando di GuiaRisari perché domani, 12 marzo, nell'ambito del FestivalMinimondi, Guia sarà impegnata in ben tre attività. Dallahomepage del festival potete scaricare il programma,con anche tutte le informazioni sugli appuntamenti di Guia. Quiinvece potete leggere il dettagliato articolo sul festival postatoieri dal blog La scatola del tè.
Studiosa e appassionata di letteratura per ragazzi,oltre che presentare la Coda, ei due bei libri che ha editato la francese MeMo, Laterre respire (ill. Alessandro Sanna) e Lechat-âme (ill. di Ghislaine Hérbera),Guia terrà anche un incontro su surrealismo e letteraturaper ragazzi, un tema a lei caro, in questa occasioneincentrato in particolare sul lavoro del grande autore americano RemyCharlip, a cui quest'anno Minimondidedica, come evento centrale, una grandemostra.
Tutte le immagini che accompagnerannogli eventi di Minimondi 2011, sono di Charlip, tratte dall'albo Fortunatamente,da poco edito da Orecchio Acerbo, che di Charlip ha pubblicato anche Niente.