Ovvero un secolo di Feste guidati dallo sguardo unico dei bambini
[di Thomas Pololi]
“Sta per partire il razzo che mi porterà a trascorrere le le vacanze di Natale sulla luna…….. Ecco il razzo si stacca da terra, prende quota, vedo la terra rimpicciolire…” [Tema di un bambino di quarta elementare di Milano, 1969]
Il prossimo anno faremo le vacanze di Natale sulla Luna è un libro che raccoglie un’ampia selezione di temi scolastici di Natale (e dintorni), oltre ad alcuni dettati e lettere (errori inclusi), tratti dalla collezione dell’Archivio dei Quaderni di Scuola, un archivio storico che si trova a Milano e conserva circa 2500 quaderni scolastici provenienti dall’Italia e dal mondo, datati dalla fine del ‘700 ai primi anni 2000.
L’idea del libro è stata covata per diverso tempo: ho ancora nel telefono le immagini delle prime bozze di copertina, di un paio di anni fa. Dopo il riconoscimento, nel 2019, dell’Archivio da parte della Soprintendenza, abbiamo avuto la possibilità di accedere a fondi per fare una prima catalogazione del materiale conservato, che - insieme alla possibilità di fare ricerche per tag in parte dei quaderni già digitalizzati - ha permesso di iniziare a pensare a progetti in cui dare risalto a temi o argomenti specifici presenti in materiali di diverse epoche e provenienze.
Abbiamo iniziato con il piccolo esperimento di un podcast estivo dedicato al tema delle vacanze, sviluppato dei laboratori per le scuole a partire da testimonianze di bambini e bambine in periodi di conflitto, e infine - come ci eravamo ripromessi - al primo Natale post-pandemia ecco finalmente la nostra prima pubblicazione. Prima, perché l’idea è che ne seguano delle altre, che vadano a costituire una piccola collana editoriale il cui fulcro siano proprio i temi, le cronache, i dettati e le lettere che conserviamo in Archivio.
“Passando davanti alle vetrine mi accorgo che non sono belle come nei tempi passati. Nelle mostre dei balocchi non si vedono più le belle bambole di porcellana con quei loro occhietti che sembrano veri. Nelle pasticcerie l’esposizione è più modesta.” Tema di una bambina di quinta elementare di Pisa, 1942]
Perché partire proprio dal Natale? Per tanti motivi.
Primo (motivo molto pratico): trovare nei quaderni i temi riguardanti il Natale è facile. Basta aprirli e andare a vedere cosa c’è scritto a dicembre/gennaio (i testi sono quasi sempre datati). Altri argomenti invece possono essere trattati in qualsiasi momento dell’anno, dunque le ricerche sono più complesse. Secondo: il Natale è da sempre presente nei quaderni di scuola, fin dall’Ottocento (il primo testo contenuto del libro è un dettato del 1898); altri tipi di temi scolastici (ad esempio il classico “cosa vorrei fare da grande”, anche quello adatto per una pubblicazione, che magari faremo!) non sono presenti prima degli anni ’50; e per il nostro primo libro sentivamo l’esigenza di presentare in modo abbastanza completo il “ventaglio storico” del materiale presente in archivio. Terzo: il Natale è un periodo in cui si comprano libri! E un libro contenente cento anni di temi scolastici di Natale è un perfetto regalo di Natale.
E così, ecco l’idea di invitare i lettori, di tutte le età, ad attraversare un secolo di Feste guidati dallo sguardo unico dei bambini, in grado di regalare risate, (molte) sorprese, qualche lacrima, e un po’ di nostalgia.
“La sera della vigilia, avevamo chiuso porte e finestre per timore che la Befana entrasse. Di quando in quando, sentivamo dei colpi sulle finestre. Io ero bianca dalla paura sulle ginocchia della zia.” [Dal diario di una ragazza di prima ginnasio di Trento, 1934]
Per la prefazione dobbiamo ringraziare enormemente Giovanna Zoboli, che ha scritto un testo fondamentale che inquadra e dà ancora più senso a tutto il progetto. Un supporto fondamentale ci è venuto dal nostro partner storico, la cartiera ecosostenibile Arbos, un’azienda davvero illuminata che ha sede in un’antica fornace recuperata immersa nella natura vicentina, che ha gratuitamente stampato il libro oltre a fare da casa editrice, permettendoci così di non doverci occupare direttamente della distribuzione e di tutta la gestione amministrativa e burocratica legata a una pubblicazione (che per una piccola realtà come la nostra sarebbe stata molto impegnativa).
Infine, l’uscita del libro è anche l’occasione per iniziare a presentare un nuovo progetto, anzi, un sogno che volevamo realizzare da tanto tempo: i proventi della pubblicazione, infatti, verranno destinati all’associazione Quaderni Aperti, che gestisce l’Archivio, e contribuiranno a finanziare la creazione del Museo dei Quaderni di Scuola / Museum of Children’s Notebooks, un museo dove sarà possibile esplorare le testimonianze di bambini e bambine del passato provenienti da tutto il mondo.
“Cara Santa Lucia ti amo molto vorrei un regalo o due sai ce regalo vogio vorrei un piccolo Polly Pocet con la sua casa vorrei tanto vederti dal vivo e anche il tuo gatto nero mi piace molto il tuo asinello e il tuo bue insomma ti darei tutto.” [Lettera a S. Lucia di una bambina di 7 anni di Milano, 1995]
Sarà in questo nuovo spazio, che inaugurerà a Milano nella primavera del 2023, che confluiranno i progetti passati, presenti e futuri, dell’Archivio, nonché ovviamente tutta la collezione, che stiamo trasportando proprio in queste settimane.
Tutte le informazioni sul libro e su come acquistarlo (è distribuito sia su Amazon che in alcune bellissime librerie indipendenti) si trovano qui.