Buon viaggio, piccolino!

Il tavolo di lavoro diBeatrice.
[di BeatriceAlemagna]

Mi capita spesso: tuttod’un tratto mi cambiano le idee, i gusti e i desideri. Credoche questo sia dovuto al fatto che subisco, e approfitto, di unamoltitudine di personalità che si scontrano e si affiancano inme. Insomma, qua dentro c’è spesso confusione.

In questo momento, il bambino è lì davanti ai miei occhi,mi sorride, mi coinvolge.
Certo, avere un figlio sottomano tutti i giorni è una fonte d’ispirazione non trascurabile,ma Bon voyage, bébé (in italiano Buon viaggio piccolinondr), nasce da un ennesimo cambiamento.
Un giornalista, ungiorno, ha scritto: «infedele a se stessa, nei suoi libri», parlandodel mio lavoro. Io adoro l’infedeltà artistica, quando porta nuoviorizzonti.
Molti miei libri sono nati per quella bambina che misonnecchiava dentro e che chiedeva di poter uscire a prendere aria. Quellabambina non era sempre in gran forma e qualche volta mi portava auna visione del mondo un po’ tormentata e spesso nostalgica. Orapiuttosto che guardare quella bambina là che pensa e ripensa, la vedoche gioca allegramente con un’altra bambina che è mia figlia.
E che scopre la leggerezza. E io prendo la leggerezza molto sulserio.

B. Alemagna, schizzi per Bon voyage,bébè.

Bonvoyage bébé è un libro leggero, a cui voglio molto beneperché mi ha fatto capire questo e tante altre cose.
Miha fatto scontrare con la realtà dei libri per i più piccoli, dovemeno si racconta e più si dice. Ogni parola, un peso.
Fareaddormentare un bambino che non ne vuol sapere è, alle volte, un veroe proprio strazio per un genitore.
Almeno per quanto miriguarda, dopo essermi strappata più volte i capelli, ho deciso che ilsoggetto meritava riflessione: quale tipo di poesia poteva nascondersidietro a questo momento ricorrente, spesso difficoltoso e senza dubbiosignificativo? C’era qualcosa di magico che io potessi immaginare?
Così mi è nata l’idea di parlare del sonno come di un viaggio,una traversata, un'avventura che ci si potrebbe apprestare a vivere ogninotte. Con i saluti, la valigia e tutto quanto.

Lasfida principale è stata per me quella di creare una doppia narrazione(non svelare fino all’ultima pagina che il viaggio era quello versoil mondo dei sogni), pur rispettando uno stile semplice ed estremamenterigoroso.
Ho rielaborato questo testo decine di volte: nonè composto da più di dodici frasi, ma parlare ai più piccoli è cosadura.
Il personaggio del bambino-bébé è stato cercato alungo. Questo in realtà è normale, per me; lo sanno bene gli editoricon cui lavoro. Faccio e rifaccio decine di volte.
Io credomoltissimo nel dubbio: è la mia religione.

BeatriceAlemagna, schizzi e prove per Bon voyage,bébè.


Usare il bianco non mi viene molto naturale, anzi, ho sempreavuto una gran paura del bianco. In passato ho sofferto, in manieraincostante di: 
- panico da foglio bianco
- accecamento da carta incolore
- insofferenza agliabiti bianchi
- terrore da tavolo immacolato
-horror vacui
- cadute di sicurezza di fronte a pittura e colorichiari.

B. Alemagna, schizzi per Bon voyage,bébè.

Malibrutti.
Ma questa volta volevo che lo sfondo vuoto fosse parteintegrante delle mie illustrazioni.
Il bianco viene spessoassociato a concetti come purezza, chiarezza, pulizia e innocenza. Nona caso: ho scoperto che il bianco è davvero un colore positivo! Fa beneall’umore.

Il libro è composto di illustrazionisemplici su uno sfondo prevalentemente vuoto. Questo ne privilegia anchela leggibilità.
Disegnare un’inquadratura senza mostrarne icontorni è stato laborioso, per me, ma entusiasmante.

Osservando attentamente mia figlia, ho notato che le piccolezzeche si attardano in un angolo della pagina di un libro attirano la suacuriosità molto più delle cose ben piazzate in primo piano.

B. Alemagna, tavola per Bon voyage,bébè.

Quindiho messo in evidenza i dettagli. È tutto realmente piccolo, il mondo diun bambino.
Lo dicevo già in un altro libro a cui solo orami viene da pensare. Riflettendo su questo, ho continuato a ridurre ditaglia gli oggetti, fino a renderli esageratamente minuscoli e a tentare,bozetto dopo bozzetto, di semplificare le scene.

La tecnica della matita colorata mi ha permesso di ottenere uneffetto incompiuto che amo particolarmente perché evoca quel lato"non finito", ancora da fare, da costruire, che sta nei bambini e cheio adoro.

Se si guarda attentamente il librosi può notare chiaramente il rapporto di sguardi tra il bambino e igenitori. Anche questo era un sentimento che volevo raccontare.

Lo sguardo èprioritario nella comunicazione, in generale: raccontare una storia,è, per me, guardare un bambino negli occhi e portarlo lontano.

Beatrice Alemagna, tavola per Bon voyage,bébè.


Non mi interessava un libro che finisse davvero: ho pensatoda subito che volevo dare al bambino la libertà di prendere lapropria strada verso il sogno.
Lo lasciamo lì, come sechiudessimo piano la porta della sua camera. È lui che viaggia,noi ce ne andiamo.

Questo libro havinto il concorso della regione Ardèche (centro-sud della Francia),che l’ha scelto per un’operazione chiamata Les bébésaiment les livres. Questo programma prevede un ingenteacquisto di copie da parte della municipalità, la quale si occupadi spedire gratuitamente e automaticamente l’albo a tutti i nuovinati nel 2014 e nel 2015, nella regione.


BeatriceAlemagna, tavola per Bon voyage,bébè.


NOTA DELL'EDITORE

Quest'anno, Lucca Junior, a Palazzo Ducale, dedica una grande mostra a Beatrice Alemagna. Inesposizione le tavole originali delle sue principali pubblicazioni, dal2006 a oggi. Un viaggio illustrato da Un leone a Parigi(Donzelli), passando per Oméga et l’ourse(Editions du Panama), Che cos'è un bambino(Topipittori), Jo Singe Garçon (Autrement jeunesse),La gigantesca piccola cosa (Donzelli), fino adarrivare all'anteprima del nostro nuovo Storti, brutti emalfatti (titolo provvisorio) di prossima pubblicazionenella primavera 2014.

BEATRICE ALEMAGNA,ILLUSTR-AUTRICE
Mostra a cura di Sarah Genovese

19 ottobre – 3 novembre 2013
Palazzo Ducale,Cortile degli Svizzeri – Lucca
Orari: ore 10.00-13.00 /15.00-19.00 (dal 20 al 30 ottobre); ore 9.00 – 19.00 (dal 31 ottobreal 3 novembre). Ingresso gratuito

GLIAPPUNTAMENTI CORRELATI:

Dal 19 al28 ottobre (su prenotazione)
Palazzo Ducale, Cortile degliSvizzeri – Lucca
Letture animate all'interno della mostra,a cura di Eugenia Pesenti.
Ingresso gratuito

Sabato 2 novembre ore 15.00
Pad. Lucca Junior – Cortiledegli Svizzeri
Beatrice Alemagna incontra il suo pubblico
Ingresso con biglietto Lucca Comics & Games.

Sabato 2 novembre ore 16.30
Pad. Lucca Junior– Cortile degli Svizzeri
Beatrice Alemagna autografa i suoilibri presso lo stand della Libreria Cuccumeo
Ingresso conbiglietto Lucca Comics & Games.