C’era il niente, prima di me?
Prima di me, c’erano tutti.
Tutti quelli che conosco.
E c’era il mare, c’erano gli alberi e il gelato.
Ci sono ancora.
Anch’io.
Con queste parole comincia il nostro Prima di me, con testo di Luisa Mattia e illustrazione dei Mook (ovvero Francesca Crisafulli e Carlo Nannetti) al quale Palazzo delle Esposizioni a Roma dedica una bella mostra che verrà inaugurata nello Spazio Fontana, sabato 28 maggio alle 18.30. L'inaugurazione sarà preceduta, alle 17, da un laboratorio per i bambini.
L'esposizione curata dai Mook e da Laboratorio d'arte di palazzo Esposizioni e Scuderie del Quirinale, raccoglie 20 tavole originali del libro, 12 sculture realizzate per l'occasione con legno e materiale di recupero, e 20 prove di stampa xilografica che rievocano il percorso creativo degli artisti.
Come spiegano le curatrici di Laboratorio d'arte: «Prima di me è un cammino tra parole e immagini, un percorso poetico per rispondere a una domanda essenziale: Dov’ero quando non c’ero? Che cosa ero?
Per questo la mostra è stata concepita come viaggio di conoscenza all’interno delle domande dei bambini, ma che coinvolge direttamente anche la memoria d’infanzia degli adulti.
Nel libro, il testo di Luisa Mattia segue un tracciato di domande e possibili risposte, pause e pensieri appena suggeriti, in un crescendo di consapevolezza che, nelle tavole realizzate dai Mook, trovano identità e compimento.
Forme semplici ritornano nelle pagine, scomponendosi e ricomponendosi per creare ogni volta immagini diverse, fino al momento della nascita. Che si tratti di quella di un essere umano, di un animale o di un’opera d’arte, ciò che si racconta è essenzialmente lo sviluppo di un processo creativo.»
Aggiunge Francesca Crisafulli: «In mostra sarà possibile vedere tutte le tavole originali accompagnate da una serie di prove di stampa in cui abbiamo scomposto e ricomposto la forma originaria. Tutte le sculture proposte, invece, sono state liberamente ispirate alle tavole del libro, bidimensionali e tipografiche, riportandole alla terza dimensione, che è quella da noi più praticata e amata. Il tema della mostra in sostanza è questo: il gioco di composizione e scomposizione, il modo in cui si sviluppa e cresce un processo creativo. Su questo abbiamo puntato insieme a Laboratorio d'arte, come chiave di lettura della mostra e delle attività laboratoriali.»
Un ricco calendario di laboratori, infatti, accompagna l'evento, per permettere a grandi e piccoli di giocare con la stampa e la composizione delle immagini combinando in modo originale forme e colori.