[di Rita Gamberini]
La bambina non è mai andata via, anche quando si è ritrovata già grande, sola in mezzo a un cortile, o in una biblioteca a parlare di poesia con un po’di gente, o fuori da un’osteria con un gruppo di amici.
Sapendo che sola sarebbe rimasta, ha cercato compagnia fino all’ultimo minuto e che compagnia! Ha vissuto come quelli che scherzando dicono “non ci siamo fatti mancare niente”, ma non scherzava e non si è fatta davvero mancare niente.
Ha cucinato un’ottima minestra con riso e verza, non mancando di aggiungere una crostina di formaggio, il premio da gustare per ultimo, ma poi ha rinunciato a quel piccolo tesoro e l’ha donato a chi poteva gustarlo ben di più.
Ha indossato il pigiama pronta per un breve riposo, ma appena coricata si è ricordata che erano finiti i cioccolatini ed è subito andata a cercarne, con un po’ di monete ha fatto scendere una cioccolata dalla macchinetta. Si è accorto di lei solo il guardiano notturno e due parole se le sono dette. Risalita in camera ha pensato che avrebbe regalato quella cioccolata a chi poteva gustarla ben di più.
Ha sfogliato l’album dei ricordi e ha salvato dalle manine appiccicose l’unica foto che raffigurava una bambina che voleva raggiungere la cima di un vulcano. Non c’erano colori, ma un limpido bianco e nero per fare bella figura con chi l’avrebbe gustata ben di più.
Ha letto un libro sulla vita di una grande scrittrice e da una pagina ha pescato una poesia che descriveva tutta una vita, anche la vita come sarebbe stata in un mondo non ancora conosciuto. Per istinto l’ha conservata, pensando di offrirla a chi avrebbe potuto gustarla ben di più.
Ogni santo giorno ricorda e vede una bambina china sulle aiuole a togliere le foglie secche e i fiori appassiti, o a riposare sul divano con il fedele segugio che, se lei dorme, pure lui dorme e, quando apre gli occhi, lo sguardo è quello dell’infanzia, tenera e innocente come non ce ne sono altri.
Questa è la storia di una perdita che ha lasciato dietro di sé un anno intero di bene.
Tutta questa felicità
non potrà sparire dal mondo
anche dopo il gran tuffo nell’aldilà
continuerà a svolazzarvi attorno
travestita da lucciola o da farfalla
o saltellando sulle stelle
o giocando allo scivolo con le sibille
giù per l’arcobaleno o sul crinale
di un raggio di sole al tramonto
o magari danzando sulle punte
lungo una nota musicale.
Joyce Lussu
Illustrazione di Irene Penazzi per Poesie della Casetta di Rita Gamberini, Topipittori 2023.