Colorate e emozionanti figurine

 

[di Francesca Chessa]

 

Chi non ha mai avuto un album di figurine? Avendo un fratello gemello ho ovviamente iniziato con l’album dei calciatori. La mia mamma, che era una sostenitrice della parità di genere da tempi non sospetti, naturalmente ce ne aveva comprati due. Del mio, una volta che ero riuscita ad avere ben due Gigi Riva da scambiare con almeno 5 figurine di altri calciatori minori, ormai soddisfatta me ne stufai subito. La mia attenzione si rivolse ad altri album. Quelli degli animali e quelli di storia che allora erano le mie più grandi passioni. Poi divenni grande e la mia passione passò all’arte, ai libri illustrati e ai colori, ma ahimè nessun album, che io sapessi, ne parlava. Quando il mio amico Mario Onnis mi ha inviato il link della pagina dell’ultimo album e raccolta di figurine degli Artonauti mi sono ritrovata nuovamente bambina con la voglia di figurine. Come non esserne del tutto affascinata?

Daniela Re, che insieme al marito Marco Tatarella è cofondatrice del progetto Artonauti, serie di album di figurine dedicate all’arte, ha gentilmente accettato di accogliere la mia richiesta di saperne di più e di rispondere a qualche curiosa domanda.

Mi sono fatta subito raccontare la storia degli album degli Artonauti che come dice il loro nome raccoglie l’idea di un viaggio attraverso l’arte richiamando gli Argonauti e la loro ricerca, unendo così avventura all’interno dell’arte e quale tema principale sviluppino attraverso le figurine.

Daniela mi ha raccontato che “Artonauti è il primo album di figurine dedicato all’arte, nato per far giocare piccoli e grandi ad un gioco tradizionale come quello delle figurine, con l’aggiunta di uno stimolo potente come quello dell’arte. Ogni album racconta una storia diversa che ci permette di viaggiare nel tempo o nello spazio: Il primo album si apriva con un racconto che portava i bambini indietro nel tempo, fino al primo segno lasciato nella roccia dall’uomo. Perché l’uomo ha bisogno di lasciare un segno? Perché l’arte è così importante per tutti gli uomini in tutte le epoche? Negli altri album abbiamo parlato invece dei Monuments Men, di intercultura, di come la scienza sia legata all’arte. Ogni album contiene un messaggio che va trovato attraverso il percorso delle opere d’arte: c’è sempre una parte narrativa che porta i lettori a vivere un’avventura insieme agli Artonuati e poi c’è la parte con le opere d’arte che va completata appunto con il gioco delle figurine. E attenzione perché bisogna essere molto precisi perché il quadro venga composto in maniera impeccabile!”

Quest’ultima frase mi ha fatto ricordare come fossi quasi maniacale nel cercare di non fare vedere dove iniziavano le figurine quando le attaccavo da bambina: con le opere d’arte è una bella sfida!

Ma perché tutta questa mia attenzione verso gli Artonauti?

Chi mi conosce sa che sono appassionata di colore e che gli ho dedicato su queste pagine alcuni post, avrà quindi già individuato l'argomento della seconda domanda.

Il 27 marzo esce un nuovo album Artonauti: qual è il suo tema e com’è nata l’idea? 

“Il nuovo album si chiama le emozioni dei colori. Vincent van Gogh diceva che le piccole emozioni sono i grandi capitani della nostra vita e noi obbediamo a loro senza saperlo. Guardandoci attorno, negli incontri nelle scuole, con gli insegnanti, coi genitori, abbiamo notato come oggi più che mai ci sia bisogno di fare attenzione alle nostre emozioni. L’idea ci è venuta guardando una bambina che “parlava” con Alexa. Al di là delle richieste che le faceva, l’impressione era che la bambina non si rendesse ben conto che quel dialogo non fosse con una persona ma con un “robot”.  Così abbiamo deciso di inserire Eureka, la “nostra” intelligenza artificiale, nella nostra avventura: insieme agli Artonauti dovrà scoprire cosa vuol dire vivere le emozioni.  Saperle nominare e definire infatti, non basta per esserne consapevoli e viverle! È a partire da questa considerazione che gli Artonauti intraprendono un viaggio nelle emozioni attraverso l’arte e i suoi colori per scoprire come artisti di ogni tempo, hanno rappresentato stati d’animo, sentimenti e passioni. Incontreranno Paul Klee, Vincent van Gogh, Edvard Munch, Caravaggio in “carne ed ossa”, con i loro temperamenti, il loro carattere, le loro emozioni. L’itinerario è tracciato dagli artisti che hanno raccontato la profondità dell’animo umano attraverso le loro opere.  E poi i colori. Quando abbiamo pensato di realizzare un album sulle emozioni ci è venuto naturale associarlo ai colori. Nella nostra mente i colori esprimevano bene le infinite sfaccettature delle emozioni, la palette dei colori è diventata la nostra bussola per orientarci in questa avventura.“

Considerata la cura nella scelta delle opere, ho chiesto a Daniela che cosa l'avesse guidata per questo nuovo album: “Scegliere le opere d’arte è la parte forse più difficile del lavoro. Volevamo scegliere delle opere che risuonassero con i nostri lettori sia per il soggetto che per il colore, abbinarle tra loro in modo che tutte avessero il giusto spazio e equilibrio. E poi c’è una questione più “tecnica” che dipende dalle licenze concesse delle opere d’arte.”

I colori raccontati sono il bianco e il nero, i primari con i gialli, rossi e blu, mentre tra i secondari ci sono il verde e l'arancio ma manca il viola. Ho chiesto quindi quale fosse il motivo speciale dietro a questa scelta: “Abbiamo escluso il viola non perché non ci piacesse come colore, lo abbiamo fatto perché cerchiamo di essere molto precisi nella resa della stampa delle figurine e dell’album che devono combaciare, e sarebbe stato più difficile con questo colore.”

Attenzione e cura nella scelta del colore da pubblicare, una scelta che alla fine non è stata facile, tenuto conto della risposta che mi ha dato Daniela quando, prima di salutarla, le ho rivolto una domanda ispirata allo spirito ludico e curioso che contraddistingue l’intera opera, riprendendola dalle pagine dell’album: se tu fossi un colore, quale sceglieresti di essere?

 “Ti rispondo con un’immagine: un campo di lavanda!”

 

E voi che colore vorreste essere?