Tapirulan come tapiro

Premio dellaCritica 2011. João Vaz deCarvalho

Nel2009, un giorno, sono stata contattata da Fabio Toninelli dell'AssociazioneCulturale Tapirulan, di Cremona. Motivo: ero disponibilea far parte della giura del concorso di illustrazione per il calendario2010? Accettai: il presidente della giuria era SergioToppi, figuriamoci se io potevo dire di no. È statala prima volta che sono stata nella giuria di un concorso, e sonostata contenta di esserlo, perché l'esperienza indubbiamente èinteressante. Pensavo di essere rigorosa, nei miei criteri divalutazione, ma dopo aver ascoltato Toppi parlare di disegno eillustrazione ho avuto l'impressione di essere una dilettante. Unavera lezione, illuminante. Una delle caratteristiche del concorsodi illustrazione organizzato da Tapirulan, èche i presidenti della giuria sono davvero personalità dispicco in questo ambito professionale: oltre a Toppi, TonyWolf, MiloManara, Silver,GuidoScarabottolo e, quest'anno, RobertoInnocenti.
Altra caratteristica del concorso, il grannumero di illustratori selezionati: 40, i quali successivamente vengonoesposti in una mostra.
Quando feci parte della giuria,criticai un po' questa scelta. Mi pareva che fossero davvero troppi,rispetto alla qualità dei materiali pervenuti. Fabio però mi diedespiegazioni interessanti in proposito. Spiegazioni che trovate, insiemead altre riflessioni, in questa intervista a cui Fabio gentilmenteha accettato di rispondere.

Ilconcorso di illustrazione per il calendario che da sette anniorganizzate, nasce all'interno dell'attività culturale della vostraassociazione, Tapirulan, che spazia dalla fotografia,alla poesia,all'arte, il utto accompagnato da un vivace lavoroeditoriale. Mi spieghi in breve quando questa ènata, che tipo di persone ne fanno parte?

Premio Popolare2011. Elena Di Palma.

Tapirulannasce soprattutto per amicizia. Durante gli ultimi anni del liceo,dal 1994, io e miei compagni  avevamo iniziato a pubblicare ungiornalino umoristico (“Tapirulan”, per l'appunto) perché avevamotutti delle velleità artistiche e poi ci piaceva divertirci andandoin giro per le classi con la scusa di vendere il nostro giornale.Un'occasione unica per perdere tempo, insomma, sognando di diventarescrittori. Finito il liceo, le strade di tutti si stavano pian pianoseparando. Università diverse in diverse città, poi il lavoro, ecc. Lesolite cose. Questioni fisiologiche, si suol dire. Non riuscendo adaccettare che quel gruppo di amici si perdesse, qualche anno dopo, nel2003, pensai di fondare un'associazione richiamando tutto il vecchiogruppo. E mantenendo il nome, che deriva dal tapiro, un animale che cipiaceva molto e forse ci assomiglia. Poi l'associazione si è evoluta,alcuni si sono persi comunque e altri si sono uniti. Il collante peròrimane sempre l'amicizia e la passione per qualche forma artistica:alcuni per la poesia, altri per l'illustrazione, altri ancora per lafotografia e così via.

Che obiettivipersegue Tapirulan e che tipo di valore e diinfluenza ha nella vita della città?


Secondo premio. 2011. SaraDonati.

Da un latoci sono obiettivi generali di promozione dei talenti emergenti,a livello nazionale e anche – almeno questa è l’ambizione -internazionale. Dall'altro ci sono obiettivi di ambito locale. La nostrasede è a Cremona, una città molto bella che può vantare un passato diricchissimo interesse culturale. Ma al giorno d'oggi viene generalmenteconsiderata una città poco vivace, una città di provincia, una sortadi satellite di Milano. Nel nostro piccolo cerchiamo di sfatare questaconsiderazione e di dare il nostro contributo per vivacizzarla. Peresempio adesso stiamo facendo una guida illustrata della città cheuscirà il 30 giugno. Ci sarà anche la mostra delle illustrazionipubblicate e una biciclettata per scoprire la città da un punto di vistadiverso… Da circa un anno e mezzo abbiamo anche aperto una sede apertaal pubblico dove mettiamo in consultazione i libri di illustrazione,di poesia e di racconti. C'è inoltre un piccolo spazio per le mostree regolarmente organizziamo presentazioni di libri. Per adesso nonabbiamo certo rivoluzionato gli assetti della città, ma a Cremonauna realtà come la nostra è sicuramente atipica.

Nel tempo, il vostro concorso di illustrazione è cresciuto,si è articolato, è maturato. Oggi sicuramente fra gli illustratori, inItalia è uno fra i più conosciuti. Che tipo di sforzo vi è costato,in termini di tempo ed energie questo salto di qualità? E che cosa,a tuo avviso, è determinante nel costruire un'immagine affidabilee seria, in un evento di questo genere, per chi vi partecipa,illustratori ma anche visitatori della mostra?

Terzo premio2011. Francesco Zito

Iltempo e le energie da dedicare all'associazione sono tantissimi.Anche perché il concorso di illustrazione, sebbene sia la nostrainiziativa più importante, non è l'unica. Siamo tutti volontari per ora,abbiamo tutti un altro lavoro che ci occupa gran parte della giornata.Soprattutto con l'avvicinarsi della mostra, le giornate diventanolunghissime perché ci sono decine di cose a cui pensare, il calendarioe i cataloghi da preparare, l'allestimento della mostra... Inizial'ansia e la paura di deludere le persone che verranno all'inaugurazione.Onestamente non so dire cosa sia determinante per costruirsi un'immaginecredibile, e tra l'altro non so nemmeno se ce la siamo già costruitaquesta immagine credibile. Se ti facessi vedere qualche foto dibackstage potremmo azzerare immediatamente la nostrareputazione... E poi c'è sempre qualcuno che ci accusa di far vinceregli amici e i parenti, segno che per alcuni non siamo credibili e abbiamouna parentela assai ampia e articolata. Però, penso che in qualche modotraspaia che facciamo le cose con passione. O no?

Organizzare un concorso di questo genere significa avereun'idea abbastanza precisa di cosa sia l'illustrazione. Cosa vi interessaoffrire al pubblico, in una mostra come questa: la varietà, le tendenze,le potenzialità, la scoperta di talenti?


Premio della Critica 2010. DanielaVolpari.

Il mondodell'illustrazione è amplissimo, ci sono innumerevoli approcci diversi,stili, tecniche, finalità. Eppure spesso l'illustrazione viene relegataal solo ambito dell'infanzia. Quindi uno degli aspetti che ci interessadi più è sicuramente quello della varietà. Anche per questa ragioneogni anno cambiamo il presidente di giuria, perché ci aspettiamo cheogni anno vi sia una visione diversa. Attraverso la varietà si scopronoanche le potenzialità dell’illustrazione. Le tendenze non credo ciinfluenzino. La scoperta di talenti non è uno dei nostri fini, ma seuno degli illustratori del calendario dovesse mai avere un successoplanetario, credo che cercherei in tutti i modi di attribuire il meritoal nostro concorso e me ne vanterei moltissimo…

Cosa vi piacerebbe che le persone cogliessero del lavoroche fate? A chi vi rivolgete, in particolare, e che tipo di esperienzavi proponete di promuovere nei vostri interlocutori?

Ci rivolgiamo a tutti quelli che amano l'arte, laletteratura, la musica, il cinema, ma che non vogliono prendersi tropposul serio. Le persone a cui piace confrontarsi, stare in compagnia,parlare di sé, ma anche ascoltare cos'hanno da dire gli altri. Delnostro lavoro vorrei che venisse percepita, come dicevo prima, lapassione con cui viene fatto e spero anche la professionalità.

Cosa pensi che possa offrire il vostroconcorso, invece, a un illustratore?


Premio Popolare 2010. Sara Gavioli.

Un'opportunità permettersi in mostra, ma anche per divertirsi. Tutte le opere partecipantivengono messe online, sono visibili a tutti e possonoessere commentate. Anche se molti fraintendono il significato di questosistema e lo utilizzano in gran parte per ricevere i complimenti degliamici e dei parenti, noi continuiamo a pensare che può essere unagrande opportunità di confronto. Ci piacerebbe che gli illustratoriesprimessero le loro opinioni sui lavori degli altri, che fossero iprimi “critici” di se stessi e degli altri. Insomma che andasserooltre alla mera competizione. Poi pensiamo di garantire una giuriacompetente. Quest’anno, per esempio, ci saranno Roberto Innocenti comepresidente di giuria, Walter Fochesato (rivista “Andersen”), ElenaPrette (Associazione Illustratori), Monica Monachesi (direttrice artisticadella mostra di Sarmede), Lola Barcelo (edizioni Kalandraka), ValentinaMauri (Centro Fumetto “Andrea Pazienza”) e Daniela Volpari (vincitricedell’edizione 2010). Per quanto riguarda chi viene selezionato,inoltre, c'è il calendario e il catalogo, la mostra di due mesi, ilprimo premio di 1000 euro. E poi c'è l'occasione di venire a Cremona eincontrare persone che hanno i tuoi stessi interessi, con cui passareil tempo. Noi definiamo l'inaugurazione della mostra una “festa”,perché cerchiamo di sbarazzarci degli aspetti cerimoniosi e di creareun clima di amicizia con gli illustratori che vengono.

Osservando i calendari fino a oggi pubblicati, l'impressioneè che per voi l'illustrazione abbia molte anime. E che quel che vi staa cuore è metterne in luce la molteplicità. Insomma, la sensazione èche abbiate un'idea molto democratica del lavoro creativo. A questo sipuò collegare la scelta di allargare a 40 gli illustratori esposti nellavostra mostra?

Secondo premio2010. Marika Marini.

Sì,esatto. Il nostro è un approccio diverso da quello di una casa editriceche, di norma, persegue giustamente un progetto culturale, attraversouna precisa direzione artistica, che ne garantisce la riconoscibilità edeventualmente la qualità. Nel caso del nostro concorso cerchiamo, invece,di essere aperti a tutti i generi: il giudizio del presidente di giuriaha sempre un peso preponderante, ma anche i gusti degli altri giurati,ovviamente, trovano spazio. Questo contribuisce certamente a rendereil risultato eterogeneo. Poi lo scorso anno ci sono stati 540 iscritti(200 in più rispetto all'edizione precedente), allora abbiamo pensatodi allargare il numero dei selezionati e di pubblicare anche un catalogo,oltre al consueto calendario. Per noi è stato un passo importante.

In che modo vi piacerebbe sviluppare, in futuro,il vostro lavoro sull'illustrazione? Avete progetti, idee, in questosenso?

Terzo premio 2010. FelicitaSala.

Progettine abbiamo, certo! Poi vorrei dire che il concorsonon è l'unica iniziativa che facciamo rivolta agliillustratori. Un'altra a cui tengo molto è quella dei raccontiillustrati. Ovvero: facciamo un concorso di racconti eogni autore selezionato ha la possibilità di scegliere nella nostragallery online l'illustratore da cui vorrebbe cheil proprio racconto fosse interpretato. Noi li mettiamo in contatto e– se l'illustratore accetta – nasce la collaborazione. I raccontiillustrati vengono poi pubblicati in un libro. Ci sono anche i progettipiù ambiziosi, quello di ampliare le iniziative legate al concorso,dunque non solo la mostra ma anche incontri e laboratori. E poi cisono altri progetti ancora più ambiziosi, ma è meglio che non volitroppo con la fantasia…

 Alcunigiorni fa, Le figure dei libri ha dedicato unpost da non perdere al catalogoedito nel 2010 da Tapirulan in occasione della mostra di GuidoScarabottolo.