Per Kitty Crowther e per Poka e Mine

Ed eccoci alla terza novità del 2021. Anzi, alla terza e alla quarta, perché si tratta dei primi due volumi della bellissima serie che ha per protagonisti Poka e la sua piccolina Mine, usciti dalla penna e dalla matita di Kitty Crowther: Le nuove ali e Il calcio. Ve li racconta Chandra Livia Candiani che li ha tradotti dal francese. Preparatevi perché pian piano usciranno tutti e sei i volumetti. Questo articolo è stato pubblicato nella nostra nuova rivistina "Quarantotto", appena uscita che trovate nelle ventidue Case dei Topi, se volete sapere quali sono, qui.

[di Chandra Livia Candiani]

 

Le copertine di Le nuove ali e Il calcio, per la serie Poka & Mine (Kitty Crowther, Topipittori 2021).

Ci sono solo due autori che chiamo per nome e non per cognome, Marina (Cvetaeva) e Kitty (Crowther) e non perché abbiano cognomi difficili, è bello far rotolare sulla lingua parole difficili, ma perché sono in intimità con loro.

Il primo libro che ho letto di Kitty è Storie della notte e c’era un consiglio per dormire: inventarsi una stella o pianeta dove stavi bene, pensare ai particolari geografici e di arredamento e andare lì a dormire. Ha funzionato, ha funzionato! Poi ho avuto un dono meraviglioso da Giovanna Zoboli dei Topipittori: tradurre Poka & Mine di Kitty, anzi è andata così, che dopo aver letto Storie della notte, le ho chiesto di poter tradurre Kitty per riconoscenza e dopo un po’ sono arrivati Poka e Mine, proprio in questo tempo di solitudine domiciliare. Ho tradotto due libri per ora: Le nuove ali e Il calcio.

Lo so che già da un po’ di anni, ma ancora di più adesso, bisogna sempre lodare la complessità e se dici qualcosa di semplice, ti rispondono prima ancora che tu finisca di parlare: «Beh le cose sono un po’ più complesse…» e passano ad altro o ad altri. Ma a me fa battere il cuore il mistero della semplicità.

Poka e Mine hanno questo mistero. Hanno due gambine e quattro braccine a testa, il corpo non è così magro come suggerirebbero le loro estremità. Hanno testa e faccia di topolino, lepretto, ma anche coccodrillo. Hanno vestiti favolosi, di tutte le fogge, per tutte le occasioni, ma non particolarmente costosi, solo scelti con gran gusto. Tra di loro c’è un amore che è sublime, attento, sbruffoncello, umoristico, appassionato. Non si sa bene che parentela abbiano, ma poi ho scoperto da un’intervista a Kitty (Crowther) che sono padre e figlia. Si sentiva comunque che vivono insieme e che si sono di appoggio reciproco e che Mine è piccola e Poka grande. Sono soli, ma insieme; si sente che ognuno pensa a modo suo e ha una vita sua, ma che il loro incontro è la radice di tutto. Si sente anche una certa loro solitudine sociale scelta e non sofferta, si intuisce qualcosa di perduto.

E poi c’è la lingua. Come Poka e Mine si parlino il necessario, come chi vive insieme e si ama nei fatti e nel silenzio. Come Poka ricopra ruoli sia femminili che maschili e così Mine possa passare dal calcio alla danza senza sussulti, rispondendo solo: «Sì e allora?», quando Poka dice del calcio: «Ma è uno sport da maschi, quello!» e poi della danza: «Ma, è uno sport da femmine, quello!» «Sì, e allora?». Certe volte Mine chiama Poka Pokadou… mmmmh sentite il sapore dell’amore e il mistero della semplicità! Pokadou: che complessità invisibile!

In Le nuove ali, Mine si rompe un’ala e dal dottore ne sceglie un paio nuovo, ali di farfalla vistosissime e sognabili, ma poi si trova male, si muove male e le porte diventano troppo strette. Quando sono pronte le sue, ritorna in sé. È un libro bellissimo, cortissimo, insegna a non fidarsi delle apparenze, a non confrontarsi, a saper aspettare, a star bene nei propri panni, a scoprirlo quando li si perde per un po’, a sapere che chi ci vuole bene ci trova più carini così. Se leggi Poka & Mine ti torna fiducia negli esseri umani e poi dormi bene e secondo me diventi anche più buona senza esercizi di virtù.

Per tradurre ho guardato anche tanto le figure perché le loro facce ti dicono qual è la direzione delle parole. Sono fiera di tradurre Poka & Mine, mi darò un sacco di arie con le mie piccole ali.