Alcune settimane fa, sono stata intervistata (io, Giovanna Zoboli), dai Superlettori. I Superlettori sono i bambini della scuola primaria che frequentano il Laboratorio di lettura ad alta voce coordinato da Roberta Cattano e organizzato presso la Biblioteca Caterina Bon Brenzoni di Sant'Ambrogio di Valpolicella, di cui potete leggere tutto in questo post pubblicato sul nostro blog la scorsa settimana.
Giovanna Zoboli, Simone Rea, L'uomo dei palloncini, Topipittori 2014.
Quelle che trovate qui di seguito sono le mie risposte. I Superlettori prima di farmi le domande hanno letto molti miei libri L’uomo dei palloncini, Casa di fiaba, Nove storie sull’amore, Cose che non vedo dalla mia finestra, Dovunque tu sia caro coccodrillo, Due scimmie in cucina, Di notte sulla strada di casa, Mondocane, Zoo Segreto. E alla fine hanno pure decretato che: «Sei brava e ci piacciono le tue storie» Firmato: Noi Superlettori. Così io ricambio e dico loro: «Vi ringrazio molto, cari Superlettori, che avete letto tutti questi miei libri. Spero non abbiate fatto troppa fatica. E ora, per ringraziarvi, rispondo alle vostre domande.»
Giovanna Zoboli, Anna Emilia Laitinen, Casa di fiaba, Topipittori 2013.
Come ti vengono in mente tutte queste storie?
In realtà per riempire una mente di storie, non solo la mia, basta guardarsi intorno. Se si fa attenzione alle persone che ci sono intorno, a quel che dicono, a quel che fanno, oppure alle cose, alle situazioni, le storie vengono fuori da sé. Tutto sta nell'accorgersene. In ogni momento c'è qualcosa che accade. Per farlo diventare una storia basta accorgersene, osservarlo, pensarlo e poi scriverlo. Provateci.
Giovanna Zoboli, Francesca Bazzurro, Mondocane, Topipittori 2004.
Ma come fai a nascondere le emozioni?
Come fanno tutti, penso. Fingendo per esempio di stare bene quando non è vero, o di essere allegra quando sono triste, o di essere tranquilla quando sono arrabbiata. Ma, fortunatamente, non mi capita sempre. Con alcune persone non è necessario fingere. E nemmeno quando sono sola. Comunque questa è una bella domanda.
Giovanna Zoboli, Guido Scarabottolo, Due scimmie in cucina, Topipittori 2006.
Ma perché fai fare ad altre persone i disegni? tu non sei capace?
No, io non sono capace di disegnare bene. Invece ho una sorella, Francesca, che è bravissima a disegnare, tanto che lo fa di mestiere. E ha persino sposato un artista, tanto le piace il disegno. Io so solo scrivere. Ma insomma, non mi lamento. Mi sembra una fortuna anche solo sapere scrivere.
Giovanna Zoboli, Francesca Bazzurro, Dovunque tu sia, caro coccodrillo, Topipittori 2007.
Com'è la tua casa?
La mia casa è grande, e direi bella. Piena di libri, ci sono anche alcune sculture che rappresentano degli animali, molti disegni alle pareti. E poi ho anche un giardino. Non grande, perché abito in città, a Milano. È solo una fettina, ma mi basta per vedere fuori dai vetri che stagione è, se piove, nevica o è arrivata la primavera.
Giovanna Zoboli, Ana Ventura, Nove storie sull'amore, Topipittori 2011.
Qual è il tuo animale preferito?
Senza dubbio il gatto. Ma in verità sono molti gli animali che mi piacciono. Ho sempre ammirato gli animali. Fin da piccola mi sono sempre sembrati bellissimi da guardare, e pieni di misteri da conoscere.
Ma tu scrivevi storie da piccola?
Sì, ho iniziato a 8 anni. Anche a leggere ho cominciato da piccola. Leggere e scrivere mi sono sempre sembrate fra le cose più belle che potessi fare, fin da subito, appena ho imparato a farlo. Sono due cose che vanno insieme.
Giovanna Zoboli, Guido Scarabottolo, Di notte sulla strada di casa, Topipittori 2005.
Tu come sei quando ti innamori?
Io quando mi innamoro sono felice. E sono felice perché mi sento proprio me, tutta intera: come se tutti i pezzi che di solito lascio in giro, un po' qua e un po' là, senza pensarci, si ritrovassero tutti insieme, finalmente uniti, e potessero respirare, e respirare fosse diventata la cosa migliore del mondo.
Giovanna Zoboli, Francesca Bazzurro, Zoo segreto, Topipittori 2004.
Cosa vedi dalla tua finestra?
Dalla mia finestra, oggi, vedo il mio giardino, in cui in questo momento stanno spuntando fiori, gemme e foglie nuove. Dalla finestra che ho in testa, invece, durante il giorno, mi capita di vedere tante cose diverse, a seconda dei momenti. Spessissimo sono ricordi di posti dove sono stata, istanti precisi in cui sono successe cose anche molto normali: la piazza di un paese, una strada in campagna, un lago in montagna, una camera d'albergo, una stazione, una finestra aperta sul mare e molto altro. Più che una finestra, direi, mi sembra un finestrino del treno o di un'automobile dal quale osservo alcuni dei paesaggi che mi sono rimasti negli occhi e che ora per qualche misteriosa ragione tornano senza alcun apparente motivo. Forse, penso allora, lo fanno così, solo per farmi visita, come farebbe un conoscente che passa a salutarti.
Giovanna Zoboli, Guido Scarabottolo, Cose che non vedo dalla mia finestra, Topipittori 2012.