Con questacitazione le insegnanti che hanno partecipato a PiPPO non lo sa,hanno introdotto la testimonianza relativa alla loropartecipazione all'iniziativa. Il primoreport sul progetto dal punto di vista della scuola è diAda Colombi, postato il 7 febbraio scorso, che trovate qui. Senza la scuola, leinsegnanti e i bambini, il progetto PiPPo non losa non avrebbe avuto il successoche ha avuto. Il che,riflettendoci, per noi significasoprattutto una cosa: che supportate e coinvoltein iniziative educative e ludiche significative ed efficaci, lescuole hanno un enorme potenziale creativo e culturale, e sono ingrado di muovere le migliori energie e risorse imprenditoriali ecivili. Ricordiamo che PiPPo non losa è nato allo scopo di raccogliere fondidestinati a tre biblioteche scolastiche;il progetto, costruito intorno alla collana d'arte Piccola Pinacoteca Portatile,ha visto uniti un editore, cioè noi, una libreria, cioè Spazio B**K,e uno studio creativo, cioè Spazio A. Quelli che leggete qui diseguito sono i report delle insegnanti delle scuole che sono statecoinvolte nel progetto.
Leggere un libro aibambini è un atto d’amore perché si dedica loro tempo e attenzione,perché li si aiuta a entrare in mondi sconosciuti, fatti di emozioni,gioie, paure, fantasia, affetti, eventi, scoperte.
Il libroè nutrimento, è contributo alla crescita.
Leggere ad altavoce un libro a un bambino o a più bambini ci permette di sentircipiù vicini, condividendo momenti di gioia e di intimità.
La familiarità con la lettura si crea soprattutto nei primimesi di vita.
La scoperta del libro avviene inizialmentein famiglia e continua al nido e alla scuola dell’infanzia.
Noi educatori siamo consapevoli che il percorso di avvicinamentoalla lettura può e, anzi, deve incominciare fin dalla più teneraetà. Naturalmente, nella scuola dell’infanzia sarà l’educatoreche ad alta voce leggerà per lui: racconti, fiabe, filastrocche. Edè sempre l’educatore che, modulando i toni di voce e la gestualità,favorirà l’ascolto, coinvolgendo il gruppo nel dipanarsi del raccontoe dilatando in questo modo i suoi tempi di attenzione.
Unlibro non va solo raccontato, ma anche presentato attraverso la letturadi immagini, va sfogliato, annusato, accarezzato; va anche lasciato adisposizione del bambino perché lo possa apprezzare a modo suo.
Una buona scuola dell’infanzia deve offrire diverse opportunitàdi lettura.
Nella nostra scuola è presente uno spaziolettura, e attiguamente uno spazio biblioteca molto confortevole,raccolto, silenzioso, che permette di creare quella magia chenasce dalla lettura ad alta voce.
La letturaè preceduta da un momento rituale, i bambini si tolgono le scarpe,ci si siede in cerchio sul tappeto, c’è la magia dell’attesa,poi l’adulto si siede, c’è una musica di sottofondo che conduceverso il momento dell’apertura del libro. Si moltiplicano gli effettidi incantamento e… si inizia il grande gioco dell’ascolto.
L’adulto deve leggere con partecipazione, creare le vocidei personaggi, usare la mimica, variare il ritmo di lettura.
Leggere ad alta voce crea un rapporto affettivo e promuove unatteggiamento positivo con il libro.
Lo spazio libri nellenostre sezioni è facilmente accessibile per i nostri bambini. Spessosono le copertine illustrate e colorate ad affascinare i bambini esfogliare i libri rappresenta per loro un modo di scoprire altrimondi, personaggi, colori, forme.
Lebiblioteche delle scuole dovrebbero essere rigorosamente benrifornite.
Spesso i libri sono molto consumati dallemani dei nostri piccoli.
La nostra scuola ha partecipatoall'iniziativa PiPPo non lo sa, organizzata da Topipittori, SpazioB**K e Spazio A, attraverso l’educatrice Ada Colombo.
Abbiamo utilizzato il buono messo a nostra disposizionegrazie alla vostra sensibilità e disponibilità per integrareil numero dei libri della nostra biblioteca.
Grazieancora, è sempre bello trasmettere cultura.
Il personale e la direzione della Scuola dell’InfanziaSant'Erlembardo, Milano.
Ho saputodell'iniziativa PiPPo non lo sa tramite il CircoloGratosoul, di cui faccio parte: un gruppo di liberi cittadini attivinel quartiere Gratosoglio, a sud di Milano, che cerca di creareoccasioni di aggregazione e di cultura.
Una del gruppo èproprio l'illustratrice Fracncesca Bazzurro, i cui disegniabbiamo apprezzato in libreria; così Francesca ci ha illustratoquesto concorso e io, come educatrice di una scuola dell'infanzia delquartiere, ho accettato volentieri di concorrerecon i nostri bambini .
Ho informato lemie colleghe e le colleghe dell'altra scuola dell'infanzia presente inquartiere e siamo partite: abbiamo scelto una ventina di opere d'arte,riproduzioni di quadri di Picasso, Mirò, Botero, Dalì, Arcimboldo,Modigliani, Caravaggio e li abbiamo presentati ai bambini dell'ultimoanno della scuola dell'infanzia: ogni bambino ha scelto un'opera el'ha riprodotta a modo suo, utilizzando pennarelli, matite, pastelli acera. L'attività è stata molto apprezzata, tanto che vari bimbi hannochiesto di poter rappresentare più di un'opera.
Anche igenitori hanno apprezzato molto questa proposta e alcuni sono venutiall'asta in libreria, pur essendo dall'altra parte della città, peracquistare le opere dei loro bambini.
Sapere di esserciaggiudicati un premio è stata una grande soddisfazione sia per noieducatrici sia per i bambini e i loro genitori, soprattutto siamo felicidi poter offrire, con i libri ottenuti, molte altre occasioni di contattocon l'arte e con la lettura. Grazie a tutti!
Manuela, insegnante presso Scuola dell'Infanziadi via Baroni 85, Milano.
Nelleimmagini, le maestre della scuola di Gratosoglio mentre scelgono i libria Spazio B**K.
Qui trovatetutti i post usciti sul blog, sull'argomento:
- PiPPo non lo sa: ungioco per bambini
- In compagnia di Picasso, Whistler,Munch e Pollaiolo
- L'imbarazzo dellascelta
- PiPPo losa
- Io voglio fare PiPPo