Le scarpe di PiPPo / prima puntata

La segnaletica è a cura di FrancescaBazzurro.

La nostramattina di sabato 13 dicembre comincia così: guardando le paretibianche di Spazio A. E pensando che per le ore 17, devono esserecoperte dalle oltre 600 scarpe di PiPPo realizzate e inviate dacentinaia di persone, fra bambini piccoli e piccolissimi, adulticreativi ma non professionisti, e illustratori professionisti,italiani e non.

Siccome tutti questi entusiastie generosi partecipanti hanno creduto e confidato nel nostro lavoro enella promessa che il loro PiPPo serva a una buona causa (fare sì cheun bambino e un libro si incontrino e facciano conoscenza), ci mettiamosubito al lavoro perché il maggior numero di scarpe di PiPPo siano benesposte e, se possibile, vendute per la modica cifra di euro 5.

L'idea di tutti, infatti, è quella di raccoglierefondi per l'acquisto di libri illustrati per tre biblioteche scolasticheper tre scuole milanesi

Quando dico ci mettiamo al lavoro intendoGermana Soldanodi Spazio A, AdaColombi, insegnante di scuola primaria, FrancescaBazzurro, illustratrice,  Paolo Canton,editore, CinziaRuggeri artista e illustratrice, e io, Giovanna Zoboli. Mava ricordato che per organizzare questa edizione di asta PiPPo a tema'scarpe nella storia dell'arte', si sono infaticabilmente adoperatiDiletta Colombo e Chiara Bottani della libreria Spazio B**K cheinsieme a Topipittori sono le ideatrici dell'iniziativa, e MartaSironi, colonna portante della nostra collana d'arte PiccolaPinacoteca Portatile. E un grande grazie va infine a Sara Annoni,ufficio stampa di Spazio A, impareggiabile membro dello staffpacchetti.

Enaturalmente c'è stato anche chi ha disegnato un Pippo con grossescarpe.

Vipotremmo dare i numeri di questa seconda edizione di PiPPo, ma in realtài numeri definitivi non li abbiamo ancora. Sappiamo per certo che,quest'anno, i partecipanti sono stati più dello scorso. E che quanto alrisultato economico, è stato ottimo. Ma i dati sicuri li comunicheremosu questo blog quando la vendita sarà terminata. Non tutte le Scarpe di PiPPo esposte, infatti, sono statevendute: quelle rimaste, sono tuttora in vendita da ieri presso SpazioB**K e lo saranno fino alla Befana. Quindi potete correre ad acquistarle epartecipare in questo modo a un progetto importante. Ciòdetto, come sia andata questa lunga giornata di Lescarpe di PiPPo, ve lo raccontiamo così.

Cinzia affronta impavida i murivuoti.
Germana e Paolo preparano lepareti.





Ed eccole, le scarpedi PiPPo.
Minacciosamentenumerose.





E vanno appesetutte.
Da qualche parte bisogna purcominciare.





Mollettine Made in China:provvidenziali.
Ma quanti Degasci sono?





Come leaccostiamo?
Creativamente, ovvio. Come faAda.





Vanno fortissimo le scarpepop.
E ci sono piediovunque.




Pianpiano si prende il ritmo.
Le pause sono necessarie percapire
i giustiaccostamenti.






Francesca mostraopere...
...mentre Paolofischietta.





E dài edài.
E appendi e guarda. E guarda eappendi.






Alla fine tutto èpronto.
Piccole PinacotechePortatili... pendonoartisticamente...





dalsoffitto.
Una mazzetta di PiPPi rimasti ènella scatola.






E quel misterioso zoccologiallo?
È lo splendido PiPPo3D...
...di FrancescaBazzurro.





E c'è un PiPPo magic box by GermanaSoldano e
Anna Resmini. Giri la manopola e lescarpe...





cambiano. Chissà seMantegna...
lo avrebbe apprezzato. Noi,moltissimo.






Adesso al pubblico non resta che seguire leindicazioni.
Scegliere il proprio PiPPo e acquistarlo. Sicomincia!


Però per sapere come è andata, vi toccherà aspettare mercoledì17, quando pubblicheremo la seconda e ultima puntata del reportLe scarpe di PiPPO, 13 dicembre 2014! Ce la faretea sopportare l'attesa? Certo che sì: con tutte le cose che ci sonoda fare in questo periodo, fra alberi, pacchetti, decorazioni e altrefantastiche incombenze natalizie, sicuramente sì. Farete persino intempo a dimenticarvene. Ma noi, fiduciosamente, vi aspettiamo.

Oh, santa lupigna, ma dove mi hannoportato?