[di Eleonora Cumer]
Era già da un po' di tempo che avevo in mente di ideare un laboratorio sulle sculture da viaggio partendo dai lavori di Munari, artista che ammiro moltissimo. Come al solito prima di presentare il progetto mi sono messa a costruire una serie di prototipi. Iniziando dalla classica fisarmonica e utilizzando il cartoncino colorato ho preparato alcune sculture, alcune più semplici e narrative e altre astratte. In alcune ho inserito dei tagli e piegature a pop up ed altre le ho dipinte, dando risalto alle parti che risultavano in ombra, proprio per rendere maggiormente la tridimensionalità.
Eleonora Cumer, Un prototipo a fisarmonica.
Eleonora Cumer, Scultura da viaggio ridotta verde.
Eleonora Cumer, Sculture da viaggio a fisarmonica.
Eleonora Cumer, Scultura da viaggio dipinta.
Eleonora Cumer, Scultura da viaggio dipinta.
L'idea era proprio di creare delle sculture scenografiche che avessero uno sviluppo molteplice. Mi sono però resa conto che avrei potuto fare ancora qualche cosa di diverso. Invece di incollare il cartoncino colorato sulla base a fisarmonica avrei potuto realizzare una scultura senza usare alcun collante, utilizzando semplicemente dei tagli per inserire i vari cartoncini colorati e per creare i collegamenti tra la parte anteriore e la parte posteriore della scultura, anche se nei miei lavori difficilmente esiste un davanti e un dietro, dato che sono leggibili da ambo i lati.
Eleonora Cumer, Scultura da viaggio senza colla e cuciture.
Eleonora Cumer, Scultura da viaggio, Laboratorio Libreria Piccolo Blu, Rovereto.
Eleonora Cumer, Scultura da viaggio, Laboratorio di Amelia.
Tre immagini dal laboratorio alla Galleria Nazionale, Roma.
In alcuni laboratori tenuti a Rovereto e ad Amelia, in Umbria, ho utilizzato Scultura da viaggio come titolo; in un altro, tenuto presso la Galleria Nazionale di Roma, sempre trattando lo stesso tema, ma dando un'impronta leggermente diversa, ho modificato il titolo in Il pieno e il vuoto nel libro d'artista. Gli ultimi invece riportano come nome Dalla scultura da viaggio alla scenografia e il perché lo spiegherò nelle prossime righe. Caratteristica comune di tutti questi i laboratori è stato l'utilizzo del cartoncino colorato, nessun pennarello, nessuna matita, nessuna pittura, poiché non ho ancora tenuto i nessun laboratorio sulla realizzazione di una scultura da viaggio dipinta.
Due scenografie realizzate durante il Laboratorio Libreria Piccolo Blu Dal libro d'artista alla scenografia.
Eleonora Cumer, Scultura da viaggio senza colla e cuciture.
Tornando al tema della scultura, io ho un’abitudine che è quella di pubblicare sui social media le immagini dei miei lavori e dei laboratori che tengo in giro per l'Italia e anche in questo caso mi sono comportata nel medesimo modo. Solo che questa volta la mia scultura, quella realizzata sperimentando l’inserimento dei cartoncini colorati senza colla, ma esclusivamente con il taglio, ha suscitato l'interesse di una casa editrice di Perugia, Edizioni Corsare. Il risultato è stato che a novembre è uscito nelle librerie Il teatro di Pinocchio, con il testo di Giuliana Fanti, per il quale ho realizzato i personaggi e quattro scenografie, delle quali una è la mia scultura da viaggio. Da qui la modifica del nome dei due laboratori successivi.
Giuliana Fanti, Eleonora Cumer, Il teatro di Pinocchio, Edizioni Corsare 2017.
Vorrei riportare ancora la mia ultima esperienza laboratoriale presso il liceo pedagogico in lingua tedesca di Bolzano all'interno di una settimana progetto. Le insegnanti di prima e seconda lingua, in collaborazione con la bibliotecaria, hanno chiesto ai ragazzi/e di scrivere alcune nuove fiabe, dopo averne analizzate una serie di classiche. Ciascun ragazzo/a ha poi creato con me sia la scenografia che i personaggi. La cosa interessante è vedere il percorso che mi ha portato a tenere questo laboratorio: l’idea di partenza con la scultura da viaggio e il punto d’arrivo con un laboratorio didattico sulla realizzazione di una scenografia di una fiaba, grazie alla pubblicazione del libro.
Pertanto si può dire che a tutto ciò mi abbiano portata le sculture da viaggio.
Tre immagini dall'esperienza laboratoriale presso il liceo pedagogico in lingua tedesca di Bolzano.