Il segno inquieto

Giovedì, 26 maggio e fino al 5 giugno a Viterbo comincia Il segno inquieto, VI edizione di Librimmaginari, il bel festival annuale dedicato all'immagine nato da un progetto di Arci Viterbo, curato come di consueto da Marcella Brancaforte e Marco Trulli.

Il primo appuntamento sarà la presentazione di Francigena: il paesaggio tra mappature e smarrimenti. Sentendo i nostri passi: un progetto didattico interdisciplinare e di integrazione realizzato al Liceo Artistico Statale  “Francesco Orioli” di Viterbo.

Spiega Marcella Brancaforte: «Da Canterbury a Roma la Via Francigena è stata riconosciuta come Itinerario Culturale Europeo. Il percorso della Francigena interessa il territorio Laziale in tutta la sua interezza e raggiunge Roma, meta ultima del percorso, partendo da Canterbury e attraversando il cuore dell’Europa Occidentale. Il tratto di Francigena di cui si è occupata la scuola è quello che costeggia il lago e che da Bolsena arriva a Viterbo, passando per Montefiascone. Questo percorso, iniziato con un vero e proprio cammino lungo un tratto di Francigena, è confluito in un progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Su questo itinerario si sono attivate le ricerche di due classi del Triennio di Grafica e di Design: durante l’anno scolastico gli studenti hanno redatto testi in Italiano e in Inglese, hanno imparato a condurre ricerche iconografiche sul percorso legate al territorio dove vivono, realizzando quindi un diario di viaggio illustrato: foto, illustrazioni, testi, oggetti, legati all’itinerario dei pellegrini confluiscono tutti nel progetto di un libro/catalogo.»

Giovedì 26 maggio alle10.30, presso Spazio Attivo BIC LAZIO via Faul 20, il prototipo del libro/catalogo realizzato dagli studenti verrà presentato dagli stessi studenti  con videoproiezioni, pannelli esplicativi, immagini e il progetto del libro in versione digitale.

Il 27 maggio alle 18.00, presso Biancovolta, via delle Piagge 23, inaugura la mostra collettiva di disegno Walden. La vibrazione selvatica, aperta fino al 5 giugno.

Il nuovo progetto espositivo collettivo di Librimmaginari parte dal titolo di un celebre libro della letteratura statunitense, Walden. La vita nel bosco di Thoureau, che indaga la relazione tra uomo, ambiente e società. "Le opere esposte" raccontano i curatori, "si propongono come riflessione sul disegno, territorio comune tra il mondo dell’illustrazione e quello dell’arte visiva, viaggio nella terra selvatica (Wildnis) che ogni uomo ha in sé. Il bosco quindi come luogo dell’archetipo, passaggio verso una dimensione dell’inquietudine, della riconquista di una dimensione simbiotica con la natura, e anche del suo lato oscuro e misterioso. Il Trattato del Ribelle di Jünger, invece, ci restituisce un’immagine della foresta (che ritroviamo spesso anche nella mitologia e nelle fiabe europee, a testimonianza di quanto sia radicato nel nostro animo il simbolo del bosco), come luogo in cui l’uomo diviene sovrano di sé, ritrovando il contatto con quei poteri che sono superiori alle forze del tempo. Ma il bosco è anche sinonimo di fuga dal reale, astrazione e diventa spazio ideale di nascondimento come strategia di rifugio, mimetizzazione nella natura. Il bosco come luogo immaginario e psichico, foresta di segni e storie nascoste che si dispiegano all’interno di una mostra pensata come una grande installazione composita."

Gli artisti in mostra sono Andreco, Marco Bernacchia, Zaelia Bishop, Lucilla Candeloro, Daniele Catalli, Luca Coclite, Massimo De Giovanni, Anke Feuchtenberger, Tothi Folisi, Magda Guidi, Simone Massi, Alex Raso, Stefano Ricci, Elisa Talentino, Violetta Valery. La mostra è visitabile da martedì a domenica, dalle 17 alle 19.30.

Il 28 maggio,  alle 17.00, presso Spazio attivo, BIC Lazio, via Faul, 20-22, sarà presentato Tipo Viterbo: un esperimento di lavoro collettivo di un gruppo di grafici per la realizzazione di un carattere tipografico liberamente ispirato alla iscrizioni della Sala Regia del Palazzo dei Priori di Viterbo. Qui tutte le informazioni sul progetto.

Alle  17.30, sempre presso Spazio Attivo, Figure che ci guardano. Uso dei volti nella grafica e nella comunicazione recenti: talk di Riccardo Falcinelli sulla costruzione dell'empatia nel graphic design contemporaneo.

Riccardo Falcinelli è uno dei più importanti grafici ed esperti di immagini italiani, si occupa di grafica editoriale e insegna psicologia della percezione all' ISIA di Roma. Ha progettato libri e collane per vari editori, tra cui Einaudi e Minimum fax, è autore di Guardare, pensare, progettare (Stampa Alternativa & Graffiti) e Critica portatile del visual design (Einaudi).



La sesta edizione di Librimmaginari è realizzata con il patrocinio del Comune di Viterbo, Biblioteca Consorziale di Viterbo, Associazione AI  Autori di Immagini e in collaborazione con il Liceo Artistico Statale “Francesco Orioli” nell’ambito de Il Maggio dei libri.