Un giorno, per caso, sono venuta a conoscenza dell’Orchestra Multietnica Golfo Mistico, composta da ragazzi di tutte le provenienze geografiche. L’ho conosciuta attraverso un invito ad assistere a un concerto organizzato per la raccolta di fondi a favore del progetto, dato che nell’ultimo periodo questo ha incontrato difficoltà economiche, e fatica a trovare adeguati supporti istituzionali che le permettano di continuare a svolgere le sue funzioni. Purtroppo non sono potuta andare al concerto (ma ho acquistato il biglietto ugualmente, avendo in cambio un bel cd dell’Orchestra). Ho pensato che iniziative come questa meritino di essere più conosciute di quanto siano, anche per sottolineare quante persone lavorino nella scuola svolgendo un lavoro di grandissima qualità e compiti educativi e di integrazione e rigenerazione sociale fondamentali. Simone Del Baglivo e Nicoletta Caselli, fondatori e conduttori dell’orchestra, hanno accolto la mia proposta di scrivere un post. Li ringrazio per la disponibilità.
[di Simone Del Baglivo* e Nicoletta Caselli*]
L’Orchestra Multietnica Golfo Mistico è nata nel 2011, a Milano, in una scuola media, la Quintino di Vona che sta in una zona, quella di piazzale Loreto, che si è trasformata molto negli ultimi decenni. Qui, insieme agli italiani, sono venuti ad abitare albanesi, rumeni, cinesi, filippini, arabi, sudamericani, africani e così via. Per questo la scuola è frequentata da ragazzi che hanno origini etniche molto diverse fra loro. Il più delle volte i ragazzi stranieri che arrivano a scuola sono di seconda generazione, ma capita anche spesso che siano giunti da poco in Italia e la nostra scuola in questo caso promuove interventi con l’obiettivo di far loro superare velocemente anche lo scoglio linguistico. Com’è inevitabile, l’incontro fra abitudini, religioni e culture diverse crea diverse problematiche nell’interazione fra i ragazzi. Queste situazioni nel tempo hanno spinto noi insegnanti ed educatori a ricercare sempre nuove e più efficaci modalità di intervento.
L’idea di un’orchestra multietnica è nata, in questo contesto, dalla convinzione che il potere espressivo e comunicativo della musica, il suo essere linguaggio universale la renda particolarmente adatta per forza e immediatezza, a essere utilizzata come strumento di comunicazione e canale per imparare a essere consapevoli di sé e a percepire gli altri.
L'orchestra multietnica Golfo Mistico ha potuto essere realizzata grazie all’indispensabile appoggio del Dirigente scolastico e della Commissione Educazione e Istruzione Pubblica di zona 3, che ha creduto nel valore educativo del progetto. In questo modo il nostro "sogno" di integrazione tramite la musica ha potuto prendere forma.
Nel corso dei suoi primi anni sei anni di vita, sono entrati a far parte del progetto Golfo Mistico ragazzi stranieri e non (taluni con difficoltà di inserimento scolastico), ragazzi con buone attitudini musicali che però non trovavano abbastanza spazio nel normale contesto scolastico e ragazzi con problemi di condotta e poco motivati nelle materie di studio (spesso indice di scarsa considerazione di sé e assenza di autostima). Utilizzando un linguaggio comprensibile a tutti, in poco tempo è stato possibile sviluppare relazioni musico-affettive determinanti per ognuno.
Attualmente l’orchestra conta 20/25 elementi. Gli strumenti usati sono in prevalenza quelli che i ragazzi possiedono e utilizzano già. Oggi l'orchestra è formata da chitarre, flauti dolci, violini, basso elettrico, tastiere, sax, fisarmonica, strumenti a percussione a suono determinato e indeterminato. Il repertorio, composto da brani originali e non, ha carattere etnico, rap e pop. Inoltre, fanno parte delle performance dell'orchestra improvvisazioni ritmiche (guidate) di vario tipo.
Gli incontri e le prove dell’orchestra sono settimanali, e sono da noi tenuti (Nicoletta Caselli, insegnante di educazione musicale della scuola, e Simone Del Baglivo, musicoterapista) nell'auditorium della Quintino di Vona. Dall’anno scolastico 2012-13 spesso siamo supportati da due persone competenti in ambito musicale che sono rimaste conquistate dal progetto.
Scopo del nostro progetto è creare un gruppo culturalmente variegato, coinvolgendo innanzitutto ragazzi di origine straniera e in primo luogo coloro che hanno ancora difficoltà nella lingua, con i conseguenti problemi nell’esprimere la propria personalità. L’Orchestra però è aperta a tutti i ragazzi, italiani e non, e mette insieme ragazzi che vengono via via individuati dagli insegnanti di educazione musicale della scuola come soggetti particolarmente idonei a realizzarsi in un ambito musicale, meno costretto dalle due sole ore settimanali di musica.
Inoltre è favorita la partecipazione di ragazzi che, in generale, hanno buone potenzialità creative, ma, per problemi caratteriali o altro, fanno fatica a emergere in ambito scolastico. In ogni caso, per partecipare all’orchestra, non è richiesta alcuna preparazione musicale specifica. La partecipazione è completamente gratuita. Nel corso dell’anno, il monitoraggio continuo dei ragazzi da parte dei colleghi nelle ore curricolari permette di aggiornare la compagine orchestrale, con nuovi inserimenti ritenuti importanti per i ragazzi.
Fra i principali compiti del nostro lavoro con l’Orchestra quello fondamentale è migliorare attraverso la musica la qualità di vita dei ragazzi e le relazioni tra loro, favorite dalla condivisione di un progetto a lungo termine. Con grande soddisfazione, da che l’Orchestra è attiva, siamo stati testimoni della nascita di nuove amicizie e di processi molto positivi di integrazione. I ragazzi ancora poco disinvolti con la lingua italiana qui trovano un’occasione unica per velocizzare l’apprendimento, in un contesto molto favorevole.
Il risultato più grande che tocchiamo con mano, è far sentire i partecipanti all’orchestra come parte di una realtà che è stata costruita insieme e che ha dato vita a un modo autentico di fare musica. Un altro obiettivo importante del progetto è far collaborare fra loro ragazzi che in altre situazioni non si troverebbero mai sulla stessa lunghezza d’onda. Questa esperienza dà a ciascuno di loro la possibilità di aprire i propri orizzonti musicali e sociali. Ai partecipanti viene chiesta una frequenza costante per rispetto nei confronti dei compagni e perché non si creino disagi all’interno del gruppo-lavoro.
Nel 2015, con il progetto Avanti il Prossimo abbiamo vinto il bando comunale Scuole Aperte. Questo progetto biennale ci ha permesso di ampliare il bacino di utenza tramite diversi corsi rivolti ad altri ragazzi adolescenti presenti sul territorio, in particolar quelli segnalati da colleghi insegnanti di altre scuole, e bisognosi di attività di recupero e sviluppo sociale.
Questi i corsi così che si sono svolti nei due anni di attività (li riportiamo per segnalare che si è trattato di un’attività a largo raggio che ha richiesto un impegno cospicuo da parte di tutti): Golfo Mistico (25 partecipanti; condotto da Simone Del Baglivo e Nicoletta Caselli; frequenza: una volta alla settimana; sede: auditorium della scuola, talvolta all’aperto, anche in altri giorni della settimana, per le riprese del videoclip, in sinergia con il Corso Video); Potenziamento Golfo Mistico (15 partecipanti; condotto da Simone Del Baglivo, talvolta con la presenza di Nicoletta Caselli e di alcuni dei ragazzi più grandi dell’Orchestra Golfo Mistico, in funzione di tutor; frequenza: una volta a settimana, sede: aula); Strumenti etnici a corda e a percussione (8 partecipanti; condotto da Roberto Zanisi; frequenza: una volta a settimana, sede: aula); Clarinetto e sassofono (6 partecipanti condotto da Pino Cannici;); Benessere musicale (10 partecipanti; condotto da Simone Del Baglivo; frequenza: una volta a settimana, sede: aula); Linguaggio video (10 partecipanti; condotto da Barbara Ferrari e Thomas Perez; frequenza: una volta a settimana, sede: aula e talvolta all’aperto, anche in altri giorni della settimana, per le riprese del videoclip, in sinergia con il Golfo Mistico).
Qui sopra potete vedere il videoclip della canzone Avanti il Prossimo, risultato finale della collaborazione fra i ragazzi del laboratorio di linguaggio video e i ragazzi dell’orchestra Golfo Mistico e qui sotto un filmato di un backstage.
L’Orchestra Golfo Mistico è stata protagonista di decine di concerti, esibizioni e lezioni pubbliche che si sono tenuti in importanti sedi istituzionali, auditorium, trasmissioni radiofoniche, scuole, università, musei, teatri, rassegne, festival e feste; fra queste Potete seguire le attività dell’Orchestra Golfo Mistico qui.
Alla nostra domanda che cosa rappresenti per loro l’Orchestra Multietnica Golfo Mistico, Simone e Nicoletta ci hanno risposto così:
Simone Del Baglivo: «Durante gli anni di lavoro trascorsi a contatto con ragazzi delle scuole medie, ho osservato come la musica può essere un mezzo di comunicazione importante per molti di loro, soprattutto per quelli che hanno difficoltà a esprimersi verbalmente. Purtroppo la scuola raramente ha le risorse adeguate per consentire a questi ultimi di realizzare quel percorso individualizzato, che solo potrebbe farli crescere in armonia con se stessi. Tali ragazzi vengono bombardati da una enorme quantità di stimoli esterni ai quali non sempre riescono a rispondere in maniera adeguata e da questo nasce molto spesso un inguaribile senso di frustrazione. Per uscire da una simile situazione di stallo, occorrerebbe dare loro una possibilità di “riscatto” attraverso attività alternative, che consentano di raggiungere delle gratificazioni immediate.
La mia idea di orchestra nasce soprattutto dalla convinzione che i preadolescenti in genere, e in particolare i ragazzi stranieri, possano e debbano realizzarsi attraverso la musica anche al di fuori delle aule scolastiche, in un ambiente più consono alla esplicitazione delle risorse personali e creative di ciascuno. Una simile attività orchestrale pone fra gli obiettivi prioritari anche quello di conservare e valorizzare le matrici culturali di ogni “giovane musicista”, e può creare le condizioni perché si realizzi quella che, a nostro parere, è una delle vocazioni fondamentali della musica: essere attività di recupero e di sviluppo sociale
Nicoletta Caselli: «L’Orchestra è un sogno che avevo da un po’ nel cassetto. La costituzione di orchestre che traggono origine e linfa vitale da un particolare ambito sociale o territoriale ha esempi illustri, ai quali sarebbe bellissimo anche solo andare ad assomigliare in minima parte: dalle grandiose esperienze realizzate in Venezuela dai Maestri Antonio Abreu e Claudio Abbado con ragazzi e ragazze nati e cresciuti nella povertà dei barrios, alle realtà a noi più vicine delle orchestre di "immigrati" come quella nata a Roma (l' Orchestra di Piazza Vittoria) e più di recente anche a Milano (l' Orchestra di Via Padova).
Meravigliose situazioni nelle quali i protagonisti hanno trovato, attraverso la musica, vuoi un’eccezionale alternativa alla strada e alla delinquenza cui erano destinati, vuoi un modo di riscattare la cultura delle proprie origini e di recuperare una dignità troppo spesso calpestata.
Essendo un'insegnante di educazione musicale, godo di una prospettiva privilegiata dalla quale mi è facile osservare come spesso la pratica musica permette ai ragazzi di esprimere qualità normalmente e inconsapevolmente trascurate dalla consueta didattica. Naturalmente qui non si sta parlando di quella pratica musicale tipica degli studi di Conservatorio, dove è portata avanti soprattutto l'istanza del singolo, spinto a emulare gli altri e a superarli e dove interessa solo l'eccellenza. Si sta parlando di quel fare musica insieme nel quale il contributo del singolo è valorizzato proprio dal lavoro collettivo e dove si perseguono obiettivi diversi dall' esecuzione impeccabile di un brano musicale; quel fare musica che consente anche al ragazzo con pochi o inesistenti strumenti teorici, a quello poco scolarizzato o addirittura disadattato o al disabile fisico o psichico, di fare parte di un tutto; quel fare musica che implica fra l'altro anche la creazione estemporanea, l'utilizzo talvolta di strumenti non tradizionali, i percorsi meno consueti.
Nel mio ruolo d’insegnante di educazione musicale, soffro spesso la frustrazione di scoprire nei ragazzi grandi potenzialità, che poi non ho la possibilità di approfondire, anche laddove ho la sensazione che un progetto musicale più ampio potrebbe portare loro un grande beneficio in termini generali.
Quando mi è stata fatta da Simone (col quale fra l'altro abbiamo già condiviso con reciproca soddisfazione progetti didattici in ambito scolastico), la proposta di costituire un’orchestra giovanile sul territorio, partendo proprio dalle risorse scoperte fra i nostri allievi, la risposta non poteva che essere di accettazione entusiastica.
La nostra scommessa, se ci viene permesso l'azzardo di un simile accostamento, prende spunto anche dall'audace impresa del Maestro Baremboim, che ha costituito un'orchestra (in questo caso classica) composta in maggior parte da musicisti palestinesi e israeliani, nella quale individui appartenenti a due entità tanto lontane ed opposte tra loro vanno d'amore e d'accordo; egli è riuscito là dove ogni tentativo politico è stato fino a questo momento destinato al fallimento.»
*Simone Del Baglivo, musicista e musicoterapista da diversi anni usa il linguaggio musicale per fini educativi, animativi e terapeutici. In particolare tiene corsi di propedeutica musicale nelle scuole materne ed elementari e corsi di musica d'insieme nelle scuole medie.
È stato cofondatore e docente de “L'Orchestrilla di via Padova”, orchestra moderna composta da ragazzi delle classi elementari e medie dell'Istituto scolastico Casa del sole all'interno del Parco Trotter (progetto promosso dall'Associazione La Città del Sole-Amici del Parco Trotter onlus, in collaborazione con l'Orchestra di Via Padova).
È stato cofondatore e docente di un’orchestra moderna composta da ragazzi disagiati e allievi della Scuola Media a indirizzo musicale di Cernusco Sul Naviglio (progetto promosso dal Comune di Cernusco, settore Servizi Sociali).
Attualmente, è cofondatore e docente de “L'Orchestra Golfo Mistico.
Come musicoterapista ha lavorato per diverse scuole elementari e medie e presso i C.D.D. (centro diurno disabili) di Cernusco sul Naviglio e di Dalmine. Dal 2006 tiene un laboratorio di musicoterapia per soggetti con disabilità medio-gravi presso il C.D.D. di Garbagnate Milanese.
*Nicoletta Caselli vive e lavora a Milano. Dopo aver intrapreso gli studi di legge si è dedicata alla musica, diplomandosi in Chitarra classica e svolgendo contemporaneamente un'attività artistica prevalentemente in formazioni cameristiche.
Il suo interesse si è presto rivolto alla teoria musicale e alla didattica. Ha partecipato a diversi seminari su metodologie alternative di pedagogia musicale, basate sul movimento e sull'apprendimento attivo, e ha sviluppato una didattica molto personale. Ha lavorato in qualità di insegnante di Teoria e Armonia al Centro Professione Musica dall'anno di nascita della scuola, nel 1985, fino al 2001.
Nel 1993 ha pubblicato "Manuale di teoria musicale”. Ha collaborato spesso con Franco Mussida, leader della PFM e direttore del Centro Professione Musica, contribuendo alla realizzazione dell'"Enciclopedia didattica della chitarra". Conseguita l'abilitazione all'insegnamento nelle scuole Secondarie di primo e secondo grado, ha lavorato in entrambi gli ordini di scuola e attualmente è docente di ruolo presso Scuola Media Quintino di Vona di Milano. Dal 2004 canta nel "Coro Polifonico dell'Acqua Potabile". Da due anni affianca il Maestro Monego nell’attività di pratica corale polifonica con i ragazzi della scuola media Quintino di Vona. Nel 2008, in collaborazione con il musicoterapista Simone Del Baglivo, ha costituito un’orchestra moderna composta da ragazzi disagiati e allievi della Scuola Media a indirizzo musicale di Cernusco Sul Naviglio (progetto promosso dal Comune di Cernusco, settore Servizi Sociali).