Con gli occhi di una stella



Il viaggio di unastella  è il primo libro da noipensato specificamente “per il Natale” e a tema natalizio. Inverità, questo strano libro – come vogliamo chiamarlo: librogioco? libro decorazione? -  ha una storia particolare,che vale la pena di raccontare.


Il viaggio di una stella è nato moltianni fa, nel 1993. Lo progettammo come strenna natalizia fuoricommercio, da regalare ai clienti del mio allora studio dicomunicazione, che si chiamava Nom de Plume eproponeva servizi di scrittura su commissione. Io e il mio socio,Massimo Scotti, cercavamo unastoria che parlasse del Natale e insieme, che fosse legataall'ambito della scrittura. Così pensai a questa: il Natalevisto dall'alto, dalla prospettiva distante e solitaria diuna stella, e decisi che le illustrazioni sarebbero statecreate con caratteri tipografici.


Cipiaceva l'idea che le lettere dell'alfabeto e i caratteri tipograficiraccontassero il Natale, sia come parole nella storia sia come formanelle illustrazioni. Queste ultime le realizzai io stessa con ilmio primo Mac. Fu un successo, per quanto si trattassedi una edizione dal sapore "fai da te", stampata e rilegata intipografia, ma con copertina decorata a mano. Il progetto perla copertina, cromatico e grafico, lo fece mia sorella, Francesca: grandi lettere coloraterealizzate a stencil su carta di cotone.

Il Natalemi è sempre sembrata una festa dal significato simbolico e religiosopotentissimo. Che continua a essere più forte di quel che è il suolato più appariscente e meno interessante.
Quando nel 1993pensai a una storia di Natale, mi venne in mente la stella perchéebbi l'impressione che narrativamente potesse essere particolarmenteforte e commovente: il simbolo di una sincronia fra ordine immanente etrascendente, religione e realtà terrena. La stella era un personaggiodi luce, un po' alieno che permetteva da una parte di creare una storialieve, ironica, dall'altra di suggerire la potenza dei simboli, ingrado di veicolare significati primordiali e profondi attraversandoculture ed epoche, spazi e tempi.



Quandoabbiamo deciso di riprendere il progetto di Il viaggio diuna stella, e ripubblicarlo, ho pensato che le precedentiillustrazioni fossero troppo ingenue per un'edizione destinata alpubblico. E ho capito che sarebbe stato necessario farle rifare. Piùche un illustratore, pensai ci servisse un bravo grafico. Marina Del Cinque è un'appassionatastudiosa e conoscitrice di caratteri tipografici, oltre a essereuna bravissima grafica. La scelta è caduta su di lei perché era lapersona ideale. Ho passato a Marina Del Cinque il libretto originario,per mostrarle le illustrazioni realizzate in quella prima occasione. Leho spiegato che poteva prendersi delle libertà, ma che mi sarebbeanche piaciuto rimanere a quell'idea essenziale e ironica diillustrazione. La sua versione rispetta lo spirito originario dellibro, aggiungendo la classe, la creatività e il rigore di unaelegantissimo concetto di grafica.

Rispettoall'edizione originale il cambiamento più eclatante è il formato. Marinafin da subito l'ha studiato così: lungo e stretto. Quando poi ci hamostrato il suo progetto, ci siamo resi conto che le immagini funzionavanopiù in verticale che in orizzontale: l'ideale sarebbe stato vederletutte insieme, una sopra all'altra, come apparivano sullo schermo delcomputer. L'effetto era davvero strepitoso. L'idea di fare il libroper il lungo, come un leporello o una fisarmonica, da aprire a Natale eappendere al muro come decorazione, è venuta in questo modo. Penso siamolto divertente, e molto, molto natalizia.



 Qualche giorno fa, Bianca,libraia fiorentina della libreria Cuccumeo, mi ha fattonotare che, siccome il retro di questo libro è tutto bianco,l'oggetto si presta benissimo anche come biglietto natalizio. Ecredo abbia intenzione di proporlo anche in questo senso, ai suoiclienti. Non ci avevamo proprio pensato!


Nelle foto realizzate dalla nostra sempre piùindispensabile Nina Masina, vedete il libropresentato nell'edizione attuale e in quella originaria. E trovateanche un allestimento 'a stella' che suggeriamo agli amicilibrai. In vetrina, naturalmente.