Parole di terra, di fuoco, di acqua, di aria

Vi presentiamo oggi la nostra prima novità di settembre: è Ascolta. Salmi per voci piccole di Giusi Quarenghi e Anais Tonelli. Lo facciamo attraverso le parole di chi li ha scritti. Seguirà nelle prossime settimane, il punto di vista di chi li ha illustrati.

[di Giusi Quarenghi]

Ho cominciato col sentirli cantare, ai funerali, in un latino di paese, Misereremei e Deprofundis; via via ho aggiunto la mia voce; poi l’italiano è salito all’altare, e la musica era di J. S. Bach; poi gli spirituals, poi la poesia e le traduzioni: Lasker-Schuler, Celan, Bachmann, Bernhard, Lavant, Turoldo e Ravasi, Ceronetti, Levi… Intanto, la consuetudine a leggerli, ora trovando corde anche per le mie dita, ora ritraendomi con orrore, ora sentendomi presa e persa  in un canto cosmico, ora spinta fino in fondo a un sentire ferito e maligno. Sempre però davanti a parole mai senza le cose, le cose del mondo e del vivere, laddove scorre e splende, laddove inciampa, sanguina, incattivisce.

Illustrazioni di Anais Tonelli per Ascolta. Salmi per voci piccole di Giusi Quarenghi.

Sempre davanti a parole di terra, di fuoco, di acqua e di aria, parole ‘elementali’, originarie e a fondamento della grammatica del nominare e dell’esprimere. Sempre davanti a parole con i piedi ben in terra, fermi come quelli del mulo renitente, o per strada, in via, per andare, bisogno o desiderio, esilio fuga salvezza. I piedi bene in terra e lo sguardo, lo sguardo quasi sempre in verticale, o verso su, un su alto, molto alto, o verso giù, fino allo sprofondo, anche quello dentro di sé. All’incrocio tra il “conosci te stesso” del tempio di Delfi e il “Sappi davanti a chi – e anche grazie a chi- sei/stai in piedi” delle sinagoghe. Dentro una ricerca così consapevole da non poter non chiamare in causa qualcun altro, per incolparlo, farlo sentire responsabile e al di sotto delle attese dei compiti e delle promesse, ma anche per ringraziarlo, esprimere riconoscenza e gioia. Nella consapevolezza che a volte non ci bastiamo per vivere e capire tutto quello che ci attraversa, quello che sentiamo e patiamo, così spesso di noi tanto più grande, più potente, sproporzionato, in eccesso e in difetto, incontenibile e fuori umana misura. Qualcun altro perché l’io non basta, serve un tu.

A volte è un tu generico, come a dire: … ci dovrà pur essere da qualche parte qualcuno che ha colpa di tutto questo, e che dovrà rendere conto; ma anche:…ci sarà ben qualcuno che mi ascolta e capisce, qualcuno al quale rendere merito per tanta meraviglia, dire grazie, riconoscere capacità senza fine e dismisura di cuore…

Ma il più delle volte è un tu certo: con sicurezza si sa che c’è, chiamarlo ne è la prova,  una prova che lo obbliga a esserci, e a non mancare al compito di rispondere, ascoltare, ascoltarci. Sempre.



Illustrazioni di Anais Tonelli per Ascolta. Salmi per voci piccole di Giusi Quarenghi.

Mi sono così trovata ad assumere lo sguardo all’insù di ogni creatura piccola che guarda a un grande, dal quale dipende, al quale deve/vuole fare riferimento, che gli compete e a cui compete, per ruoli stabiliti, per legame affettivo certo o presunto, assodato, rassicurante, fragile o minaccioso che sia. A ritrovare e ad assumere lo sguardo dei piccoli, dal basso; e di ogni tu piccolo per il quale ogni tu più grande ha da percepire d’essere tale, lì, sulla soglia della gioia e della pena, dell’aprire le braccia e del respingere, dell’incoraggiare e dell’avvilire, dell’esserci e del mancare…

Volevo insieme calco, fedeltà e tutt’altra cosa. Ho letto e riletto, scritto e riscritto, confidando nel magistero del testo-madre: “Ogni creazione perfetta è creatrice”, scrive Marina Cvetaeva nei Taccuini 1919-1921, ed. Voland.

Illustrazioni di Anais Tonelli per Ascolta. Salmi per voci piccole di Giusi Quarenghi.

Ho pubblicato i Salmi la prima volta con le Edizioni SanPaolo, dal 2001 al 2011: dieci librini ai quali rimango molto affezionata, nel formato tascabile della collana Jam ideata da Serenella Parazzoli: 15 salmi, illustrati da Michele Ferri. Continuando nelle mie riletture e prove di riscrittura, i salmi sono diventati 39. Questa nuova edizione del 2016, a cura dei Topipittori,  li raccoglie tutti, in un'antologia di grande formato e con il titolo Ascolta. Salmi per voci piccole.

Nella nuova edizione è cambiato soprattutto l'approccio iconografico ai testi che pongono e propongono una grande quantità di problemi, per la varietà, la delicatezza e la profondità dei temi toccati. Giovanna e Paolo hanno felicemente pensato che sarebbe stato interessante ripercorrere la strada degli antichi salteri miniati, incantevoli per bellezza, ricchezza, forza simbolica e narrativa. Dopo una ricerca accurata, la scelta è caduta sulla giovanissima Anais Tonelli (‘di generazione in generazione’…): Ascolta è il suo primo libro.

Illustrazioni di Anais Tonelli per Ascolta. Salmi per voci piccole di Giusi Quarenghi.

Anais ha dita da miniaturista e visionarietà da argonauta, rin-traccia le geografie di mondi, e vite, creature, possibili, laddove si formano e trasformano, tenendo insieme smentita e conferma, superamento verso un oltre, forse auspicabile forse temibile, certo angelo necessario a ogni cammino, mediatore di senso, accento di lettura, scommessa di interpretazione. Io la ringrazio, per il sentire potente e i colori delicati, per l’irruenza della visione e la delicatezza della resa, per quell’aria leggera che avvolge i disegni e allo stesso tempo ne spira,  rendendoli capaci di dire: …ascolta, ascolta… ti ascolto…

E poi la grafica: Anna Martinucci (‘di generazione in generazione’, di nuovo) ha trattato immagini e testo come fossero un unicum, e ogni pagina è un’architettura di vuoti e pieni, di voci e silenzi, ad ascoltare chi dice, e anche chi tace. E quel corpo piccolo dichiara subito che trattasi qui di lettura né facile né facilitata, impegnativa invece, che chiede attenzione e meraviglia. Halleluja, halleluja!

Illustrazioni di Anais Tonelli per Ascolta. Salmi per voci piccole di Giusi Quarenghi.